http://www.readcomics.tv/comic/he-man-thundercats
Esce oggi il primo numero del tanto atteso crossover He-man/Thundercats targato Dc Comics! (edizione in lingua inglese). Buona lettura! http://www.readcomics.tv/comic/he-man-thundercats
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Eccoci giunti alla fine del viaggio, ultimo appuntamento di questa prima wave del fumetto Dc-Motu. Il numero 27 della serie regolare italiana RW Lion, contraddistinto in copertina con il mese di “Giugno 2016” chiude, per il momento, il ritorno in formato comics dei nostri beniamini. In realtà ad agosto è prevista l’uscita di questo stesso numero ma con un cofanetto per contenere tutti gli albi della serie usciti finora. Dovrebbe essere pubblicato in 2 versioni, insieme solo al numero 27 oppure completo di tutti i 27 numeri usciti. Nell’attesa occupiamoci dell’ultimo numero: questo albo contiene il numero 15 americano della saga sulla guerra dell’Eternità ( “He-Man: The Eternity War”), scritta da Dan Abnett. A chiusura ci viene proposta, fuori cronologia, la storia sulle origini di Horak, uno degli one shots usciti inizialmente ma non ancora pubblicato in Italia. Iniziamo con un breve riassunto: nel numero precedente abbiamo lasciato i vincitori della guerra trionfanti tra le macerie, con il desiderio di ricostruire il futuro. In ultima analisi, i nostri eroi hanno prevalso perché il loro viaggio è stato migliore lungo la strada. Molti sono sopravvissuti, una parte non ce l’ha fatta, vediamo quali sono le basi per il futuro dei dominatori dell'universo in questo epilogo entusiasmante. Il titolo dell’albo (quindicesimo episodio della saga) è: “Quindicesima parte – Affrontare il futuro”. La guerra contro Skeletor è terminata. He-Man, infine, ha sconfitto la sua nemesi, ma a caro prezzo. Molti dei suoi amici e familiari sono perduti. Il fumetto si apre con una grande immagine di He-Man che arriva alla carica direttamente verso i lettori, ottimamente reso da Pop Mhan. La scena poi mostra che He-man in realtà sta solo sognando una rinnovata Eternia in cui i dominatori dell'universo potranno rinascere meglio di prima, poiché quella attuale è ridotta molto male. Infatti, vediamo Adam che si sveglia in una camera da letto a Grayskull contemplando come il futuro non sia mai sembrato così incerto. Si affaccia sul suo regno e vede Zodac, che è fondamentalmente un sorvegliante cosmico in questo universo. Il guardiano dice ad Adam che il futuro incerto è in realtà una benedizione, perché è una scelta sognata ma inaspettata che He-Man ha dato alla gente. Grazie a quanto fatto da He-Man, Zodac afferma di non essere più necessario e consiglia ad Adam di custodire Grayskull perché è sempre stato più di un semplice potere, aggiungendo che egli deve ora decidere che cosa significhi il castello per lui. Tutto questo sembra molto criptico e aperto, soprattutto per un epilogo di una grande storia. Ora, diversi mesi dopo la fine della guerra, vediamo la situazione di varie aree in tutta la città: i sopravvissuti stanno migrando verso Grayskull per ricostruire e vivere la loro vita. Teela non è più la Maga, adesso insegna ai giovani ragazzi di Eternia, ma sente ancora la tristezza per tutto quello che ha perso, soprattutto suo padre. Tutto questo accade mentre Adam istruisce le persone a prendersi cura dei profughi che continuano ad affluire da tutto il pianeta, fiducioso che le foreste rigenerate dal sacrificio di Moss Man possano nutrire tutti. Scopriamo allora che Adam vuole condividere la potenza di Grayskull con tutte le persone di Eternia, non solo per permettere alla terra di rifiorire, ma per ispirare tutti a non usare il potere come fosse proprio, infatti secondo il principe il potere non è mai stato concepito per essere contenuto da un individuo soltanto. Ne discute con Stratos, che nei cartoni era un personaggio comprimario quasi senza voce e carattere e che invece vediamo ora come un mentore di Adam, saggio e invecchiato. E’ molto importante questa scena e specialmente questa idea, soprattutto perché in precedenza nella serie ci sono stati flash forward nel futuro in cui trovavamo che il potere di Grayskull in ultima analisi, corrompeva Adam, fino al punto di non permettergli più di tornare ad essere He-Man! E' anche un passo narrativo di altissimo livello perché mostra che il nostro eroe ha imparato ed è cresciuto nel suo viaggio insieme agli altri, al punto che ora può fidarsi della gente che potrà aiutarlo se il male dovesse tornare…ed è chiaro che tornerà (a fine saga ce ne rendiamo conto). E She-Ra che fine ha fatto? Lei è a Grayskull e ha preso la decisione di lasciare queste strade e perseguire nuove missioni su Etheria da sola: si sente in dovere di tornare sul suo pianeta per aiutare i sopravvissuti alla lunga tirannia di Hordak. La sorella di He-Man precisa che si prenderà cura anche dei morti, poiché ha sognato un Castello di Cristallo, dove dovrà ricondurre le anime delle sue vittime, o meglio, vittime di Despara. Cercherà questo castello tramite una gemma fornitale dalla Maga Teela, la quale ora, priva dei poteri, sente ancora di più il dolore dovuto alle perdite enormi delle vittime di questa guerra. Adam cerca di infondere alla sua amica speranza e un ruolo nuovo, quello di dare vita, anima e cuore al nuovo regno, magari insieme a lui. Il rapporto che intercorre da sempre tra il principe Adam e Teela (fin dai primi cartoni Filmation lasciato solo all’intuizione e alla leggera malizia degli occhi dei bambini) qui diventa una piacevole sorpresa, attesa da decenni, infatti siamo all’epilogo, lo capiamo da un breve scorcio di Adam e Teela che si baciano il giorno delle loro nozze. La scena si sposta bruscamente sull’isola di Anwat Gar, nella grotta della strega Saryn, madre di Keldor, troviamo con sorpresa Evil Lyn intenta a fare un rito utilizzando dei resti portati da lei fin là e poi uniti ad una pozza col sangue e il potere di Saryn stessa…dal rito emerge gocciolante di sangue una figura maschile, demoniaca, con la pelle azzurra…a cui la strega dà il bentornato e il ben risorto. Al castello intanto sentiamo degli echi come se si stia forgiando qualcosa nelle fucine di fuoco di Grayskull. Cosa può essere?!? E’ He-Man che sta lavorando a qualcosa. Notiamo pure un omaggio a coloro che sono morti, infatti intorno al nostro eroe troneggiano come statue le sembianze di Randor, Man-at-arms e Sorceress. La “telecamera” zooma e vediamo tutti che il rumore proviene dalla creazione di una nuova spada! …a questo punto He-Man sembra stia parlando con qualcuno…ma il colpo di scena è che l’uomo più forte dell’intero universo è rivolto al lettore, chiedendogli se è pronto…girando la pagina capiamo che He-Man sta davvero parlando con noi e termina consegnandoci la spada e quindi il potere! Il bambino che è ancora in noi ha visto He-Man rompere la quarta parete e consegnare ad ognuno di noi una spada del potere, come abbiamo sempre desiderato! Di seguito alcune tavole concesse dall'editore: Rimando i commenti conclusivi alla fine di questa recensione, passando ora alla parentesi del secondo albo di questo mese, il one-shot che esplora le origini del maestro di Skeletor, della nemesi principale di She-Ra, del lato oscuro del mondo di He-Man il cui titolo italiano è: “Il dazio del diavolo”, il racconto delle origini di Hordak. Anche nel caso di Hordak noi fans dei MOTU (e POP) ci siamo sempre accontentati di ritrovarci catapultati nel cartone animato con tutti i protagonisti già avvezzi ad interagire tra di loro da chissà quanto tempo. Per ogni “big” allora la DC ha creato un fumetto per colmare questa mancanza: “Masters of the Universe : The Origin of…” e abbiamo avuto prima He- Man, poi Skeletor (pubblicati rispettivamente nel numero 1 e 2 italiani) e poi Hordak, raccontato solo ora, nell’ultimo numero. Il racconto è uscito come speciale singolo in USA nel 2013 scritto da Keith Giffen e Brian Keene e illustrato da Giffen stesso. Getta un po’ di luce su come Hordak abbia acquisito i suoi poteri demoniaci diventando un semidio. La maggior parte di noi conosce Hordak dal cartone di She-Ra. Altri lo potrebbero conoscere dalla precedente serie a fumetti a corredo del cartone del 2002 in cui fece delle comparsate. Qui dobbiamo prepararci ad un viaggio nel passato lontano per vedere come morirono gli antichi dei e come Hordak è passato dall'essere un conquistatore del cosmo a qualcosa di molto simile a un dio. L’azione si svolge su un mondo dominato dall’Orda. Giffen ci riporta indietro di un milione di anni prima della nascita di Adam ad una battaglia folle per l'universo stesso tra Hordak e Zodac, il difensore cosmico, un eroe la cui vita e gli eserciti sono stati sacrificati inutilmente in una trappola tesa dal terribile Hordak, la vittoria del quale è destinata a diventare un antico mito nei milioni di anni successivi. Il disegno è molto particolare, ogni vignetta è come se si aprisse fuori dalla pagina, belle e azzeccate le tonalità, i viola, le esplosioni e gli sfondi del campo di battaglia, un piacevole stile artistico. Milioni di anni fa, a causa della carneficina intorno a lui, Zodac si è trovato come unico superstite della battaglia del suo popolo contro le truppe del mondo degli Horde. Dopo una guerra condotta per lungo tempo resta un solo guerriero solitario, Zodac. Egli è ora tutto ciò che si trova ad opporsi al male del tiranno Hordak. Ben presto però Zodac seppe che non fu risparmiato per caso, ma per il volere di Hordak