Si è tenuto ieri in Calfornia, nella cornice del San Diego Comic Con 2015, il consueto Panel in cui la Mattel annuncia le novità della linea. Sembra che il brand sia vivo più che mai: personaggi tanto attesi concluderanno il 2015, mentre il 2016 vedrà il lancio di ben due abbonamenti, di cui uno oggetto di un vero e proprio re-branding! (Motu 2.0). Andiamo con ordine: Il 2015 si conclude con:
I MOTUC continueranno nel 2016 (Collector's Choice) - con prezzo ridotto in accordo con Mattel 6 figure ($24 se abbonati, $27 non)
Verrà lanciato nel 2016 anche un abbonamento Filmation Club 2.0, con nuovo packaging : He-Man, Trap Jaw, Evil-Lyn, Beast Man, Evil Seed, and Skeletor. He-Man 2.0 (February 2016). Trap Jaw 2.0 (April 2016). Evil Seed esclusiva per gli abbonati. Nel 2016 vedrà la luce anche la tanto attesa Snake Mountain. Non ci sarà il microfono come nella versione anni 80 ma un sistema bluetooth che dialogherà con lo smartphone!. Nessuna informazione per il momento sul prezzo e data di uscita. Tutte immagini (slide) del Panel le trovate qui
In attesa del Panel Mattel, ecco il video della Preview Night direttamente dal San Diego Comic Con! Tutte le uscite della linea Classics che completeranno il 2015. Cosa ci riserverà il 2016? Sconvolto da una scioccante perdita e da un tradimento inatteso, He-Man è prigioniero di un nemico proveniente dal passato, intenzionato a rivendicare ciò che è suo di diritto. Con l’uomo più forte dell’Universo fuori gioco, toccherà a Teela e ai suoi alleati vincere una guerra che ha già mietuto troppe vittime.
(Contiene He-Man and the Masters of the Universe monthly 11-12) Il numero 14 della serie Motu italiana targata RW Lion, contiene i numeri 9 e 10 americani, in cui prosegue l’arco narrativo iniziato nel numero precedente. La premessa era Eternia in preda all’invasione dell’Orda e Grayskull abbattuto dall’esercito di Hordak. Il primo fumetto dell’albo prosegue col titolo dei precedenti: "Ciò che c’è dentro – Parte 3”. He-Man ei suoi alleati continuano la loro disperata ricerca nel mondo sotterraneo di Subternia. Il loro obiettivo: niente di meno che la salvezza di Eternia stessa, chiedendo l’aiuto alla forza vitale di Zoar, ma affrontando anche orrori e pericoli sul loro cammino. Appena entrati in Subternia, i Masters of the Universe si trovano sotto attaccati da tutti i lati da…incubi. In realtà il primo anello è quello dei Sogni, quindi non si aspettavano un tale assedio malefico e, anche se sono valorosi combattenti, la battaglia sembra impossibile da vincere, quindi cercano di ritirarsi. Purtroppo la porta è sbarrata alle loro spalle ma re Randor avverte che in ogni caso non si può tornare indietro, si va solo in avanti: devono passare attraverso i sei cerchi di Subternia per trovare la dea Zoar e appellarsi a lei per resuscitare la maga di Grayskull. Il re spiega che l'Anello dei Sogni del mondo sotterraneo non è altro che uno specchio del mondo di sopra, quindi poiché Eternia è stata corrotta e inquinata da Hordak e il suo esercito, ora i sogni del pianeta riflettono questo incubo. Con la consapevolezza di ciò che stanno affrontando, gli eroi guadagnano un rinnovato vigore e combattono per un giorno e una notte prima di essere quasi sopraffati dagli incubi: appare un grande verme con molte teste che inghiotte Stratos, Moss Man, e Teela interamente. Lacerato dalla rabbia, He-Man in lacrime apre lo stomaco della creatura con la Spada del Potere ma è sorpreso di scoprire che i suoi amici non ci sono. Convinto che sono morti la sua rabbia cresce sempre di più. Tuttavia, Teela e gli altri non sono morti veramente. Sono stati semplicemente trasportati in un altro luogo. Debolmente, Moss Man spiega che in qualche modo sono stati spostati nell’Anello della Terra di Subternia. Teela si rende conto, guardandolo, che sta morendo. Questo perché, spiega, l'Anello della Terra è diventata anch’esso uno specchio di ciò che accade su Eternia, quindi visto lo stato disastroso del pianeta, l'Anello della Terra è diventato sterile, un deserto senza vita, quindi Moss Man senza una biosfera, morirà. Teela insiste che lei e Stratos troveranno il modo di proteggerlo e portarlo in salvo, ma questo sarà difficile, anche perché sbucano degli enormi uomini roccia che cominciano ad attaccare. Nel frattempo, He-Man e Randor, trovandosi sopraffatti, sono d'accordo nel raddoppiare gli sforzi, combattendo insieme come padre e figlio. Invece di combattere gli uomini roccia, Teela e Stratos cercano di portare Moss Man in salvo, cercando di correre più veloce di loro. Per tutto il tempo, Teela insiste nella speranza di salvarlo, ma sanno che devono essere preparati al peggio, per questo lui insiste affinché lo ascoltino, perché ha delle cose da dire prima che muoia. Moss Man spiega che la dea Zoar è eterna e onnipotente, ma non perdona. Prima che l'uomo apparve su Eternia, è stato preceduto dagli Uomini Serpente, che la veneravano come Serpos. Gli uomini serpenti sono un ricordo del passato poiché Zoar non ha mai voluto rispondere alle loro preghiere, li lasciò perire, come tutte le cose che devono perire nell'ordine naturale. Quindi secondo Moss Man le preghiere dell'umanità – ossia quelle di re Randor - saranno trattate allo stesso modo. Ancora intrappolati nell’anello dei Sogni, He-Man e Randor sono sollevati nel vedere una porta, ma quando Adam solleva la spada in alto per sbloccarla, è sorpreso di scoprire che non funziona. Randor suppone, con orrore, che l'Anello dei sogni sia diventato il loro incubo ora. Una battaglia senza fine, in cui tutte le porte sono sigillate e non si può sfuggire. Di seguito alcune tavole concesse dall'editore: Il numero 10, contenuto come secondo fumetto dell’albo, prosegue con il titolo: "Ciò che c’è dentro – Parte 4”.
