Lou Scheimer è stato il co-fondatore della Filmation Studios, la quale per 25 anni ha prodotto cartoni animati e film quali Superman, Batman, Aquaman, The Archies, Star Trek: The Animated Series, Fat Albert and the Cosby Kids, Tarzan, The Lone Ranger, Zorro e tanti altri. Negli anni 80 fu artefice del fenomeno "He-Man and the Masters of the Universe", così come di "She-ra - Princess of Power" creando la "Syndication" (la vendita di una serie televisiva trasmessa in prima visione dai network nazionali a consorzi di piccoli network locali affinché possano ritrasmetterla in replica. Ricordate le syndication più famose in Italia? Odeon Tv, 7 Gold e Cinquestelle e anche Junior Tv e Supersix.) In questo libro del 2012, Lou Scheimer racconta l'intera storia, ricca di foto, model sheets, storyboards con uno sguardo a rarità , e storie mai prodotte e tanto altro. In anteprima qui alcune pagine: |
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Il caldo/freddo di questa estate non ferma per fortuna la RW Lion, la serie “Masters of the Universe” esce regolarmente con il quinto numero. In questo albo è contenuto il quinto capitolo della miniserie d’esordio (anche per questo mese si tratta del primo dei 3 fumetti inseriti) e due brevi fumetti usciti come serie digitale della DC nel 2012: stavolta abbiamo il Digital Chapter 5 e 6 dedicati rispettivamente a Evil-Lyn e Orko. Inizio con un errorino veniale che si nota solo spulciando tutto l’albo, in seconda di copertina si pubblicizza questo albo stesso…peccato che la trama sia quella del numero precedente…anzi, per fortuna, almeno non viene svelata la trama e “rovinata” la sorpresa! Tuffiamoci, ma sempre con ordine, nell’albo, partendo dal primo fumetto, quello più corposo che in italiano ha il titolo: "LA SPADA E SORCERESS", anche se sarebbe forse stato più adatto, come assonanza, “La spada e la Maga”, nome con cui veniva comunemente chiamata Sorceress in molti episodi Filmation. Ritengo si sia voluto invece rendere omaggio, col titolo originale "The Sword and the Sorceress" ad un genere che ormai ha una buona presa sul pubblico: lo “Sword and sorcery”, che letteralmente significa "spada e stregoneria". Questo si può definire una sorta di fantasy eroico caratterizzato da eroi muscolosi in conflitto violento contro una varietà di cattivi, principalmente maghi, streghe, spiriti malvagi e altre creature sovrannaturali, non a caso ne fanno parte 2 serie a cui spesso sono stati accostati i Motu e scritti da Robert E. Howard: i racconti di Conan il barbaro pubblicati principalmente su Weird Tales a partire dal 1932 e, andando più indietro, il ciclo di John Carter di Marte (1921) scritto sempre da Robert E. Howard e da Edgar Rice Burroughs. In particolare il genere viene fatto nascere generalmente proprio con John Carter, pubblicato appunto su riviste pulp come Weird Tales o anche The All-Story. Sono in molti i fans dei Motu a sperare che l’eventuale futura trasposizione cinematografica della serie venga realizzata con la stessa cura del film recente su John Carter, sebbene sia stato il più grosso flop della Disney, forse il più grande della storia del cinema. Lo ritiene la stessa Disney ammettendo che a Hollywood, fino a oggi, un flop del genere non si era mai visto…quindi non sarà facile per l’eventuale film dei Motu farsi valere al cinema, c’è da dire che i presupposti comunque sono diversi, basandosi il primo su testi infondo poco conosciuti e i secondi su un brand che è stato, sì, dimenticato per molto tempo, ma ha vissuto il periodo d’oro negli anni 80 e sta cercando una rinascita oggi. Chiusa la parentesi, tornando al fumetto, anche in questo quinto numero il grande “cattivo” resta Evil-Lyn. Poiché si tratta del proseguimento del numero precedente, inizia dalla tavola con cui finisce il quarto albo infatti. Evil-Lyn si trova qui a dover rendere conto a Skeletor di aver commesso lo stesso errore dei suoi “colleghi”, ossia quello di volersi divertire un po’ troppo con Adam prima di farlo fuori, dandogli così modo di sfuggire ancora una volta. Compare ancora anche Man-at-Arms / Duncan, il padre di Teela e attualmente