stesso. Dopo tutto, è stato il malvagio a manipolarlo in modo che entrasse in guerra con le sue truppe, causando milioni di morti, cosicché Hordak potesse banchettare con le loro anime. Hordak gli apparve e lo invitò a vedere il compimento della profezia finale, quella che parla della battaglia tra l’avatar di tutto ciò che è buono con l'avatar di tutti i mali, il cui risultato avrebbe deciso il destino dell'universo. Zodac accettò con determinazione, ansioso di vedere la fine di Hordak. In verità il rancore era più personale di quanto sembrasse. Hordak e Zodac erano fratelli. Questo importava poco a Hordak, anzi, aveva intenzione di diventare dominatore dell’universo con il sangue di suo fratello. Una battaglia cosmica tra fratelli che determina il destino di un universo. Entrando a Fright Zone alla ricerca di Hordak, Zodac incontrò Leech e fu subito costretto a combattere per la propria vita. Sconfitto Leech, il guerriero cosmico si fece strada nella fortezza di Hordak, circondata dalle fiamme. Purtroppo, tutte le anime che Hordak aveva consumato diedero a lui il potere di deviare qualsiasi arma, facendosi gioco di Zodac per il suo aver portato i propri connazionali ad inevitabile morte per mano del suo stesso fratello. Afferrando Zodac, Hordak consumò la sua anima senza alcuna resistenza. Il mondo sarebbe stato rifatto a sua immagine e Hordak sarebbe divenuto il padrone dell'universo. Questa "origine" è poco più di una scena di combattimento protratto nel quale non c'è alcuno dei retroscena necessari per farci partecipare alle vite di questi personaggi, per il loro rapporto (che scopriamo qui di fratellanza) o anche per la morte di un milione di persone. Compare ad un certo punto pure un piccolo cranio rosso spaccato che sembra quasi quello di Skeletor, in realtà Hordak si rivolge a lui come “suo padre”…suo e di Zodac…(che sia il Grande Horde? …morto???) La trama è leggera, non ha un gran senso: Hordak non può combattere Zodac fino alla morte in un posto pieno di macerie, quindi si recano ad un posto analogo affinché ci sia pure il combattimento con Leech…Eppure, ci sono gli elementi costitutivi di una buona storia: una mini-serie che raccontasse le vicende tra Hordak e Zodac, per esempio, sarebbe potuta essere abbastanza utile. A parte il fatto che sembra quasi il duello preso in prestito dalla serie 2002 con i retroscena del re Hiss che lotta contro Zodac, le connessioni di questo one-shot col fumetto mensile di oggi, sono deludenti. La domanda più scottante - come il buon vecchio Hordak diventi un abominio - non viene minimamente affrontata. E’ come se l'origine di Hordak riferisca con le sue vignette delle vicende prive di importanza o interesse poiché ciò che viene mostrato è già accaduto o deve ancora accadere, ma senza riflessi particolari che non conosciamo già. Questo fumetto, a differenza di tutti gli altri, non è riuscito a fornire una storia più strettamente legata con la serie regolare. L'arte di Giffen è stavolta insignificante come la sua scrittura. Apprezziamo giusto il fatto che la sua Fright Zone renda omaggio sia alla versione Filmation, sia al giocattolo Mattel e anche il suo riuscire a mettere emozioni sul volto di Hordak: appare pazzo, assetato di potere e si considera un dio. E' un personaggio molto cool per un fumetto. Dovrei giusto fare qualche appunto…non penso di averlo rilevato solo io, ma questo disegno di Hordak sembra un po' troppo simile al demone Etrigan…inoltre noi ci aspetteremmo di avere risposte a domande quali “da dove viene Hordak? Perché ha un aspetto così impressionante?”…ma quando inizia il fumetto in realtà non assistiamo all’origine di Hordak, infatti lui è già un tiranno di proporzioni cosmiche fin dall'inizio della storia. Al massimo si innalza all’apice del suo potere alla fine. Bene, con l’ultimo numero italiano, questo probabilmente è tutto. …Dico “probabilmente” perché si vocifera già di una nuova saga ambientata sul pianeta di Etheria…staremo a vedere, di certo ci sarà una pausa per ora, ma non lunghissima, infatti qualcosa bolle già in pentola…………………beh, ve lo dico dopo… Facciamo prima qualche considerazione sul numero finale e sulla intera pubblicazione Motu/DC. Torno a parlare del primo albo di questo mese: con la battaglia finale tra il bene e il male che si è svolta nel numero precedente, il capitolo finale che abbiamo sotto mano è probabilmente un po’ anomalo nel mondo dei fumetti, in cui spesso ben poco spazio si dedica al “dopo”: l’apice si raggiunge con la battaglia finale e poi chi si è visto si è visto. Qui ci sono le conseguenze della guerra dell’eternità, ci sta Adam alle prese con un duro compito di ricostruzione, ci sono il resto dei sopravvissuti che lottano con le loro perdite e provano a capire esattamente ciò che il loro futuro può riservare. Dopo le sequenze d'azione dei precedenti quattordici numeri, è bello vedere un ritmo più lento, più contemplativo, nel numero finale. Attenzione, non è solo un “andiamo a verificare che cosa sta accadendo ad Eternia”, è l'epilogo di una storia di lungo corso, dove tutto si intreccia in maniera quasi perfetta rendendola fantastica dall'inizio alla fine. Anche per chi non fosse un fan di He-Man, c'erano un sacco di fantasia, sci-fi ed elementi da viaggi nel tempo da gustarsi...qualcosa per tutti i palati. La storia ha raggiunto la sua fine in un modo organico facendo guadagnare i complimenti a tutta la squadra. Il team creativo di Dan Abnett e Pop Mhan ha fatto quasi tutta la corsa all’unisono, il che ha portato una grande coerenza al lavoro come non si vede spesso nei moderni fumetti. E' incoraggiante che, invece di mettere a posto tutte le cose irrisolte, il team creativo abbia lasciato qualche trama irrisolta, penzoloni per il futuro, tra cui un potente suggerimento: le forze del male non possono necessariamente essere sconfitte per sempre. Speriamo di avere un'altra serie che riprenda queste fila il più presto possibile. La pagina finale è una sfida a qualsiasi fan di He-Man a leggerla senza ritrovarsi un sorriso enorme sul volto… un fantastico, geniale momento! Non vi ha fatto venire voglia di prendere la spada dalla mano di He-Man e gridare le parole immortali: "HO IL POTERE!!!"? Parlando del disegno, l’opera di Pop Mhan mantiene il suo marchio di fabbrica qui, infatti mentre il dettaglio e l'anatomia possono di tanto in tanto soffrire, l'estetica complessiva non ci lascia alcun dubbio sull’universo in cui ci troviamo. Mark Roberts merita ancora una volta i complimenti per i suoi colori brillanti e vivaci, dando al fumetto serietà ma allo stesso tempo l'aspetto di un forte, sfacciato giocattolo commerciale, in senso buono, ovviamente. Passiamo alle considerazioni conclusive su tutta la serie Motu/DC Comics. Mi sento in dovere di ringraziare chi ci ha lavorato, per aver realizzato un grande ritorno dei franchise che tutti amiamo, in un media che non lo ha mai visto arrivare a questi livelli, né approdare in maniera duratura a case editrici di questo rango, se si esclude la precedente esperienza degli anni 80. Anche in USA se ne parla come forse la migliore pubblicazione che DC abbia pubblicato negli ultimi 5 anni. E' stato interessante osservare come questa serie sviluppasse continuamente le vicende come avessero una conclusione e poi invece costruisse su di esse la successiva minaccia crescente, portando la storia sempre ad un livello completamente nuovo e superiore. Non si può quindi negare che questo sia stato uno dei migliori fumetti “franchising” sugli scaffali al giorno d’oggi. Crescendo chissà quante volte abbiamo desiderato di poter leggere un fumetto mensile che non solo rendesse omaggio ai canoni classici del passato dei Motu, ma che contribuisse anche a spingere questo universo affascinante in avanti, verso modi nuovi ed entusiasmanti di essere raccontato, modi più adulti e intricati. Ebbene, grazie a David, Abnett e Mhan, questo è esattamente ciò che abbiamo ottenuto. Certo, è triste vedere la serie giungere al termine, ma allo stesso tempo abbiamo la speranza che, chi gestirà il fumetto in futuro, avrà solide basi per proseguire su queste nuove tonalità. Forse l’aspetto più incredibile di questo fumetto è il “merge”, nel senso che agli scrittori sono stati presentati gli ingredienti, ossia i personaggi, con i loro vari background Mattel, Filmation, minicomics, fumetti vari, MYP e MOTUC…con tutto ciò dovevano preparare un pranzo matrimoniale degno dell’occasione, in cui combinare alla perfezione tutti gli ingredienti e le varianti…e ci sono riusciti alla grande. Redazionale: In chiusura termina il redazionale con il ripasso di brevissime trame di OGNI episodio dei Motu prodotto e poi trasmesso in tutto il mondo. In questo numero vengono trattati gli ultimi episodi da 121 a 130. Da segnalare solo un piccolo errore: E ora la novità in vista: Rifacendomi ai brevi comunicati finora a disposizione, veniamo adesso alla novità più a breve: un nuovo crossover della Dc Comics arriverà sugli scaffali americani ad ottobre e avrà come protagonisti due icone dell’animazione anni ’80, da una parte He-Man and The Masters of the Universe e dall’altra i Thundercats, frutto di una delle prime collaborazioni nippo-americane del settore. La serie sarà composta da sei numeri vedrà ai testi Rob David, sceneggiatore capo di Mattel e responsabile creativo dei MOTU, in coppia con il supervisore alla produzione Lloyd Goldfine. Le matite sono invece state affidate a Freddie E. Williams II, da poco cimentatosi su un altro crossover: Batman/Teenage Mutant Ninja Turtles. Abbiamo già la trama: il demoniaco stregone Mumm-Ra è alla ricerca di un’arma che possa competere con Omens, la spada in possesso di Lion-O, leader dei Thundercats, i nobili felini antropomorfi originari del pianeta Thundera. Attraverso la sua ricerca tra le dimensioni del Multiverso, il villain approda sul mondo di He-Man per appropriarsi della celeberrima Spada del Potere. Il fumetto sarà ancora targato DC Comics in accordo con la Mattel, mentre la Warner Bros detiene i diritti delle creature di Tobin Wolf dal 1989. Presto arriveranno di sicuro i primi dettagli, intanto vi ringrazio per aver seguito queste recensioni e sperando di poter in futuro tornare a parlare dei nostri beniamini, vi saluto con la splendida immagine promo di Williams. Come si dice in questi casi: “stay tuned“. Recensione a cura di Simone (aka NikeBoyRM)