He-Man e i dominatori dell'universo hanno viaggiato in profondità nelle caverne del Monte Zoar, fino all'ingresso di Subternia, dove sono sfidati dai creature infernali, ostacoli sul loro percorso volto a presentare una petizione alla dea Zoar per la resurrezione di Sorceress. Il gruppo è stato separato nell’anello dei Sogni e ora He-Man e suo padre Randor sono intrappolati in un combattimento lì, mentre Teela e gli altri sono dispersi in uno degli altri anelli. Padre e figlio hanno combattuto gli incubi fino allo stremo quando ricevono un aiuto inaspettato proprio da Teela. Fortunatamente, Teela, Mossman, e Stratos sono riusciti a fuggire dall'Anello della Terra prendendo una macchina volante, da cui ora sparano raffiche agli incubi, dando ad Adam e al re una necessaria tregua. Dal veicolo gettano una corda verso il basso e tirano la coppia in sicurezza. Il salvataggio di Battle-Cat non è così facile: con grande sforzo, il gatto si avventa in aria e Teela con He-Man lottano per tirarlo a bordo della nave. Una volta che tutti sono al sicuro, volano all’anello successivo. Teela spiega che la nave proviene dall’anello del Cielo. Dopo essersi persi in quello della Terra, Stratos li guidò fuori grazie alla sua visione dall'alto. Come l'anello dei Sogni, quello della Terra era stato devastato e trasformato dagli orrori accaduti sul mondo di superficie. Fortunatamente, l'Anello del Cielo è unico, in quanto collega tutti i sei anelli sotterranei e consente il passaggio tra di loro. L'anello del Cielo si mostra pieno di dirigibili che i venti del destino sostiene lassù. Da lì, sperano di arrivare direttamente all’anello dell’Eternità, quello finale, senza lottare per passare attraverso gli altri anelli che lo precedono, in particolare quelli di Guerra e Morte. Stratos si augura che essi siano guidati da Zoar. Purtroppo il cielo si oscura presto e si cominciano a vedere grandi tempeste all'orizzonte. L'anello del Cielo è stato influenzato negativamente allo stesso modo degli altri. Come l'aria diventa più fredda, Stratos suggerisce che potrebbero stare passando ora sopra l’anello della Morte, in tal caso raggiungeranno l’anello dell’Eternità in poche ore, ma le tempeste li minacciano dal cielo. Sapendo che Stratos è stato alla guida della nave per un lungo periodo di tempo, il re si offre per dargli il cambio, ma per il dispiacere di tutti, comincia a sterzare verso le tempeste. Presto un fulmine colpisce la nave e li fa precipitare verso terra in una esplosione. Anche se tutti sono sopravvissuti - anche se ammaccati - il re è introvabile. Disperatamente, si cerca nel relitto ma contemporaneamente scoprono che non sono soli nell’anello della Morte. Questo regno è sede dei “primi”, gli Uomini Serpente. I Motu setacciano le macerie fino a quando Randor risponde alla loro chiamata…ma non è più sé stesso…è stato danneggiato, e ora tutto ciò che rimane di lui è quello che si trova all'interno…”ciò che è dentro”…e questo è mostruoso. La scrittura di Abnett cresce, sinceramente non si sente la mancanza del modo di Giffen di fare umorismo con questi personaggi. L’unica cosa che sembra stonare, almeno per noi fans storici, è il fatto che nessuno si impegni a chiamare HE-MAN col suo nome almeno una volta…non era dato a tutti conoscere il segreto di Adam, invece qui è chiamato sempre col suo nome da principe. E’ piacevole il fatto che Avnett attinga al passato di Eternia con Moss Man. Per quanto riguarda i disegni, c’è un altro cambio, auspicato per le critiche giunte dai lettori dell’ultimo albo a causa dei disegni di Rafael Kayanan, adesso è il turno di Michael S. O'Hare, il suo tratto è “cartoonesco”, molto colorato e piacevole, lucido, quasi pop! Redazionale: In chiusura prosegue il redazionale di Lorenzo Bianchi che ci porta a ripassare (o scoprire) trame e curiosità di OGNI episodio dei Motu prodotto e trasmesso in tutto il mondo. Sapevate ad esempio di che materiale è fatta l'armatura di He-Man? ...e sapevate chi erano in origine i "Dominatori dell'Universo" nella puntata pilota? Troverete tutto questo nelle curiosità contenute nel redazionale, insieme all'unica puntata dove è comparso Fangman e l'unica dove comparve Jitzu. Recensione a cura di Simone (aka NikeBoyRM) He-Man e i suoi alleati continuano la loro disperata ricerca negli inferi di Subternia. Obiettivo: la salvezza di Eternia stessa! Riusciranno i Dominatori dell’Universo a fronteggiare gli orrori che si porranno sul loro cammino? E Re Randor troverà un modo per riportare in vita la maga Sorceress?