servitore di Evil-Lyn. Troviamo infine anche un duello davvero insolito, Adam deve ora combattere il suo più fedele compagno: Battle Cat! Passando alla storia, ripartiamo con Teela e Adam posti dalla strega su un lungo ponte di vetro che si estende sopra il Calderone del Destino. Ricordiamo le regole: devono combattere e chi non cadrà nel calderone sarà libero. Rendendosi conto che non hanno altra scelta, ma che la strega in realtà vuole far fuori entrambi, Adam e Teela accettano di combattere e mentre si affrontano (studiando tra loro una strategia per uscire da quella situazione) Zoar vola giù e causa la caduta di Adam nel calderone. Con Adam appena caduto nel Calderone di Evil-Lyn, Teela rimane inorridita ma la strega prende in giro il suo dolore, rivelandole che le fiamme sono solo un'illusione. Anche se sono calde, non lo sono al punto di poterlo uccidere all'istante. Sembra che il piano di Evil-Lyn sia quello di farli cadere più e più volte, per arrostirli lentamente sino alla morte. Anche se sono costretti a riprendere la lotta, Adam ha un piano, un piano pericoloso, ma forse l’unico possibile. Il calderone non è perfettamente allineato con il suo cono, quindi se si assumono il rischio di saltare giù, potrebbero mancarne il fondo e scappare. Con poco preavviso, spinge Teela fuori dalla stretta passerella e salta subito dopo di lei. Nonostante la ritrosia di Teela ad essere spinta verso l'ignoto, si ritrovano in una misteriosa serie di passaggi e tunnel scarabocchiati con una lingua non comprensibile. Evil-Lyn nel frattempo è costretta a fare rapporto ad uno Skeletor infuriato quando viene a sapere del suo aver smarrito i due prigionieri. La strega indica un uccello come la causa di questo imprevisto e improvvisamente Skeletor si rende conto che la Maga di Greyskull lo ha creato per guidarli contro le avversità che si sono poste finora sulla strada dei due ragazzi. Con rabbia il signore del male irrompe nella cella di Sorceress e chiede di sapere se lei si stesse nascondendo nella sua mente per conoscere le sue intenzioni e guidare i due fuggitivi. La Maga gli rivela che si nascondeva in bella vista, all'interno di uno dei suoi rari e piacevoli ricordi… Afferrandola per il collo, Skeletor le spiega che non ha bisogno di lei per arrivare al potere di Greyskull, lo farà a costo di radere al suolo il castello stesso e se ne va lasciando cadere a terra il corpo inerte della Maga. I dialoghi tra Adam e Teela sono improntati su uno stile ironico che li rende molto scorrevoli e gradevoli, addirittura moderni, a differenza del rapporto formale che avevano negli anni 80, qui sembrano come due giovani amici che si stuzzicano e si prendono in giro con affetto e ironia di fondo in qualsiasi situazione. Con il suono dei passi degli inseguitori mandati da Evil-Lyn dietro di loro, Adam e Teela giungono a una strana porta circolare piena di incisioni, che non sanno come aprire. Quando Adam pone la sua mano su di essa, però, comincia ad emettere una luce accecante bianca…i due sperano che questo sia un buon segno. La porta si apre per rivelare una caverna e nel mezzo di essa c’è un piedistallo di pietra, in cui è stata conficcata una spada..(la Spada nella Roccia?) Quando Adam si avvicina, come convinto che quella spada contenga le risposte ai loro problemi, improvvisamente viene attaccato da una tigre enorme. E’ Battle-Cat, pure se non la riconosce, noi la vediamo in tutta la sua fierezza. Da notare che in una sola tavola, non si sa perché, il disegnatore ha dimenticato di farle le strisce e appare totalmente verde… Mentre lui lotta per sopravvivere, Teela viene sorpresa da Man-At-Arms e dei suoi uomini, che li hanno finalmente raggiunti. Convinto che Adam probabilmente morirà qui, il capitano delle guardie di Evil-Lyn decide di riportare solo la ragazza indietro. Disperatamente, Adam si fa strada attraverso il pavimento della caverna fino a raggiungere l’elsa della spada, e la tira via dalla pietra. In un lampo di luce si trasforma in He-Man! In tutta Eternia, i suoi amici ritrovano all’istante i loro ricordi perduti, e i suoi nemici, delusi ma non decisi