Penultimo appuntamento di questa probabilmente prima wave del fumetto Dc-Motu. Dico “probabilmente” perché si vocifera già di una nuova saga ambientata sul pianeta di Etheria…staremo a vedere, di certo ci sarà una pausa per ora dopo il prossimo e ultimo numero. Qui ci occupiamo del numero 26 della serie regolare italiana RW Lion, contraddistinto in copertina con il mese di “Maggio 2016” anche se uscito a Giugno. Questo albo contiene il solo numero 14 americano della saga sulla guerra dell’Eternità ( “He-Man: The Eternity War”), scritta da Dan Abnett. E’ la prima volta che la RW edizioni fa uscire un albo singolo, privo anche della parte redazionale finale, infatti il costo è ridotto. Iniziamo con un breve riassunto: nel numero precedente abbiamo lasciato Skeletor che, dopo aver distrutto l’universo, si appresta a sfruttare la potenza di Grayskull e di Horokoth per distruggere il seme stellare, la fonte della creazione stessa. Adam per ostacolarlo attinge al forte potere dentro di sé già utilizzato da piccolo per fermare il tempo, arriva al castello e usa i resti della sua spada del potere per spegnere il fuoco di Horokoth nella fucina di Grayskull. Il piano di Skeletor fallisce ma Adam sembra venire bruciato da quell’esplosione. Però l’albo finisce con un He-Man liberatosi di Hiss, completamente rigenerato e trasfigurato che minaccia suo zio, il nemico di sempre, di porre fine al suo dominio. Il titolo dell’albo (quattordicesimo episodio della saga) è: “Quattordicesima parte – Morte eterna”. Dopo la conclusione scioccante dell’ultimo numero abbiamo He-Man vs Skeletor con nuovi poteri a loro disposizione, in lotta per il controllo di Grayskull e del potere assoluto. Alla fine il vincitore prenderà tutto, chi diventerà il Padrone dell'Universo? In realtà Skeletor sta facendo il suo grande gioco finale: o governerà il cosmo o decreterà la fine di tutta la vita nell'universo, inclusa la propria. He-Man, rispolverata la capacità di fermare il tempo, accetta lo scontro anche lui nella sua nuova forma finale. Invece She-Ra si ritrova contro il fantasma di Hordak. Il fumetto inizia con Teela che ha la peggio contro Evil-Lyn, dal momento che i poteri da maga di Teela erano legati agli uomini serpente ormai tutti morti per opera di re Hiss (se ricordate aveva fatto in modo che morissero tutti se lui fosse morto). Con quelle che sembrano essere le sue ultime parole, Teela chiede aiuto alla Dea Zoar, la quale viene in suo soccorso respingendo Evil-Lyn. A quel punto Teela usa la sua magia per risvegliare She-Ra, in modo che possa finalmente partecipare alla lotta, in effetti la sua presenza è stata abbastanza inutile per l'intero ciclo della guerra dell’Eternità. La principessa del potere sa che deve distruggere gli occhi di Grayskull se i nostri eroi vogliono avere una chance per vincere. Skeletor non intende lasciare che He-Man lo batta anche stavolta, così usa i suoi nuovi poteri per prendere il comando dei morti nel tempo e pone He-Man contro gli eroi originali di Eternia: Vykron, He-Ro, Sir Laser Lot, Wun-Dar e anche lo stesso re Grayskull, mentre a She-Ra è contrapposto il fantasma di colui che l'ha cresciuta, Hordak. Una cosa sconcertante, che avviene durante la lotta con i morti affrontati dai nostri eroi, succede in realtà al di fuori della battaglia ed è qualcosa di molto più importante: Man-At -Arms va in aiuto di sua figlia Teela e le dice che non le è permesso di morire. Praticamente con la forza della madre di lei, Sorceress, Duncan dà in cambio la sua vita per Teela. Tanti morti di personaggi “famosi” ci sono state nel corso di questa serie…in particolare Duncan era già dato per defunto dopo la missione nello spazio, speriamo che il nostro Man-At-Arms trovi anche stavolta una scappatoia da qualche parte e sopravviva... Intanto infuria la lotta dei nostri eroi contro i morti: Skeletor ha avuto l'audacia di utilizzare i migliori del passato di Eternia come suoi burattini personali. Il malvagio distruggerà tutto, anche se stesso per vincere finalmente…questa follia muove l’ira di Skeletor, per fortuna She-Ra intanto riesce a sconfiggere il fantasma di Hordak infilando la sua spada nel petto del suo demoniaco ex-mentore e distrugge anche gli occhi di Grayskull. Allo stesso modo He-Man usa il suo potere di Maestro dell’eternità, dissipa i fantasmi e, come She-Ra, immerge la spada del potere in profondità nelle viscere di Skeletor, sconfiggendo non solo lui, ma anche il suo folle piano per distruggere l'eternità. Alla fine, le ceneri di Horokoth sono disperse nella terra, il male di Skeletor è stato vinto e Grayskull si innalza ancora una volta verso il cielo come un faro di speranza e di pace per tutta Eternia. He-Man torna ad essere il principe Adam e vediamo che Teela non è più la Maga, ma è viva, quindi il padre l’ha salvata. L’albo si chiude con She-Ra, Adam e Teela che guardano verso il castello di Grayskull chiedendosi cosa accadrà ora. Di seguito alcune tavole concesse dall'editore: E’ tutto per questo numero, ma facciamo qualche considerazione. E così arriviamo al culmine di HE-MAN: LA GUERRA DELL’ETERNITA’, anche se non siamo all'ultimo numero. Questo confronto è stato costruito fin dal primo albo e si svolge con le versioni super potenziate di He-Man e Skeletor pronte a darsi battaglia per il destino dell'universo, vale la pena di prendere un momento per riconoscere quanto esattamente questa serie abbia rispettato le promesse fatte quattordici numeri fa. Quando fu chiesto ad Abnett e Mhan cosa avremmo dovuto aspettarci dalla serie, entrambi usarono la stessa parola: “epica” e questo è esattamente ciò che ci hanno dato. La minaccia è stata costruita a poco a poco e il continuo bombardamento di momenti dinamici è stato una gioia assoluta per un fan di He-Man. E’ apprezzabile anche il modo in cui si raggiunge quello che potrebbe essere potenzialmente il crescendo. Da Motu-fans siamo stati incredibilmente fortunati ad avere un titolo mensile di così alta qualità. Detto questo, farei qualche osservazione: nonostante io ammiri l'intenzione, devo ammettere che il nuovo design per i “quasi dei” He-Man e Skeletor non funziona molto per me, sarà pure dovuto al fatto che da bambino non sono mai stato eccessivamente innamorato dei vari "Battle Armor", "Dragon Blast" o variazioni "Pugno di Tuono” (“Thunder punch") dei miei amati personaggi, e ancora adesso preferisco di gran lunga le versioni classiche pure nei fumetti. Se non altro, però, i disegni funzionano bene nel sottolineare la posta in gioco della battaglia a cui stiamo assistendo, con un crepitio e un senso di grandezza. Questo numero si tratta di una specie di fiocco per chiudere la saga: He-Man e She-Ra superano il loro ostacolo finale semplicemente gridando che hanno il potere…Diciamo che può sembrare davvero poco brillante per un finale, soprattutto dopo tutto ciò che abbiamo affrontato in questa serie sempre più intensa. In altre parole, mentre abbiamo goduto di questa serie per la maggior parte degli albi, la conclusione alla nostra grande battaglia qui sembra un po' stantia, dal momento che è praticamente una ripetizione di ogni storia di He-Man, in cui i nostri eroi superano semplicemente gli ostacoli perché hanno il potere... Da parte mia ho comunque apprezzato la saga perché sono un fan dei Masters, ma non pensate che ciò che voglio dire sia “qualsiasi He-Man è meglio di niente”, in realtà si tratta di un ottimo prodotto, che ha rispettato tutti i canoni e i fans vecchi e nuovi, operazione non facile. Il fumetto, ricchissimo di colpi di scena, ha riunito più universi dei nostri personaggi, più versioni, facendo quadrare sempre tutto, inserendoli tutti con un loro ruolo riconoscibile dai vecchi fans e dai nuovi lettori. Tornando alla storia, magari il finale non è proprio quello che ci si poteva aspettare dopo aver letto questa serie per così tanto tempo, ma ci sta, le storie dei Masters nei fumetti ed in tv sono sempre state molto più semplici e meno articolate e profonde di ciò che ci hanno fatto leggere gli scrittori di questo fumetto. La parte artistica anche stavolta è stata grande, i colori di questo albo, luminosi e vibranti, sono sempre eccezionali. Redazionale: Per questo mese, nessuna parte redazionale. Recensione a cura di Simone (aka NikeBoyRM) Tutto finisce qui! Chi ha vinto la guerra? Chi ricostruirà Eternia? Chi non c’è più? Quale sarà il futuro per i Dominatori dell’Universo? Dan Abnett e Pop Mhan ci regalano uno struggente finale congedandosi dai personaggi che tanto amiamo. E, per concludere in bellezza, le richiestissime origini di Hordak!