(Contiene He-Man and the Masters of the Universe monthly 9-10) Con il numero 13 della serie regolare italiana RW Lion, contenente i numeri 7 e 8 americani, parte un nuovo arco narrativo. I fans italiani sono stati “privilegiati” per aver potuto seguire i vari “cicli” in maniera cronologica, infatti dopo la parentesi sulla Terra in cui c’è stato l’incontro tra i nostri beniamini eterniani e i supereroi DC, la storia riprende praticamente dal punto dove finiva prima di questa digressione, ossia con Eternia in preda all’invasione dell’Orda e con Grayskull abbattuto e ridotto in polvere dalla furia dell’esercito di Hordak. Partiamo in ordine col primo fumetto dell’albo, che in italiano ha il titolo: "Ciò che c’è dentro – Parte 1". L’occupazione dell’Orda non impedisce ad He-Man e re Randor di condurre un piccolo gruppo di Dominatori in una missione per trovare l'unica speranza che potrebbe liberare Eternia. Re Randor raduna le sue truppe e attacca l'Orda nella cittadina di Sarnscepter, una città di mercato nelle pianure di Perpetua. Soprende i nemici mentre scavano per riportare alla luce un potente artefatto. Grizzlor è il nuovo comandante che guida l'esercito dell'Orda sul luogo di battaglia. Tenta di uscire dalla manovra di accerchiamento di Randor, ma quando vede He-Man e gli altri dominatori dell'universo apparire magicamente sul campo di battaglia, riceve l’ordine da Hordak di usare il Disturbatore Orbitale. Grizzlor non è favorevole all’uso di tale arma, ritenendola vistosa e grezza, vorrebbe battere Randor con tattiche di guerra, ma cede al volere del suo padrone. In poco tempo, le forze dell'Orda cominciano a ritirarsi, e He-Man si rende conto che il motivo non è perché lui e i suoi guerriere stanno vincendo, piuttosto è per qualcosa che sta arrivando. Questa arma disperde l'esercito di Randor ma distrugge anche molte delle truppe dell'Orda. He-man che era in prima linea, ha perso i sensi e crede di svegliarsi sentendo la voce di un estraneo…ha una visione: gli appare il mistico Zodac. Questi spiega che benché non possa più influenzare direttamente gli eventi, la sua nuova posizione di osservatore lo ha messo in grado di dare consigli su eventi sia passati che futuri. Zodac comunica al nostro eroe che presto si troverà davanti a una grande sfida e dovrà interpretarla come un modo indiretto per combattere l’occupazione dell’Orda. Consiglia ad Adam di accettare quella sfida, che lo cambierà per sempre, e gli suggerisce di cercare “ciò che c’è dentro”. Detto questo, scompare. He-man si risveglia dalla sua visione cerca di ricongiungersi a Randor ed i restanti Dominatori. Fortunatamente, Randor e Teela sono sopravvissuti all'attacco, ma il re è demoralizzato, ammette che in loro assenza Eternia è stata persa, ma ha un piano, la speranza non è perduta: egli vuole sfidare le leggi mistiche di creazione e riportare la Maga indietro dalla morte. Di seguito alcune tavole concesse dall'editore: Il numero 8, contenuto come secondo fumetto dell’albo, in italiano ha il titolo: "Ciò che c’è dentro – Parte 2" e infatti prosegue dalla scena appena descritta.