ad arrendersi, si preparano per la battaglia finale. Ecco alcune tavole concesse dall'editore: Masters of the Universe #5 – Evil-Lyn "Evil-Lyn", con lo stesso titolo in italiano, è il secondo fumetto della quinta uscita RW Lion di questo mese. Prosegue la pubblicazione, iniziata nel terzo numero, degli 8 corti rilasciati digitalmente all’epoca dell’esordio della miniserie ufficiale del fumetto (quella che stiamo appunto seguendo come storia principale di queste uscite italiane). Ricordiamo che questi fumetti brevi ritraggono una serie di personaggi one-shot e sono disegnati da vari autori. Questa uscita sembra dedicata tutta ad Evil-Lyn, infatti pure il primo dei due piccoli albi la vede protagonista. La sua storia è presentata in puro stile noir, un mondo in bianco e nero, con poche sfumature di Eternia. Kyle Higgins torna per la sua seconda uscita con la serie digitale, descrivendo la seduttrice, la maga e il braccio destro di Skeletor nella maggior parte degli aspetti finora sconosciuti. Non era mai stato approfondito più di tanto il suo personaggio nei cartoni Filmation, giusto in un episodio che i fans ricorderanno poiché si toglieva il casco rivelando una capigliatura bianca a spazzola…ma nella guida del cartone animato, viene spiegato che Evil-Lyn era una scienziata terrestre di nome Evelyn Powers. Arrivò su Eternia a bordo della spedizione della regina Marlena, di cui era terribilmente gelosa. Le sue attitudini scientifiche furono mutate in arti di magia nera da Skeletor. Ha avuto più spazio nella serie del 2002 in cui sono state esplorate le sue origini, tanto che si rivelò perfino suo padre, viene infatti spiegato che Evil-Lyn è la figlia di un misterioso sacerdote conosciuto semplicemente come "il senza volto", che viveva isolato a Zalesia, e faceva da guardia ad un oggetto chiamato "Ram Stone". Si sa che suo padre disapprova completamente l'assoggettamento di Evil-Lyn alle forze del male. Nella nuova serie, inoltre Evil-Lyn è ancora più ambigua nei confronti di Skeletor. Intreccia infatti una segreta alleanza con Kobra Khan, per liberare Re Hiss e gli uomini serpente, ed in seguito anche con Hordak. In realtà in passato Evil-Lyn e Keldor (la forma umana di Skeletor) erano amanti. Evil-Lyn contribuì anche a salvargli la vita, ma quando Keldor divenne Skeletor, i suoi sentimenti positivi, compresi l'amore nei confronti della donna, sparirono del tutto. Da quel momento Evil-Lyn desiderò più di tutto scavalcare l'autorità di Skeletor anziché lavorare al suo fianco. Tornando al nostro fumetto, qui vediamo una inedita Evil-Lyn andare sotto copertura per convertire un ex Guardia Eterniana, Nolar Blak, alla sua causa e usarlo per rubare un particolare gioiello, “l’occhio di Caos”. Il loro rapporto è un blitz di emozioni e quando le cose finalmente vanno in porto alla fine (è la prima scena di sesso, seppur velato, che io abbia mai visto nei Motu!), mi ha lasciato la domanda se Evil-Lyn in realtà abbia nutrito qualche sentimento per Nolar Blak. Graficamente è destabilizzante, ma devo dire che è un bel tocco, anzi, lascia capire quante possibilità inespresse avrebbero questi personaggi e questi mondi. Mike Henderson ha una buona mano con le sue matite, e usa la tavolozza in bianco e nero con grande effetto, intercalati ad alcuni momenti chiave con Evil-Lyn che ad esempio ha tracce di viola. Piacevoli i colpi di scena alla fine della storia, in quanto rafforzano l’idea che se si resta coinvolti con i cattivi, raramente se ne può venire fuori bene alla fine. Normalmente, come il suo nome suggerisce, Evil-Lyn è un personaggio piuttosto malvagio, ma Higgins ce ne presenta un lato diverso, si può quasi immaginare come se non fosse ancora avvenuto il suo incontro con il vecchio “faccia di teschio”, ma in realtà è proprio lui ad averle commissionato il recupero di quell’oggetto. Ho trovato anacronistiche le foto finali che si intravedono su un tavolo durante il colloquio con Skeletor, ma più che altro perché ad Eternia non avevo mai visto fotografie…ma poiché che nella nuova linea MOTUC è stato realizzato anche il personaggio di Fearless Photog, allora pure