Contiene He-Man The Eternity War 15, The origins of Hordak Si avvia a conclusione la guerra che ci ha accompagnato negli ultimi otto mesi, con He-Man e Skeletor che combattono per il destino di Eternia con poteri mai visti prima! Chi diventerà il dominatore dell’universo? Chi vivrà? Chi morirà?
Contiene He-Man The Eternity War 14 Ci avviciniamo alla fine (della saga? o proprio del fumetto Dc-Motu? non è dato ancora saperlo purtroppo) occupandoci del numero 24 della serie regolare italiana RW Lion, contraddistinto in copertina con il mese di “Marzo 2016” anche se uscito ad Aprile. Questo albo contiene i numeri 10 e 11 americani della saga sulla guerra dell’Eternità ( “He-Man: The Eternity War”), scritti da Dan Abnett e illustrati da Pop Mhan, senza dimenticare Roberts. Breve punto della situazione: nel numero precedente abbiamo visto Skeletor tirare lo scacco finale su Hordak. Per rovesciare il suo regime ha utilizzato le anime delle persone che Hordak catturò in passato, ma soprattutto la sua doppiogiochista Evil-Lyn, divenuta la nuova dea dell'era di Horokoth. Con questi stratagemmi Skeletor lo ha distratto fino a riuscire ad ucciderlo, trafiggendo con la spada il buio cuore del suo maestro. Nel finale abbiamo visto un re Adam molto malato ricevere un messaggio di resa dei conti finale da Skeletor, ma la cosa più sconvolgente è che il re Adam sfoggia una strisciante lingua di serpente…sembra in realtà essere il re Hiss! Il titolo del primo albo (decimo episodio della saga) è: “Decima parte – Sfida”. La guerra dell’Eternità ha avuto così tanti colpi di scena fino ad ora che non sappiamo cosa aspettarci… Dal momento in cui si sono dati battaglia per la prima volta, Skeletor ha messo in dubbio il motivo per cui Adam fosse più degno del potere Grayskulls rispetto a lui. Adesso che il demone di Eternia è anche custode dei segreti del Castello di Grayskull, tale questione torna alla ribalta: Re Adam conduce una assalto finale contro Skeletor marciando proprio verso i cancelli di Grayskull. La storia infatti inizia con re Adam che arringa i suoi soldati per sferrare l'offensiva: ha intenzione di condurli al castello di Grayskull e nel caso qualcuno abbia perso il finale del numero precedente, qui diventa abbastanza evidente che Adam è Re Hiss quando fa il suo discorso con indosso proprio l’armatura di re Hiss. Mentre i nostri eroi si stanno preparando ad attaccare, Skeletor è pronto a distruggere tutto il pianeta e parla alla Dea attraverso Evil-Lyn avvisandola che ha intenzione di uccidere personalmente la divinità, per gustarsi il suo atto finale. Per raggiungere Grayskull, Adam e i Dominatori devono attraversare una parte dell’ormai dilagante Fright Zone di Hordak e, poiché conosciamo le impervie guglie e rocce di cui è popolata, è buona cosa che i nostri eroi utilizzino dei Dragon Walker che, nel giocattolo, dovevano essere in grado di superare anche un crepaccio. Purtroppo questo non basta a tenere al sicuro i nostri eroi, il veicolo non regge e l’unica salvezza diventa Moss Man “kamikaze” che si sacrifica per rendere l'area di nuovo attraversabile e verdeggiante. Vediamo pure She-Ra sfuggire da Despondos con l'aiuto di Teela, ma non è tutto, appaiono i primi scorci del Castello di Cristallo, che speriamo abbia un ruolo più avanti…ma abbiamo un altro grande colpo di scena: dopo il sacrificio Moss Man, re Adam corre nel bosco, dove Rattlor lo segue e gli racconta che sa chi è veramente e che la sua alleanza con il re era verso Adam, non verso di lui, ma detto questo, il re Hiss uccide Rattlor. A fine albo vediamo una nuova arma di Skeletor: Wraith-War, che è praticamente un super-soldato Eterniano della morte e se questo non bastasse, vediamo anche che in realtà è Man-At-Arms. Di seguito alcune tavole concesse dall'editore: Il titolo del secondo albo (undicesimo episodio della saga) è: “Undicesima parte – La peggior ferita”. Visto il finale dell’albo precedente, partiamo da una domanda: Man-at-Arms potrebbe essere sopravvissuto alla distruzione devastante del disgregatore orbitale della Orda? Qui viene raccontata la storia dal momento della scomparsa di Duncan e Roboto, che affrontarono un atterraggio di fortuna potenzialmente letale nelle paludi di Eternia, poiché c’era un'altra minaccia là in attesa:Tri-Klops! Sarà il vincitore tra i due a diventare un agente del male mandato ad uccidere il re Adam /Hiss e ad influenzare il corso della guerra dell'eternità… Andiamo con ordine, avevamo perso le tracce di Man-at-Arms, quel maestro leale e amabile degli armamenti, dopo che aveva distrutto il disgregatore orbitale di Hordak: aveva iniziato a precipitare, destinato a schiantarsi verso Eternia, ma grazie al sacrificio di Roboto nel proteggere proprio il corpo di Duncan, il nostro eroe è sopravvissuto alla caduta. Peccato che Tri-Klops ha visto l'incidente e dopo aver lottato con Man-At-Arms nella palude, ha avuto la meglio su di lui e lo ha portato da Skeletor per essere torturato dalla mistica Slime Pit………altra dose di nostalgia per i fans, questo giocattolo che permetteva di giocare con la melma in casa senza sporcare tutto…Chissà quanti si saranno sentiti dire frasi del tipo: "non mettere la melma sul gatto" o "non mettere la melma nel videoregistratore". Qui lo Slime Pit rende le persone schiavi senza cervello e Skeletor, una volta ucciso Hordak, ha deciso di mettere Man-At-Arms a lavorare per lui per farsi portare il sangue di Grayskull, precisamente quello di He-Man, nell’attesa comunque il signore del male si fa fare una prima trasfusione da Trap-Jaw prelevando il sangue di Grayskull dal cadavere di Hordak stesso, visto che ormai lo possedeva. Dopo questo il flashback su Duncan, si torna al presente in cui Wraith-War/Man-at-Arms lotta con Adam/Re Hiss e ha la meglio sul giovane sovrano. Nel frattempo ricordiamo che Teela ha salvato She-Ra da Despondos, rintracciandola grazie al collegamento magico che Adora ha con Swift Wind e con tutti gli animali. Ora che la nostra principessa del potere è di nuovo al tavolo da gioco, abbiamo una possibilità di vedere i nostri eroi vincere questa guerra, anche se Evil-Lyn, che è la nuova dea dell’era di Horokoth, cerca di fermare le due donne, ma Teela si batte, la dea pipistrello dell’età oscura contro la ex-dea serpente, con questo diversivo aiuta a fuggire via She-Ra e Swift Wind nella speranza che trovino Adam. Nel finale dell’albo torniamo di nuovo al punto in cui avevamo interrotto nel precedente numero e vediamo Man-At-Arms/War Wraith andare contro re Hiss/Adam. Dopo un lungo monologo su quanto Duncan odi in realtà Adam per la sua debolezza, arriva per lui lo shock più grande: un attacco multiplo di serpenti usciti da Re Hiss che sembrano ucciderlo. La storia si chiude con il re Hiss contorcersi per il dolore nonostante abbia vinto la lotta, perché sembra che in qualche modo il re Adam sia sopravvissuto all’ingestione dell’ex capo supremo degli uomini serpente. Questo è tutto per questo numero, facciamo alcune considerazioni. Mi è piaciuto il tocco nostalgico riguardante i giocattoli, mi riferisco ai Dragon Walkers e allo Slim Pit, mi ha dato la strana ma piacevole sensazione di rileggere un fumetto allo scopo commerciale per vendere il giocattolo di turno, ma stavolta non è così, è una storia in cui si inseriscono omaggi a questo grande e variopinto mondo che ha popolato la nostra fantasia. Colpiscono nel primo albo le morti di Moss Man e Rattlor forse per rendere la storia più epica, ma lo sviluppo di re Hiss sarebbe però sufficiente già da solo per mantenere alto l’interesse in questa saga e il ritorno di She-Ra aggiunge curiosità e trepidazione nel lettore. Anche se non fossi un fan “permanente” di He-Man - quale io sicuramente sono - mi sarei comunque assolutamente innamorato di questo fumetto. La guerra dell’eternità è audace e dinamica, ricca di colpi di scena e momenti di suggestione. In più, proprio quando pensi di sapere le risposte, il team creativo modifica le domande, portando il tutto verso una direzione inaspettata. Credo che forse l'aspetto più impressionante della guerra eternità è la portata della storia raccontata, con diverse trame distinte che si intrecciano in maniera egregia lungo il cammino, ciascuna delle quali senza dubbio contribuisce a perfezionare il tutto. Molto più di mera nostalgia, questa è una serie fantasy che si è dimostrata più che in grado di stare in piedi sulle proprie gambe e anche chi non ha mai posseduto uno qualsiasi dei giocattoli Mattel o se non si è mai stati seduti davanti al televisore a guardare i cartoni animati delle due serie gemelle, “He-Man: La guerra dell’Eternità” resta un fumetto altamente raccomandato. Redazionale: In chiusura prosegue il redazionale con il ripasso di brevissime trame di OGNI episodio dei Motu prodotto e poi trasmesso in tutto il mondo. In questo numero vengono trattati gli episodi da 100 a 110. Recensione a cura di Simone (aka NikeBoyRM) L’intero universo è in pericolo e solo He-Man può salvarlo! Certo, per farlo dovrà semplicemente liberarsi dalla minaccia rappresentata da avversari quali King Hssss e Skeletor. Cosa può andare storto? Tutto, naturalmente. Continua l’epopea narrata da Dan Abnett.