In questo numero He-Man e il piccolo gruppo di Dominatori partono verso il monte Zoar e iniziano un percorso nei meandri di Subternia. Partiamo con ordine: ritroviamo He-Man, suo padre, Teela, Stratos e Battle Cat sopravvissuti alla battaglia di Sarnsceptor in cammino per cercare di realizzare il piano disperato del re, per liberare Eternia dall’occupazione dell’Orda, cosa che sanno bene di non poter fare da soli. Fortunatamente, Kreann'ot N'norosh, ossia Moss Man, viene in loro soccorso, aggrovigliando i nemici in ruvide viti spinose e permettendo così al gruppo di penetrare in una profonda foresta di sua creazione. Moss Man è triste quando viene a sapere che gran parte degli altri Dominatori non sono sopravvissuti alla battaglia di Sarnsceptor, ma è più sorpreso di apprendere che cosa intendono fare al monte Zoar. Zoar è la dea madre di Eternia, la fonte di tutta la creazione. Re Randor intende presentare una petizione alla dea e chiederle di guarire le ferite di Eternia restituendo la Maga di Grayskull alla vita. Moss Man respinge il piano come un’idea folle, spiegando che rischia di rompere i vincoli fondamentali dell'universo. Nonostante ciò, Randor chiarisce che non è giunto a questa decisione con leggerezza e li supplica di accompagnarlo almeno fino al monte. Pur contrari, i Dominatori seguono il loro re al Monte Zoar, dove dei geroglifici ricoprono le pareti di una grande caverna. Raccontano di come Zoar sia l'eterno seme delle stelle, adorato dai primi abitanti del pianeta, prima ancora che comparve l’uomo. Erano gli Uomini Serpente e conoscevano la dea come Serpos. Fu lei a creare la Spada del Potere, il pianeta e il loro universo. Zoar è ciò che lega tutta Eternia. Nella morte, Sorceress è diventata un tutt’uno con Zoar e, come tale, la dea dovrebbe essere in grado di ricrearla. Il re tenta di giustificare le sue azioni attirando la loro attenzione su una profezia scritta sulle pareti: sostiene che nel crepuscolo degli dei, che inizia con la morte della Maga, un potente guerriero attraverserà Subternia per guarire il mondo di superficie. Questo potente guerriero è senza dubbio il principe Adam, che brandisce la Spada del Potere. Solo lui può aprire le porte di Subternia e confrontarsi con l'infinita energia di Zoar che è nascosta lì. A questo punto Adam decide di raccontare agli altri la visione che ha avuto mentre era ferito a Sarnsceptor e parla loro dell’uomo chiamato Zodac che gli aveva predetto che non sarebbe riuscito a vincere la guerra contro l'Orda direttamente, nonostante il suo nuovo potere e quindi avrebbe dovuto cercare “ciò che c’è dentro”, utilizzando un mezzo indiretto. Prendendo questa visione come un segno, Moss Man cambia idea e suggerisce di affrettarsi ad aprire le porte. Stratos spiega che troveranno un labirinto di sei cerchi: dei sogni, della terra, del cielo, della guerra, della morte e dell'eternità. Devono essere attraversati tutti per raggiungere Zoar. Adam solleva la Spada sopra la sua testa e le porte rispondono al suo potere aprendosi. Entrando a Subeternia capiscono subito che l'Anello dei sogni sarà pericoloso. Per questo nuovo ciclo alla scrittura della storia troviamo il veterano Dan Abnett, che non è nuovo ai cartoni anni 80, avendo lavorato ai Guardiani della Galassia e all'universo cosmico della Marvel. Dan qui lavora a fianco dell'artista Rafael Kayanan. Io non amo rovinarmi le soprese con le anteprime, quindi non sapevo del nuovo arco narrativo, pur acquistando (e NON leggendo, trattenendomi) i numeri americani del fumetto. Quindi per me è stata una sorpresa questo numero con un nuovo team creativo al timone. Dan Abnett prende il posto di Keith Giffen e Rafael Kayanan per Pop Mhan. La scrittura di Abnett è notevolmente diversa da quella di Giffen, ce ne accorgiamo anche solo dal fatto che ci sono meno battute e soprattutto battute di Teela. Secondo me Giffen ha esagerato un po’ da questo punto di vista, eppure, ha anche scritto in un modo che è riuscito a trasmettere la "magia" e il divertimento tipico dei Masters of the Universe, cosa che invece sembra mancare con Abnett. Pure Kayanan è completamente diverso rispetto a Mhan. Premettendo che non ho dimestichezza con il lavoro del disegnatore di questo albo, posso confessare che mi ha spiazzato il fatto che non si riuscisse a percepire quasi nessun dettaglio nelle tavole…si potrebbe restare un po' confusi nel cercare di distinguere i personaggi in qualche scena, addirittura potremmo dire che in qualche tavola Zodac e Stratos avrebbero potuto essere intercambiabili. Detto questo ho scoperto poi (grazie alla pagina Facebook dedicata al nostro fumetto) che la DC ha voluto fare un omaggio a Conan (personaggio da cui He-Man trae ispirazione) affidandone le matite all’artista che lo disegnò per la Marvel, quindi, anche se molto particolare, apprezziamo il