le fotografie ad Eternia hanno un loro motivo di esistere forse... Photog è un personaggio inedito, creato in un concorso nel 1985 da un ragazzo di 13 anni, ma mai realizzato fino a questa linea, ha la testa a fotocamera, rappresenta il primo delle sei figure originali completamente nuove per celebrare il 30° anniversario dei Masters of the Universe. Masters of the Universe #6 – Orko "Orko", anche qui con lo stesso titolo in italiano, è il terzo fumetto della quinta uscita RW Lion di questo mese. Una strana magia sta esplodendo fuori controllo nel castello di Grayskull. Il “teschio del gigante Morgog” reliquia antichissima recuperata a Snake Mountain, è stata trattata dalla Maga per incanalare energia mistica altrimenti in balia delle forze del male, ma solo una “persona” può incasinare e poi salvare la vita di tutti ad Eternia…e chi è questa “persona”? Orko ?! Eh già, il maghetto si infila nel teschio, così facendo interferisce con l’incantesimo e rende l’oggetto molto instabile. Dal potere che ne scaturisce Orko ne esce trasformandosi in un muscoloso e gigante come non sarebbe mai potuto essere, contrariamente agli altri Motu che ricevono il trattamento inverso. Dopo qualche peripezia tutto viene risolto proprio da Orko che distrugge il teschio (ma non era prezioso?) Scritto da Jeff Parker, questo one-shot è finora, a mio parere, forse il più deludente della serie digitale. Tutti gli altri one-shot ci hanno dato caratterizzazioni nuove e migliorate per ogni personaggio trattato finora, invece Parker sceglie di andarci leggero, probabilmente per rievocarci il pasticcione buffone di corte della Filmation, amato e odiato dai fans, e ci dà un Orko che è ancor più maldestro che mai. Tutti gli albi finora hanno mantenuto un tono adulto, talvolta anche ironico, ma Parker sceglie di trasformare questo in un fumetto che è più adatto per un bambino, piuttosto che per un lettore più maturo. E 'come se avesse iniettato le Superchicche in Masters of the Universe. Prendiamolo come un esperimento…fallito, ma pur sempre un esperimento. E lo stile peggiora andando avanti con le pagine, vignette in stile Pac-Man…o in stile Nemo…o Doodles su dei quaderni scolastici...vediamo Snout Spout, Buzz-Off trasformato in ape, Duncan con un braccio della Cosa (dei Fantastici Quattro), Man-e-faces con il volto di Batman (!!!) e un batarang in mano…poi Stinkor enorme che appesta tutti…Gli stili dei disegni sono variegati, di vignetta in vignetta, infantili, egizi e poi i nostri eroi rappresentanti come teenagers terrestri che ricordano le avventure di Paperino Paperotto… Carino il tratto di una vignetta in cui la Maga sembra Jessica Rabbit e Orko ha uno stile “animated”. Parafrasando gli Aqua con “My oh my”, direi “Why oh why”…Perché oh perché, quando c'è stato un così grande impegno nell’opera di caratterizzazione dei cattivi e degli eroi finora nei digital chapters, adesso il team creativo precipita in questa strada? Speriamo solo che questo capitolo non abbia impostato un cattivo precedente per quello che verrà… Redazionale: Anche il quinto albo dei MOTU targato RW Lion si chiude con il redazionale di Lorenzo Bianchi che, nel raccontare la storia del brand, esamina i migliori episodi della seconda stagione dei Motu e i minicomis del periodo 83-84 svelandoci (per chi non lo sa già) che in quello che racconta le origini alternative di Teela (“The Tale of Teela”) si scopre che Skeletor l’ha creata come clone malvagio della maga Goddess, da tenere tra i suoi sgherri, Man-at-arms sventa questo piano salvando la maga e la neonata, che adotta come figlia. Viene pure citato un libro / minicomic doppio a fumetti (inserito nel playset Point Dread & Talon Frighter, nel 1983) illustrato da Alcala in cui c’è l’unica apparizione di Zodac in un albo diffuso coi giocattoli Mattel…io avevo quel playset, ma sinceramente mi sfugge questo albo, passo la palla a voi! A cura di Simone (aka NikeBoyRM) Come di consueto un assaggio in anteprima delle prime pagine dell'albo in uscita. Siamo giunti al n° 5 dell'edizione italiana a cura di Rw Edizioni
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