Contiene He-Man The Eternity War 12-13, in uscita il 6/5/2016 Mancano ormai poche uscite al numero 27, che sarà quello conclusivo. Siamo arrivati al numero 23 della serie regolare italiana RW Lion, contraddistinto in copertina con il mese di “Febbraio 2016” anche se uscito a Marzo, contrariamente a quanto ipotizzato il mese scorso, col prossimo albo non ci rimettiamo in pari, visto che il numero di Marzo esce ormai ad aprile inoltrato. Questo albo contiene i numeri 8 e 9 americani della saga sulla guerra dell’Eternità ( “He-Man: The Eternity War”), scritti da Dan Abnett e illustrati (quasi tutti) da Pop Mhan. Breve punto della situazione: Evil-Lyn ha rubato le gemme a Skeletor per consegnarle ad Hordak, poiché non ha gradito l’alleanza del signore del male con She-Ra. Nel frattempo ad He-Man viene mostrato il futuro da Teela: trenta anni in avanti vediamo He-Man governare su uno stato di polizia e con Teela al suo fianco, trent'anni dopo la vittoria su Hordak Eternia è governata dal potere assoluto del tiranno He-Man, Orko fa parte della ribellione e She-Ra conduce la ribellione! La "guerra dell’Eternità" è fratello vs. sorella per il destino di Eternia, assistiamo al ferimento (mortale?) da parte di Adora del fratello...sull'altare della Dea il sangue di He-Man innesca l'era di Horokoth e con essa la fine di tutto. Quando He-Man conclude la sua visione, Teela gli spiega che, al di là che vinca Hordak o He-Man, in questo futuro, l'era di Horokoth appare inevitabile, a meno che egli non si disfi del potere, tornando ad essere il principe Adam. Quindi, per salvare il futuro, He-Man afferra la spada dell'Eternità, la rompe e il Principe Adam torna per salvare la situazione. Assistiamo anche ad un viaggio all’indietro di Skeletor fin quando era ancora un membro dell'Orda Infernale, con il compito di schiacciare la grande rivolta sul pianeta Etheria. Incredibile a dirsi ma Skeletor era follemente innamorato di Shadow Weaver, la donna che gli ha insegnato la magia, ma anche se l'amore sembrava essere ricambiato, la Tessitrice d’Ombre era fedele a Hordak. Questi consegnò a Skeletor lo Staff Havoc (il famoso scettro con il teschio di ariete in cima, appartenente ad un demone) come mezzo per viaggiare indietro nel tempo per rapire Adora, ma grazie allo scettro Skeletor vide il passato e il futuro e pensò di tenere Adora per sé e crescerla con Shadow Weaver…la visione continuò con lui sconfitto da Hordak per la sua brama di potere causata dallo Staff Havoc che gli avrebbe deformato il cranio secondo le sembianze del demone dello scettro stesso. Dopo la visione Hordak, compreso che la situazione sarebbe degenerata, non ebbe altra soluzione che cercare di uccidere il suo discepolo, il quale, tramite lo scettro di Havoc, aprì un portale e fuggì in tempo. Il titolo del primo albo (ottavo episodio della saga) è: “Ottava parte – La fine di tutte le paure”. La linea di demarcazione tra "dominatori" e "criminali di guerra" è diventata labile, gli uomini serpente gettano corpi delle truppe dell'Orda tra le fiamme, mentre le forze dell'Orda uccidono impietosamente i soldati rettiliani. La storia narrata in questo numero è legata in parte alle vicende precedenti, ma getta anche un po' di semi per sviluppare eventi inaspettati. Come sappiamo Adam ha scelto di disfarsi del potere per riprendere il controllo di Eternos tramite una vittoria (costosa) sulle forze di Hordak, il quale ha chiaramente piani più grandi da seguire rispetto al fermare Adam. Skeletor intanto ha condotto She-Ra alla dimensione oscura di Despondos, ma anche lui ha i suoi piani, che non sono esattamente in linea con ciò che aveva detto nel numero precedente… L’inizio dell’albo è davvero strano: vediamo la battaglia per Eternos precipitare, ma sembra essere solo un sogno quando il principe Adam si ritrova faccia a faccia con il padre morto che parla come il re Hiss…non è chiaro dove la fantasia del sogno si separa dalla realtà, perché quando il principe Adam si risveglia dal suo incubo scopriamo che ha appena già vinto la battaglia per Eternos...il clima è di discordia e incertezza, ad esempio si vedono gli uomini serpente non rispettare più il principe Adam senza il potere di He-Man e lui non sa cosa fare ora senza il potere, appare malato e lamentoso, ma per fortuna c'è un barlume di speranza per il futuro poiché Sorceress riconsegna nelle mani di Adam la sua spada rotta e gli comunica che il suo viaggio con la spada non è ancora terminato. Intanto nella dimensione oscura di Despondos, Skeletor e She-Ra entrano nel caveau di anime che costituivano tutta la potenza di Hordak prima che sfruttasse Grayskull. Vediamo “faccia d’ossa” affrontare in modo sempre un po' sentimentale il suo vecchio amore con Shadow Weaver, nel caso specifico capisce come (anche se lei non poteva amarlo nel modo in cui egli avrebbe voluto) la donna gli abbia permesso di avere quella visione quando prese in mano lo scettro di Havoc, consentendogli di fuggire da Hordak, rompendo così il ciclo temporale e creando un paradosso…tutto questo proprio grazie alla la magia che lei gli aveva insegnato. Quel paradosso potrebbe ritorcersi contro di lui più avanti, ma ciò che conta è che è vivo in questo momento e può lottare finché può. Peccato che le sue intenzioni siano quelle di tradire She-Ra: Skeletor non intende raccogliere tutte le anime del caveau, lascia quelli che sono stati uccisi da Despara e offre loro la sorella di He-Man, in modo che possano avere la loro vendetta. Sembra che tutto sia perduto. Non solo il principe Adam è convinto che non sarà in grado di battere Hordak, ma vediamo che Hordak attiva gli occhi di Grayskull e dimostra il loro potere proiettando il futuro nei cieli sopra Eternos. Nella visione i dominatori dell'universo sono stati sconfitti da Hordak durante questa guerra, alcune persone effettivamente si salvano, fuggono da Eternia e si dirigono verso un nuovo pianeta, Primus, che dopo secoli di vita diventa un'utopia tecnologica. Con gli occhi di Grayskull però vediamo che nessuno può sentirsi al sicuro, anche nel passato o in questo caso nel futuro. Hordak attiva la sua arma e distrugge il pianeta (nel futuro) davanti ai nostri eroi: una dimostrazione infernale che atterrisce i suoi nemici. Di seguito alcune tavole concesse dall'editore: Il titolo del secondo albo (nono episodio della saga) è: “Nona parte – Dominio”. Forse abbiamo finalmente chiaro perché gli eroi di Eternia sono stati chiamati “i Dominatori dell'Universo”: la risposta può essere proprio quella che si evince nel numero di questo mese, perché vediamo che da Grayskull, la conquista dell’universo non solo è possibile, ma è una realtà! Con Hordak che ora ha saldamente il controllo di Greyskull e il suo potere, egli appare veramente come l'unico Padrone dell'Universo! Tutti i mondi tremano di fronte alla potenza dell'Orda! Anche la Terra non sarà risparmiata! Teela, la nuova Sorceress, conosce già la verità: Hordak ha già vinto, e solo coloro che si uniscono all'Orda hanno una possibilità di sopravvivere nel nuovo ordine. In questo numero Re Adam, l'uomo che è stato He-Man, contempla una scelta