tratto di Rafael Kayanan. Una caratteristica che fa piacere vedere è il fatto che gli scrittori continuano raccontare le loro storie a passo lento, dà come la sensazione che, non dovendo correre, significa che siamo realmente in presenza di una prima serie in corso, a cui (magari!) ne proseguiranno altre. Attendo con impazienza di vedere come Abnett ci porterà dentro Subternia e come risolverà l'assenza di uno dei personaggi più importanti dei Masters of the Universe. Speriamo anche di saperne di più in futuro sul livello di conoscenze scientifiche e tecnologiche a disposizione dei personaggi: in questo albo ad esempio Grizzlor ha un “tablet” come dispositivo che utilizza per vedere il luogo dove Randor ha sfondato la sua linea di uomini…e poi, come hanno piazzato un cannone al plasma in orbita attorno al pianeta? Questa missione la seguiremo in tutto questo arco narrativo che va dal numero 7 al numero 12 (americani). Vedremo come nel profondo di Subeternia i MOTU affronteranno orrori inimmaginabili. Una miniserie che si concentra su re Randor, la sua capacità di guidare le truppe, di prendere decisioni tattiche e di essere veramente un re guerriero è qualcosa che ho molto apprezzato, è come se ci desse la prova che la mela non cade lontano dall'albero, poiché lo vediamo disposto ad andare al fronte per il suo popolo. Una riga la dedico anche Moss Man, non è un comprimario qui, ma un personaggio potente e ha un meraviglioso ruolo, quello della "voce della ragione" per re Randor. Redazionale: In chiusura il redazionale di Lorenzo Bianchi inizia un viaggio che ci porterà a ripassare (o scoprire) trama e curiosità di OGNI episodio dei Motu prodotto e trasmesso in tutto il mondo, con un successo che riecheggia ancora oggi, dopo più di 30 anni. Recensione a cura di Simone (aka NikeBoyRM) Mattycollector ha rivelato la sua esclusiva per la fiera di San Diego edizione 2015! Un pack con Rotar™ e Twistoid™!. Ecco la descrizione ufficiale e le prime foto:
Recreate the Second Ultimate Battleground as Rotar™ and Twistoid™ go head to head! A former palace guard wounded in battle, Rotar™ was merged with an android body resulting in fists of fury fueled by his hyper spin powers. He now protects Eternia® as one of the Masters of the Universe®! Rotar’s nemesis Twistoid™ is a Gyro Robot who serves Skeletor®. Using super spinning action, Twistoid™ wields a ball and chain, whirling sword, and terror gears to defeat his enemies. Era il 1982 e il mondo conobbe He-man & The Masters of The Universe. Quello che ne seguì fu un onda che cambiò per sempre gli scenari della cultura pop. È uscito l'affascinante volume The Art of He-man & The Masters of The Universe edito dalla Dark Horse! Chi di voi l'hai già acquistato? Ecco una piacevole sorpresa all'interno! Siamo arrivati al primo compleanno (speriamo di una lunga serie) della serie regolare italiana RW Lion dedicata ai Masters of the Universe, il numero 12 della rivista ci regala il finale della miniserie che racconta l’incontro/scontro tra i Motu e gli eroi DC Comics. Riassunto delle puntate precedenti: dopo essere sfuggito nella sua ultima battaglia con He-Man, Skeletor è finito sulla Terra e mette in atto un piano per depredarne il nucleo di magia e forza vitale. He-Man e alcuni dei suoi vanno alla ricerca di Skeletor, ma si trovano contro il suo misterioso nuovo padrone e contro gli eroi DC della Justice League, i quali vedono He-Man come una grande minaccia al pari di Skeletor. Man-At-Arms, Stratos e Roboto vanno alla ricerca dei loro amici, mentre Madame Xanadu e John Constantine (contattati nel primo numero da Marlena) si alleano anche con la Justice League Dark. Skeletor invece collabora con Black Alice (ma “comandato” da un padrone oscuro più potente di lui) e ha soggiogato la Justice League, mentre He-Man nella Batcaverna, dopo uno scontro con Superman, lo trafigge con la sua spada, uccidendolo davanti a tutti. Alla morte di Superman, la Justice League identifica definitivamente He-Man come obiettivo nemico, al punto che Evil-Lyn usa la sua magia per trasportare lei ed i suoi compagni di avventura in un posto sicuro dalle ire vendicatrici dei supereroi. Batman continua a cercare di convincere i suoi alleati che il vero nemico è Skeletor, che li sta manipolando, ma anche Man-At-Arms, Stratos e Roboto incontrano diffidenza e ostilità perché vengono visti come alleati dell’assassino di Superman. L'entità oscura finalmente si palesa, è Dark Orko, la versione oscura del maghetto di corte di Randor, che tutti conosciamo, ma che ora intende usare la forza vitale della Terra per rifare Eternia a sua immagine, come ha già fatto con la sua dimensione natia, Trolla, soggiogando tutta la sua gente. Intanto il pianeta soffre numerose calamità come effetto collaterale del piano di Skeletor/Orko. He-Man e i suoi cercano i dispositivi (sifoni) che stanno prosciugando la magia insita nella Terra per rintracciare la posizione di Skeletor. La situazione si sblocca solo quando le indagini di Batman scoprono che forse Superman non è morto affatto. Con l’intervento della Justice League Dark, John Constantine riesce a spiegare alla Justice League che la morte di Superman non è mai avvenuta. Batman spiega che il Superman che tutti hanno visto morire era un’illusione e il vero supereroe è imprigionato da qualche parte, solo unendosi tutti insieme potranno salvarlo e preservare la Terra ed Eternia. Fatto il punto della situazione, possiamo partire con il gran finale. Il primo fumetto dell’albo italiano di questo mese è il numero #5 della miniserie “DC Universe vs. The Masters of the Universe”, che in italiano ha il titolo: "Mondi in collisione". Con il destino della terra in pericolo, assistiamo alla resa dei conti finale tra gli eroi DC e i Masters of the Universe, ma occorre pure salvare Superman e trovare il modo di invertire l'incantesimo che tiene gli eroi della Terra sotto il controllo di Skeletor e Orko. Tutte le strade portano alla Casa del Mistero, un ricco buffet di personaggi si sta dirigendo là per il gran finale, compreso il principe Adam (ricordiamo che He-Man ha rinunciato al suo potere pensando di aver ucciso l’Uomo d’Acciaio) deciso a salvare Superman. Ma partiamo dall’inizio: nelle prime tavole vediamo il principe Adam e i suoi compagni che si dirigono verso la Casa dei Segreti, avamposto che Evil-Lyn ha individuato come il luogo da cui Skeletor sta accumulando le energie mistiche sottratte al pianeta, per il suo padrone. Adam suggerisce che Teela e sua madre (la regina Marlena) entrino dal retro, mentre lui e Evil-Lyn passerannno dalla parte anteriore. Teela gli consiglia di trasformarsi in He-Man affinché abbia tutte le forze necessarie per affrontare Skeletor, ma Evil-Lyn li mette in guardia perché Skeletor rileverà l’energia necessaria alla trasformazione e si perderà l'elemento sorpresa. Questa rimostranza fa sospettare Teela sulla buona fede di Evil-Lyn, per cui la guerriera informa Adam riguardo i propri dubbi. Dentro la casa Skeletor rileva quanto bene i suoi sifoni stiano lavorando, facendo notare che la maggior parte della forza mistica del pianeta è stata prosciugato. In meno di un'ora, questo mondo non ci sarà più. Black Alice gli ricorda che, per quanto bene egli pensa che stia facendo, Orko potrebbe fare il doppio gioco e far fuori pure lui. Come risposta Orko rimprovera Skeletor per non aver notato che ha ospiti indesiderati fuori e nonostante le proteste di Skeletor, Orko decide di intervenire personalmente, lanciando un incantesimo che schiavizzi l'intera popolazione del pianeta. Nel frattempo i restanti Motu, finalmente alleati con Batman e la Justice League Dark, decidono di lottare tutti uniti contro Skeletor. Improvvisamente, John Constantine intercetta un’esplosione di magia malvagia, si tratta di un altro incantesimo di controllo mentale su larga scala: eroi e villains allo stesso modo, in tutto il mondo, sono chiamati per distruggere i nemici di Orko. Appena Adam entra nella Casa dei Segreti, Evil-Lyn, come previsto da Teela, si prepara a tradirlo, offrendolo a Skeletor come un dono, ma Skeletor rifiuta, avvertendoli che avranno bisogno del principe se si vuole fermare il loro vero nemico. Confuso e amareggiato per il fatto che Teela aveva ragione, Adam chiede di sapere chi potrebbe esserci dietro a tutto questo, se non Skeletor. Suo zio gli risponde che se non avessero avuto un nemico comune, lo avrebbe già ucciso. Skeletor gli racconta di come il loro vero nemico è uno che Adam una volta conosceva come un amico. Eoni fa, il nome Horde Prime portava il terrore nel cosmo. Il suo male sopravvisse attraverso suo figlio Hordak, che uccise suo padre, tenendo il cranio come trofeo. Skeletor aveva sfruttato la forza del cranio per cancellare i ricordi di tutti e conquistare Eternia (ecco spiegato l’inizio del PRIMO numero dei fumetti Motu DC Comics). Tuttavia, He-Man non è stato il primo ad aver cercato di fermare quel piano: Orko di Trolla aveva capito, molto prima di chiunque altro, che Skeletor aveva trovato il cranio di potere. Famoso per i suoi incantesimi che si ritorcevano sempre contro di lui (o contro i suoi amici, Man-at-Arms su tutti), l'intento di Orko di distruggere il cranio ha provocato il suo assorbimento delle peggiori qualità di Horde Prime, impregnandolo con un potere al di là di ogni immaginazione. Con questa metamorfosi Orko ha anche perso la sua compassione, l’empatia e l'umanità. Ora ci vorranno tutti loro per fermare lo sciocco che voleva solo essere un mago, e invece si è tramutato in un dio folle e malvagio. Nel frattempo, Superman è stato imprigionato da Orko su Trolla. Orko lo schernisce, avvertendolo che, anche se riuscisse