impensabile. Per il bene del suo popolo, i suoi amici e i suoi alleati, dovrà piegarsi alla resa e sottostare alla volontà di Hordak? Vediamo pure Hordak fare ad Evil-Lyn un'offerta che non può rifiutare: potrà governare al suo fianco, se riesce a pagarne il prezzo... Gli uomini serpente non sembrano poter salvare la situazione, tanto meno He-Man. Il passato, il presente, il futuro, non c'è scampo da Hordak. Ora è il Padrone dell'Universo! Le visioni di Teela mostrano la distruzione e la paura in tutto il cosmo, solo quelli con il buio già nei loro cuori sono risparmiati unendosi all'Orda nella sua anarchia. Ma con queste visioni offuscate, Re Adam può essere ancora in grado di bypassare le onde del tempo e salvare tutti? Oppure dovrà arrendersi? Come abbiamo visto nel numero precedente, sembra che i nostri eroi siano alle corde. Non solo il principe Adam ha rotto la sua Spada del Potere e non può più trasformarsi in He-Man, ma Skeletor ha tradito She-Ra, lasciandola bloccata nella dimensione oscura di Despondos dopo che i due si erano alleati per raccogliere potere da usare contro Hordak. Hordak con gli occhi di Grayskull ha mostrato il suo vero potere ad Eternia quando li ha attivati e ha distrutto il mondo futuro di Primus . Purtroppo è così, gli occhi di Grayskull sono come un raggio della morte che può attraversare realmente tutto lo spazio e il tempo. Ora c’è solo morte e distruzione. Ci viene fatta vedere la regina Marlena sulla Terra dire alla gente di correre ai rifugi perché la potenza di Hordak è aumentata, ci viene mostrata la vendita di pianeti per essere risparmiati e le truppe dell’Orda spaccare teste… Se questo non fosse abbastanza deprimente, nella sala del trono di Re Adam, Teela non riesce vedere il futuro perché è offuscato, Moss Man rassegnato sottolinea che Eternia è avvelenata dalla malvagità di Hordak, mentre Fisto e Rattlor discutono su ciò che possono ancora fare, ma Adam è stanco e ordina a tutti di andare fuori dalla sala, ci rendiamo conto che i nostri eroi probabilmente non riusciranno a salvare la situazione questa volta. La scena passa al potente vincitore Hordak, lo vediamo a Grayskull. Ora che è diventato il padrone dell'universo decide che deve prendere una regina e dal momento che l'unica persona che ha incontrato ultimamente è Evil-Lyn, sceglie lei come sua sposa, la quale accetta la sua proposta e inizia a parlare dell’era di Horokoth nello stesso momento in cui le truppe dell’Orda iniziano a perdere il controllo delle loro menti. Sappiamo tutti che queste truppe sono fedeli ad Hordak fino all'ultimo, ma sembrano fuori controllo e non si tratta di un solo episodio isolato, perché fuori da Grayskull le truppe stanno chiedendo il sangue di Hordak stesso. Vediamo Tri-Klops disattivare gli scudi dell’Orda intorno al castello e ci rendiamo conto che tutto questo è il colpo da maestro del “nostro” Skeletor. Stentavamo a credere quando disse a She-Ra che voleva essere dalla parte dei vincitori, poiché ce lo faceva immaginare buono, l’idea dei Dominatori e Skeletor a lavorare insieme per un più luminoso domani ci aveva incuriositi, ma poi ha prevalso il suo ruolo da cattivo deludendo le nostre speranze e i nostri sogni…però in questo caso è una fortuna, perché, usando le anime raccolte a Despondos e mettendole di nuovo in dei corpi (seppure quelli delle truppe cibernetiche dell’Orda), a questo punto diventano validi soldati che vogliono solo vedere Hordak soffrire come lui ha fatto soffrire loro. Solo ora comprendiamo la mossa geniale di Skeletor, sembra tutto predestinato quando Evil-Lyn entra all'interno della fucina di Grayskull recitando litanie per transitare nell'età di Horokoth e diventa essa stessa la maga di quell'era! Skeletor sembra un campione di scacchi per le astute mosse che lo stanno portando a tirare uno scacco matto contro Hordak e il tutto si compie con Evil-Lyn che usa il suo potere per far morire Hordak trafitto proprio dalla sua spada che Skeletor immerge in profondità dentro di lui, terminando così il breve regno di Hordak “il dominatore dell’universo”. Alla fine, Skeletor vince e per consolidare la sua vittoria entra in contatto con Re Adam e gli dice che di nuovo, alla fine, si trovano di fronte loro due, questa interazione è in realtà una provocazione affinché il re Adam sia disposto a cedere al potere di Skeletor, infatti il signore del male sfida Adam per una battaglia finale. A questo punto vorremmo credere che re Adam in qualche modo riparari la sua spada e invochi il potere di nuovo per affrontare Skeletor nei “panni” di He-Man, invece vediamo che Adam non è reale…sembra che il re Hiss abbia di nuovo preso le sembianze di uno dei personaggi principali, ossia lui. A questo punto ci chiediamo dove sia il nostro eroe...e perché questo Adam-serpente non sembra preoccuparsi che Skeletor abbia sconfitto Hordak? Questo è tutto per questo numero, facciamo alcune considerazioni. I personaggi anni ’80 sono stati una miniera assai sfruttata per l'industria dei fumetti, tuttavia, la ventata di novità portata dalla guerra dell’eternità della DC, scritta dal sorprendente Dan Abnett, è innegabile. Bisogna ammettere che riesce a tirar fuori una notevole epicità più e più volte…ogni volta che pensiamo che la storia si svolgerà in un certo modo, invece va nell'altro…ormai dovremmo aver smesso di cercare di prevedere dove Dan Abnett e Rob David ci porteranno, perché a quanto pare nulla di ciò che ci viene in mente sarà effettivamente ciò che accadrà. I personaggi sono in costante mutamento ed evoluzione nei modi più interessanti e impensabili, questa continua ad essere una delle migliori serie che la DC Comics ha fatto uscire negli ultimi anni. Pop Mhan continua la sua magia con la matita e Mark Robert con i colori, perfetti come sempre. L'intero team creativo ha lavorato duramente per noi, tirando fuori una delle migliori storie di He-Man mai raccontate. “He-Man - La guerra dell’eternità” è infatti un grande racconto di guerra culminante che avvolge l'intero universo di He-Man. A prima vista la trama centrale vede solo Hordak, un cattivo della serie di She-Ra, capeggiare un esercito enorme e cercare di conquistare tutto. La vera enfasi del racconto la si avverte nella tattica e la strategia da entrambi gli schieramenti per superare e sconfiggere l'altro. Questo stato di cose nel fumetto si gioca su idee di spostamento della lealtà e sulla facilità con cui il potere può passare di mano. Ricorda molto il fumetto anni '80 dei Transformers, della Marvel Comics, con le fazioni che si scontrano, tradimenti e le offerte di leadership. E' anche molto bello riavere Skeletor indietro come un vero grande cattivo. E’ vero che ci piace pure l'idea di Hordak come un antagonista primario per He-Man, ma la resa dei conti finale non poteva non coinvolgere l’acerrimo nemico di He-Man. C'è stato un momento in precedenza in questa serie quando Skeletor ha descritto il suo senso di “inutilità” a She-Ra, poiché in ogni incarnazione della sua esistenza aveva cercato di sconfiggere i suoi nemici, ottenere il controllo di Eternia e ottenere il potere delle forze mistiche che permeano il pianeta. Si era reso conto che il problema del suo approccio era che era troppo normale, che tutto sempre andava come previsto perché non ha mai tentato un approccio alternativo ai suoi schemi o cercato di fare qualcosa fuori dal “personaggio”. Quando invece ha cercato l'aiuto di She-Ra, ha rinnovato il franchise stesso. La serie animata ha richiesto sempre trame abbastanza di base che hanno seguito un modello simile da episodio a episodio, He-Man non ha mai sfuggito lo stesso modello di narrazione, mai nessuno ha davvero cercato di sfondare il modello per arrivare a qualcosa di diverso. Nell’ultimo albo ad esempio, con uno stile di narrazione molto epico, si parte da Hordak che ha già preso il controllo dei due cristalli e quello assoluto dell'Universo. Sembrerebbe come se nessuno possa fermarlo. Sembra che il suo potere possa esssere quasi infinito, al punto di rendere il suo governo senza fine e indiscutibile ad eccezione di un piccolo intoppo nel suo piano: sia Skeletor che He-Man, pur lavorando singolarmente, stanno cercando di liberare il mondo dalla sua presenza. Se questa serie sta tentando di spingere più in là i confini di ciò che significa essere eroi e cattivi all'interno di questo mondo particolare, allora ci sta riuscendo. Un plauso va pure allo sceneggiatore Rob David, che ha sempre avuto un occhio sul quadro generale. Ciò che scrive non è mai usa e getta; tutto ha uno scopo se si ha semplicemente la pazienza di aspettare abbastanza a lungo. Un sacco di persone hanno una reazione curiosa quando si accorgono che il soggetto del fumetto, He-Man, è cresciuto, non si sentono più “bambini” nel leggere questa serie, sono comics potenti, emozionanti, entrano a pieno diritto nella narrativa fantasy e supereroistica. Allo stesso tempo però, questa è una serie che non sembra dimenticare le sue radici, infatti con calore abbraccia il senso intrinseco della nostalgia da appassionato che tanti lettori hanno per questo franchising evergreen. Sempre impressionante è la grafica di Pop Mhan: le sue sequenze d'azione hanno un flusso e una energia che non sono assolutamente seconde a nessuno. In più, in modo simile a David e Abnett, il rispetto con cui Pop tratta questi personaggi iconici colpisce per il perfetto equilibrio tra ciò che si aspetta il fan service e l’originalità. Ribadiamo ai casuali “passanti” che possano ancora deridere, disprezzare e storcere il naso al fumetto DC basato sui Motu, che la rinuncia ad aprirsi a questa serie sta negando loro la possibilità di prendere e godere di uno dei più sorprendenti, drammatici, imprevedibili e visivamente potenti fumetti fantasy presenti sugli scaffali oggi. Redazionale: In chiusura prosegue il redazionale con il ripasso di brevissime trame di OGNI episodio dei Motu prodotto e poi trasmesso in tutto il mondo. In questo numero vengono trattati gli episodi da 90 a 100. Recensione a cura di Simone (aka NikeBoyRM) Dal momento del loro primo incontro Skeletor si è chiesto perché fosse Adam, e non lui, a essere meritevole del potere di Grayskull. La questione verrà messa alla prova nel momento in cui Adam comanderà l’assalto finale ai Cancelli di Grayskull!
Contiene He-Man The Eternity War 10-11 Eccoci al numero 22 della serie regolare italiana RW Lion, contraddistinto in copertina con il mese di “Gennaio 2016” anche se uscito a Febbraio, ma tutto lascia pensare che col prossimo albo ci rimettiamo in pari, visto che è prevista l’uscita, del numero di Febbraio, il 26 del mese, giusto in tempo. Questo albo contiene i numeri 6 e 7 americani della saga sulla guerra dell’Eternità ( “He-Man: The Eternity War”), scritti da Dan Abnett e illustrati (quasi tutti) da Pop Mhan. Facciamo il punto della situazione, tutti sono alla ricerca delle pietre di Chrono e Caos: She-Ra è vicina a recuperare la Gemma di Chrono, ma viene trafitta da Hordak in uno scontro col suo ex mentore. Skeletor interviene a salvarla e la teletrasporta via con la gemma, ora le ha entrambe lui. Le porge la spada della protezione per guarirla e la guerriera si riprende, Skeletor sembra voler allearsi con lei e He-Man e questo fatto spinge Evil-Lyn a ribellarsi, a rubare le gemme per consegnarle ad Hordak. Nel frattempo ad He-Man viene mostrato il futuro da Teela: trenta anni in avanti vediamo He-Man governare su uno stato di polizia e con Teela al suo fianco, è così che andranno le cose? Il titolo del primo albo (sesto episodio della saga) è: “Sesta parte – Ora e per sempre”. Riprendiamo da dove eravamo rimasti, le azioni hanno sempre delle conseguenze e He-Man sta imparando questa lezione attraverso visioni del futuro Eternia. Si tratta di trent'anni dopo la sua vittoria su Hordak, ma Eternia è lontana dall’essere un luogo tranquillo. Un vecchio He-Man governa su Eternia, ma come si dice: il potere assoluto corrompe assolutamente. Resta da capire se si tratta di un futuro scritto nella pietra o se sarà nelle mani di He-Man la scelta di un percorso corretto per la avere la pace nel suo regno. La visione è inquietante, per non dire impressionante: He-Man ha Beast Man come suo capo della sicurezza, che indossa la pelle di Battle-Cat…la scomparsa della quale è andata a vantaggio di Panthor che è il nuovo “destriero” ufficiale. Se questo non bastasse, Orko fa parte della ribellione e She-Ra CONDUCE LA RIBELLIONE! In questo “flashforward” scopriamo che dopo aver sconfitto Hordak 30 anni prima, He-Man è diventato lui stesso un re tiranno: egli è essenzialmente il nuovo Hordak di Eternia. Qualcuno cerca di ucciderlo e questo fatto dirotta la "guerra dell’Eternità": invece di essere tra He-Man e Skeletor, è fratello vs. sorella per il destino di Eternia. Abnett riesce a scrivere per tutti i personaggi un ruolo inedito, ad esempio Orko non è lì solo per il fanservice. Si arriva poi ad un punto della storia in cui tutto diventa rosso e lo scorcio sul futuro finisce, Sorceress e He-Man hanno una discussione essenzialmente sul famigerato “problema col potere” che attanaglia da sempre la storia dell’uomo. Ma partiamo dall’inizio, in apertura dell’albo si vede che siamo nel futuro, al trentesimo anniversario della sconfitta di Hordak per mano di He-Man e il nostro Re sta camminando per le strade di Eternos, salutando la gente, mentre la sua guardia del corpo è in apprensione…il fatto sorprendente, come dicevamo, è che il suo protettore è Beast-Man. Sembra che la gente di Eternia non veda realmente He-Man come loro sovrano, poiché Beast-Man impedisce di fatto ad un cittadino di assassinare Re He-Man… Dopo il tentato omicidio, He-Man raduna Beast-Man (con sulle spalle come mantello la pelle di Battle-Cat) e altri soldati per dirigersi a Grayskull a consultare la veggente. All'interno delle mura del Castello però si rendono conto che la veggente non è in grado di prevedere il futuro e notano che nella fucina di Grayskull gli incendi infuriano fuori controllo. In quel posto He-Man si fa portare Orko, convinto che con i suoi ribelli siano dietro il cambiamento di atteggiamento del popolo verso di lui, ma dopo un altro tentativo di assassinio di Stratos e Rio Blast scopre che She-Ra è colei che è dietro la ribellione e che, proprio la ricerca del controllo del pianeta da parte di He-Man, ha corrotto il potere e ha messo il mondo nel caos. Dopo una rapida battaglia tra fratelli, la spada della protezione di She-Ra fa ciò per cui è stata fatta, ossia protegge la gente di Eternia dal potere corrotto, quindi assistiamo al ferimento (mortale?) da parte di Adora del fratello...Mentre lasciamo il futuro si vede il sangue corrotto di He-Man scorrere sull'altare della Dea, innescando l'era di Horokoth e con essa la fine di tutto. Quando He-Man conclude la sua visione, Teela gli dice che questo sarà il futuro se lui farà tutto il possibile per sconfiggere Hordak…ma sia che vinca Hordak o He-Man, in questo futuro, l'era di Horokoth appare inevitabile. Per fortuna gli dà un’alternativa, un altro percorso possibile, ed è quello che avevamo quasi dimenticato, dal momento che non lo abbiamo visto per molto tempo. La ragione per cui il principe Adam è stato scelto dalla dea era quella di dare umanità al personaggio guerriero di He-Man e da quando il nostro eroe ha scelto di rimanere come He-Man, il potere di esso lo ha iniziato a corrompere e finirà per farlo totalmente. Quindi, per salvare il futuro, He-Man prende una decisione incredibile…afferra la spada del potere (che è in realtà la spada dell'Eternità da quando è stata riforgiata) e la rompe, tornando ad essere di nuovo il principe Adam, perché solo Adam può sfruttare il potere dell'eternità, che può impedire l’era di Horokoth. Sì, forse sta diventando un po' confuso il meccanismo di come tutto questo funzioni, ma alla fine della storia He-Man non c'è più e il Principe Adam è tornato per salvare la situazione. Devo confessare che mi piace molto questo concetto di He-Man che si “danneggia” se Adam rimane nella medesima forma per troppo tempo, perché ci fa capire la possente natura contenuta in He-Man: è praticamente l’incarnazione del solo potere. Di seguito alcune tavole concesse dall'editore: Il titolo del secondo albo (settimo episodio della saga) è: “Settima parte – Il Signore della morte”.