a liberarsi, è comunque intrappolato in un altro universo, soggetto ai capricci di un essere con potere assoluto, grazie al cranio del Grande Horde (Horde Prime). Superman pensa di aver identificato il punto debole di Orko nel cranio, ma pur avendo capito ciò che deve distruggere, il suo potere non può superare la magia, per ora è alla mercé di Orko. Quando i Motu e la Justice League Dark arrivano alla Casa dei Segreti, trovano i più grandi eroi di Eternia alleati con i suoi più grandi malvagi. Skeletor spiega che ha voltato le spalle al suo padrone e ha cercato di disattivare i suoi sifoni inutilmente. Nel frattempo, il principe Adam è andato a Trolla combattere Orko nel suo dominio e cercare di salvare Superman, se possibile. Man-At-Arms chiede a Skeletor cosa è successo dal momento in cui He-Man lo aveva sconfitto. Skeletor gli spiega che cadde nel baratro circostante Grayskull, aggiunge che era vicino alla morte, ma Orko, trovatolo tramite il cranio di Horde Prime, lo salvò trascinandolo a Trolla. Aveva già sottomesso il suo mondo e la sua gente per propria soddisfazione e ben presto ricostituì pure Skeletor per pietà o per divertimento. Indipendentemente da ciò, Skeletor è stato riportato in forze infondendolo della magia del suo scettro rotto e spera che proprio questo possa provocare la rovina di Orko. Purtroppo, nel frattempo, gli eroi e i malvagi del mondo hanno cominciato a convergere sulla Casa dei Segreti, desiderosi di difendere il piano di Orko. Tra i nuovi eroi e villains che compaiono ne potremmo citare molti: OMAC, Blue Beetle, Firestorm, Bane, Cheetah, Deathstroke, Batgirl, Spaventapasseri, Clayface, Bane, Killer Croc e la lista continua a crescere... Di seguito alcune tavole concesse dall'editore: Contenuto sempre nel numero 12 delle uscite italiane come secondo fumetto dell’albo, questo sesto, ultimo numero della miniserie “DC Universe vs. The Masters of the Universe” ha il titolo: "Spaccare teste", in originale “Cracking Skulls”.
L’albo finale di questa saga è tutto azione! Ci mostra come gli eroi della DC Universe e i dominatori dell'universo uniscono le loro forze per combattere Skeletor e il suo oscuro padrone Orko, con il destino di due mondi in bilico. Scopriremo cosa si rivelerà essere più importante per Skeletor, se il desiderio di distruggere He-Man e i suoi alleati o il suo disgusto per il fatto che non vuole prendere ordini da nessuno. Vedremo pure se sarà in grado il principe Adam di salvare il suo vecchio amico Orko. Dopo il finale del numero precedente, il lettore non vede l'ora di assistere alla battaglia finale tra le menti controllate dei tirapiedi di Orko e le forze combinate dei Motu e del DC Universe…dobbiamo aspettarci di tutto: kung-fu, lotta, combattimenti con la spada e scazzottate. Dove altro si può vedere una schiera di personaggi e supereroi di universi completamente separati, lottare insieme? Da nessuna parte, ma un’opera come questa riesce a mostrarceli, gettando tonnellate di personaggi al lettore e poi facendoli combattere. Però la trama non può essere solo lotta, inoltre nell’ultimo numero le vicende si devono risolvere. Ecco He-Man dove entra in gioco: mentre la battaglia infuria, è a Trolla cercando di salvare Superman da Orko. Lui conosce il suo vecchio amico e usa la sua conoscenza per trovare Superman. Poi la parte migliore dell’albo si materializza: Superman brandisce la Spada del Potere. Questo è il genere di cose che rende un crossover come questo impressionante. Ma andiamo con ordine: sulla Terra la battaglia non sta andando così bene per gli eroi, consapevoli ormai che devono distruggere la magia dei sifoni di Skeletor collocati intorno al mondo. Purtroppo vengono sorvegliati da alcuni tra i più potenti eroi che Orko controlla mentalmente, tra cui gente del calibro di Wonder Woman. Precisamente quattro squadre sono andate a distruggere quattro dei sifoni, in Grecia, John Constantine ed Evil-Lyn sono di fronte a Wonder Woman. In Egitto, Man-at-Arms e Madame Xanadu si trovano di fronte a Black Adam. In Cambogia, Stratos e Deadman in Battle Cat sono in giro. E, infine, in Francia, Roboto e Frankenstein combattono Cyborg. La situazione prende una svolta rapida quando Batman parla a Black Alice e la convince a rompere il controllo mentale di Orko e lei lo fa, perché ha la capacità di sfruttare la potenza di qualsiasi mago, quindi ora tutti sono di nuovo indipendenti. A quel punto He-Man e Superman sono uniti contro Orko insieme a Skeletor e praticamente tutti gli altri. I 2 forzuti usano la Spada del Potere per coordinare un attacco che tronca il collegamento di Orko con il cranio di Horde Prime, nel dettaglio vediamo prima Superman che dice ad He-Man che non è molto bravo contro la magia e riceve in prestito la Spada del Potere, ma non devono combattere a lungo, poiché Orko si apre un portale