Assistiamo ad un viaggio all’indietro di Skeletor fin quando era ancora un membro dell'Orda Infernale, con il compito di schiacciare la grande rivolta sul pianeta Etheria. Sarà il passato di Skeletor a fornire la chiave per sconfiggere Hordak nel presente? La saga “Eternity War” è iniziata come molto meno di ciò che mano a mano è diventata, infatti i primi numeri erano anche divertenti, sembravano quasi un “Signore degli Anelli” impostato su Eternia. Appena la serie ha progredito, però, ha preso in esame numerosi aspetti diversi dei personaggi e ha contribuito a definire che cosa esattamente li ha resi nel modo in cui essi sono ora. In questo caso ad esempio getta una luce sul motivo per cui Skeletor è sempre stato malvagio. Questo meccanismo crea un significativo background dei personaggi in modo che mentre li ristruttura, rende omaggio a ciò che li ha resi così popolari. La storia qui è abbastanza semplice, racconta come Skeletor e i suoi alleati (più She-Ra) decidono di fare un viaggio per Despondos al fine di trovare un modo per fermare Hordak. Prima di mettere piede nella dimensione, Skeletor rivela ciò che è accaduto a lui prima che partisse, e ciò altera drasticamente la situazione. Ripartiamo dalla certezza che occorre un piano B, poiché Evil-Lyn è andata a consegnare l'arma più potente dell'Universo ai piedi di Hordak. Skeletor trova un altro modo per cercare di fermare il signore oscuro. La storia del secondo albo di questo mese parte proprio al margine tra il lato chiaro e quello oscuro di Eternia, siamo in cima ad una montagna circondata dalla lava, dove si trova il Pozzo dell'Oscurità. Questo è il punto in cui Skeletor spera di prendere il controllo della guerra. Occorre ricordare che Hordak fu intrappolato nella dimensione di Despondos durante il suo assedio di Etheria (anche se nel cartone 2002 non era proprio così la storia) e le anime catturate venivano trasformate ed “accumulate” per alimentare il suo potere. Ora che ha preso il controllo di Grayskull dopo essere fuggito da quella dimensione oscura, la potenza rimasta là, attende qualcuno che la reclami. Utilizzando il Pozzo dell'Oscurità, che è il ponte dimensionale per Despondos e collega Eternia ad Etheria, Skeletor prevede di riuscire a rivendicare questo potere. Come fa Skeletor sapere tutto questo? She-Ra lo vuole sapere e lui le spiega che sette anni prima ha contribuito a conquistare Etheria per Hordak, ma a quanto pare questo non era il potere che cercava…tenetevi forte perché Skelly parla del potere dell'amore! Proprio così, faticherete a crederci ma Skeletor era follemente innamorato di Shadow Weaver, la donna che gli ha insegnato la magia, ma anche se l'amore sembrava essere ricambiato, la Tessitrice d’Ombre era fedele a Hordak. Quando Skeletor fu chiamato nella stanza di Hordak, c’era il sospetto che Shadow Weaver lo avesse messo in trappola, ma il timore si rivelò infondato quando Hordak si presentò a Skeletor con lo Staff Havoc (il famoso scettro con il teschio di ariete in cima, appartenente ad un demone) come mezzo per viaggiare indietro nel tempo per rapire Adora portandola via dai suoi genitori. Appena Skeletor tiene lo scettro in mano per la prima volta, ottiene una visione del passato e del futuro. Lo vediamo andare indietro nel tempo e rapire la piccola Adora, ma vediamo anche Skeletor pensare di tenere Adora per sé, crescendola con Shadow Weaver…la visione continua con lui che avrebbe bramato il potere con lo Staff Havoc fino al punto in cui Hordak lo sconfigge quando il nemico giurato di He-Man ha ormai il cranio deformato secondo le sembianze di Havoc… Tornato Skeletor alla realtà, Hordak, compreso che la situazione sarebbe degenerata, non ha altra soluzione che cercare di uccidere il suo discepolo, il quale, per sua fortuna, ora ha lo scettro di Havoc e lo utilizza per aprire un portale e fuggire prima della sua esecuzione. Alla fine, si apprende che Hordak con Shadow Weaver hanno cancellato la memoria a Despara (Adora) in modo che non conosca il padre che l'ha cresciuta, ma con la linea temporale fratturata a causa di Skeletor che non è andato indietro nel tempo e rapito Adora, Skeletor stesso si è trasformato nel Signore della Morte. Finito di raccontare la storia, Skeletor prepara She-Ra, Trapjaw e Beast Man per entrare a Despondos e scopriamo che lo scettro di Havoc è la chiave per il regno. Questo è tutto per questo numero. Amo questa serie, sono un grande fan dei MOTU, mi intrigano i viaggi nel tempo, ma non ho potuto fare a meno di avvertire un po’ di confusione nei paradossi implicati in questo albo: 1) come potrebbe Hordak inviare Skeletor indietro con lo scettro se non ha mai ucciso Skeletor e quindi come può esserci il suo “futuro” cranio sullo scettro? 2) Adora è completamente cresciuta quando Hordak stava presentando a Skeletor lo scettro, come poteva non avere il ricordo di averla portata fino là nel presente? 3) Infine, come fa a rimanere là Adora se Skeletor scopre tutto il “futuro” e si astiene dal rapirla? Le possibili risposte sarebbero: 1) Aveva già ucciso Skeletor in precedenza, ma gli eventi sono diventati un paradosso quando QUESTO Skeletor non è andato indietro nel tempo per completare il ciclo? 2) Perché Skeletor non era tornato indietro nel tempo per rapire Despara? 3) Questo è il paradosso che ha fratturato il tempo e magari avrà implicazioni nel proseguimento della trama? Questa saga racconta una storia che è al di sopra e al di là di ciò che è avvenuto prima, esamina alcuni degli archetipi dell’eroe e del cattivo, ma soprattutto il tema diverso, quello del supereroe e della sua identità segreta. L'identità segreta di He-Man, ossia il principe Adam, la conosciamo con l'eroe stesso fin dall'esordio e ha contribuito alla storia da un punto di vista narrativo. L'idea di avere una doppia vita come eroe non è una novità, c’era in Zorro come in Batman, ma la necessità di una identità segreta non è mai stato esaminato quanto lo si fa qui. Altro esempio, il problema con il potere non sarà l’argomento più difficile trattato finora nella serie, ma l'approccio del team creativo a questioni profonde è notevole. Precedentemente l'attenzione era focalizzata quasi interamente su battaglie epiche, ora i personaggi stanno esaminando non solo quello che sono, ma anche (quasi rompendo la quarta parete) esaminano alcune questioni al di là del “loro” mondo. Dan Abnett sta facendo cose incredibili con questa serie. E’ una direzione che mai avremmo pensato che avessero potuto assumere le vicende di Motu. Abnett è entrato nel team nel corso del 2013 ma ha dato a noi fans dei Masters quello che meritiamo da 30 anni! Nel primo dei due albi di questo mese, Tom Derenick si aggiunge a Pop Mhan nel disegno, mentre Mark Roberts ci delizia ancora con i suoi impressionanti colori. Potremmo fare giusto un’annotazione: re He-Man, la regina Teela, Orko, She-Ra e tutti gli altri sono proiettati 30 anni nel futuro, però non sembra che Teela o She-Ra, siano invecchiate…a differenza di He-Man… Nel secondo albo Edgar Salazar sostituisce Pop Mhan nei disegni, devo dire che ha fatto un ottimo lavoro in questo frangente, non lo conoscevo, ha realizzato un’eccellente storia, neanche facile visti i salti nel tempo da dover rappresentare. Il fumetto di He-Man si colloca in un momento interessante in DC Comics. Anche se è un fumetto DC con una sua vita autonoma e non fa parte dell’universo condiviso (tranne la mini saga iniziale), ha comunque una struttura simile a quella dei fumetti con un sacco di supereroi, poi ci sta un supereroe con un'identità segreta e un archetipo dell’arcinemico. Dicevo che il momento interessante della DC che sta cercando di decostruire due dei suoi altri eroi principali, Superman e Batman, fa sì che questo meccanismo venga applicato in parte anche ad He-Man, la differenza è che lo sta facendo in un modo che è meno di una trovata e più di una ristrutturazione epica del personaggio. La serie ovviamente ha degli alti e bassi, ma questo numero contiene forse il miglior esempio di narrazione finora. In un momento in cui sembra essere popolare il reinventare i supereroi, la serie dei Motu mostra come farlo bene. Coloro che non la seguono perché ancora pensano che questa è "solo una storia di He-Man ", si perdono una delle migliori serie a fumetti sul mercato degli ultimi anni. Redazionale: In chiusura prosegue il redazionale con il ripasso di brevissime trame di OGNI episodio dei Motu prodotto e poi trasmesso in tutto il mondo. In questo numero vengono trattati gli episodi da 75 a 90. Recensione a cura di Simone (aka NikeBoyRM) |
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July 2017
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