per fuggire sulla Terra e raccogliere il potere che stava accumulando, ma Skeletor salta attraverso di esso rivendicando quel potere come suo. Anche Superman e He-Man volano attraverso il portale per la Terra, dove il malvagio mago disintegra Skeletor ma poi deve vedersela con loro e con tutti i supereroi uniti per sconfiggerlo. Usando la sua visione a raggi X, Superman vede il malefico teschio del padre di Hordak all'interno di Orko e lancia la spada di He-Man centrando il magico oggetto ed esortando il suo compagno di avventura a gridare la famosa formula "per il potere di Grayskull!" Questo fa sì che un fulmine di luce ed energia colpisca la spada e il cranio da essa impalato si frantuma. Skeletor salta sulla schiena di Orko, ancora rivendicando il potere che deve essere suo. Costantino allora recita una formula, schiocca le dita e i due malvagi spariscono. Emblematica la frase di Man-at-Arms che, ben consapevole dell’eterno plot delle avventure dei Motu, dice: "se c'è una cosa che ho imparato riguardo a Skeletor, è che lui torna sempre." Si passa così ai saluti, tra cui spicca He-Man e il suo abbraccio alla mamma, in qualche modo maledetta da Skeletor affinché non possa tornare ad Eternia. Teela si domanda cosa faranno ora, visto che erano venuti sulla Terra per convincere Skeletor ad unirsi a loro nella guerra contro l'orda, Man-at-Arms le dice che dovranno solo trovare un modo diverso per liberare Eternia. Madame Xanadu e Costantino aprono immediatamente un portale per Eternia e salutano i visitatori. Nell’andar via Teela chiede ad He-Man se non avesse intenzione di dire a Marlena di sua figlia Adora, ma lui le risponde che non è il momento, perché potrebbe solo addolorarla sapere di avere una figlia che potrebbe non vedere mai. Ho apprezzato il miscuglio DC Universe / Masters of the Universe che Giffen e Bedard ci hanno regalato. Se non lo consideriamo una lettura cerebrale con strati e significati nascosti, è stato davvero un buon prodotto, divertente ed emozionante. Non sarà così per tutti, ma queste caratteristiche sono qualcosa che cerco nei fumetti e purtroppo a volte è difficile da trovarlo. Keith Giffin e Tony Bedard hanno destabilizzato la situazione rivelando Orko come il cattivo principale. Questo tocco che va a scavare nel passato è ciò che i lettori adorano, per questo la storia ci fa vedere come il piccolo mago di cuore è caduto e fino a che punto. Per mostrare le profondità del suo male, mostra come schernisce il Superman catturato. Tuttavia, il principe Adam ha un suo modo per salvare l'Uomo d'Acciaio. Il disegno di Pop Mhan è buono, qualcuno potrebbe preferire uno stile più leggero e pulito, ma la storia è oscura quindi il tratto si adatta proprio bene. Giffin e Bedard prendono tempo per impostare l'enorme battaglia all'orizzonte, ma ogni passo a cui assistiamo ne vale la pena, costruendo la storia verso lo scontro epico, creano un “chi è chi” di universi che rende entusiasmante il racconto e pieno di sorprese. Ogni fan di entrambi gli Universi troverà qualcosa di cui compiacersi. Redazionale: In chiusura il redazionale di Lorenzo Bianchi dell’albo numero 12 dei Motu targato RW Lion chiude la storia dei Motu parlando delle loro apparizioni nel mondo dei comics. Sapevate di un doppio albo dal titolo “Lifetime” che affronta tematiche esistenziali celebrate dal film “La vita è meravigliosa” di Frank Capra? Vi compare un He-Man che va nel futuro, dopo la sua morte, a vedere una Eternia ormai dominata da Skeletor. Altra chicca fumettistica in materia è l’albo con l’adattamento a fumetti dell’unico (per ora) film live dei Motu, ma con un finale alternativo che prevedeva la scoperta nelle profondità di Grayskull di una bandiera della NASA e una degli USA per indicare le origini terrestri dei nostri beniamini, discendenti di una futura missione terrestre nello spazio. Poi occorre fare un salto al 2002 con la nuova serie MYP per vedere il nuovo fumetto prodotto dalla MVCreations e pubblicato dalla Image Comic, dove esordì Emiliano Santalucia, uno dei più celebri “Motulogi” al mondo (cercatevi sul web il suo fumetto Motu “Homecoming”!) e ne divenne il principale disegnatore, coadiuvato da Enza Fontana. Questo fumetto era orientato alla vendita delle mini statue dei Four Horsemen, quindi come design si avvicinava più a quelle che al nuovo cartone animato. Chiuso il cartone e la linea di giocattoli, il fumetto con alti costi di licenza fu interrotto. Dopo questa esperienza si passa direttamente alla serie attuale della DC Comics. Chiudo con una preview: dal prossimo mese il redazionale conterrà la “Guida agli episodi”, con informazioni, sinossi, curiosità di OGNI episodio dei Motu! Recensione a cura di Simone (aka NikeBoyRM) |
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July 2017
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