(Contiene He-Man and the Masters of the Universe monthly 9-10)
He-Man e i suoi alleati continuano la loro disperata ricerca negli inferi di Subternia. Obiettivo: la salvezza di Eternia stessa! Riusciranno i Dominatori dell’Universo a fronteggiare gli orrori che si porranno sul loro cammino? E Re Randor troverà un modo per riportare in vita la maga Sorceress? (Contiene He-Man and the Masters of the Universe monthly 9-10)
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Con il numero 13 della serie regolare italiana RW Lion, contenente i numeri 7 e 8 americani, parte un nuovo arco narrativo. I fans italiani sono stati “privilegiati” per aver potuto seguire i vari “cicli” in maniera cronologica, infatti dopo la parentesi sulla Terra in cui c’è stato l’incontro tra i nostri beniamini eterniani e i supereroi DC, la storia riprende praticamente dal punto dove finiva prima di questa digressione, ossia con Eternia in preda all’invasione dell’Orda e con Grayskull abbattuto e ridotto in polvere dalla furia dell’esercito di Hordak. Partiamo in ordine col primo fumetto dell’albo, che in italiano ha il titolo: "Ciò che c’è dentro – Parte 1". L’occupazione dell’Orda non impedisce ad He-Man e re Randor di condurre un piccolo gruppo di Dominatori in una missione per trovare l'unica speranza che potrebbe liberare Eternia. Re Randor raduna le sue truppe e attacca l'Orda nella cittadina di Sarnscepter, una città di mercato nelle pianure di Perpetua. Soprende i nemici mentre scavano per riportare alla luce un potente artefatto. Grizzlor è il nuovo comandante che guida l'esercito dell'Orda sul luogo di battaglia. Tenta di uscire dalla manovra di accerchiamento di Randor, ma quando vede He-Man e gli altri dominatori dell'universo apparire magicamente sul campo di battaglia, riceve l’ordine da Hordak di usare il Disturbatore Orbitale. Grizzlor non è favorevole all’uso di tale arma, ritenendola vistosa e grezza, vorrebbe battere Randor con tattiche di guerra, ma cede al volere del suo padrone. In poco tempo, le forze dell'Orda cominciano a ritirarsi, e He-Man si rende conto che il motivo non è perché lui e i suoi guerriere stanno vincendo, piuttosto è per qualcosa che sta arrivando. Questa arma disperde l'esercito di Randor ma distrugge anche molte delle truppe dell'Orda. He-man che era in prima linea, ha perso i sensi e crede di svegliarsi sentendo la voce di un estraneo…ha una visione: gli appare il mistico Zodac. Questi spiega che benché non possa più influenzare direttamente gli eventi, la sua nuova posizione di osservatore lo ha messo in grado di dare consigli su eventi sia passati che futuri. Zodac comunica al nostro eroe che presto si troverà davanti a una grande sfida e dovrà interpretarla come un modo indiretto per combattere l’occupazione dell’Orda. Consiglia ad Adam di accettare quella sfida, che lo cambierà per sempre, e gli suggerisce di cercare “ciò che c’è dentro”. Detto questo, scompare. He-man si risveglia dalla sua visione cerca di ricongiungersi a Randor ed i restanti Dominatori. Fortunatamente, Randor e Teela sono sopravvissuti all'attacco, ma il re è demoralizzato, ammette che in loro assenza Eternia è stata persa, ma ha un piano, la speranza non è perduta: egli vuole sfidare le leggi mistiche di creazione e riportare la Maga indietro dalla morte. Di seguito alcune tavole concesse dall'editore: Il numero 8, contenuto come secondo fumetto dell’albo, in italiano ha il titolo: "Ciò che c’è dentro – Parte 2" e infatti prosegue dalla scena appena descritta.
In questo numero He-Man e il piccolo gruppo di Dominatori partono verso il monte Zoar e iniziano un percorso nei meandri di Subternia. Partiamo con ordine: ritroviamo He-Man, suo padre, Teela, Stratos e Battle Cat sopravvissuti alla battaglia di Sarnsceptor in cammino per cercare di realizzare il piano disperato del re, per liberare Eternia dall’occupazione dell’Orda, cosa che sanno bene di non poter fare da soli. Fortunatamente, Kreann'ot N'norosh, ossia Moss Man, viene in loro soccorso, aggrovigliando i nemici in ruvide viti spinose e permettendo così al gruppo di penetrare in una profonda foresta di sua creazione. Moss Man è triste quando viene a sapere che gran parte degli altri Dominatori non sono sopravvissuti alla battaglia di Sarnsceptor, ma è più sorpreso di apprendere che cosa intendono fare al monte Zoar. Zoar è la dea madre di Eternia, la fonte di tutta la creazione. Re Randor intende presentare una petizione alla dea e chiederle di guarire le ferite di Eternia restituendo la Maga di Grayskull alla vita. Moss Man respinge il piano come un’idea folle, spiegando che rischia di rompere i vincoli fondamentali dell'universo. Nonostante ciò, Randor chiarisce che non è giunto a questa decisione con leggerezza e li supplica di accompagnarlo almeno fino al monte. Pur contrari, i Dominatori seguono il loro re al Monte Zoar, dove dei geroglifici ricoprono le pareti di una grande caverna. Raccontano di come Zoar sia l'eterno seme delle stelle, adorato dai primi abitanti del pianeta, prima ancora che comparve l’uomo. Erano gli Uomini Serpente e conoscevano la dea come Serpos. Fu lei a creare la Spada del Potere, il pianeta e il loro universo. Zoar è ciò che lega tutta Eternia. Nella morte, Sorceress è diventata un tutt’uno con Zoar e, come tale, la dea dovrebbe essere in grado di ricrearla. Il re tenta di giustificare le sue azioni attirando la loro attenzione su una profezia scritta sulle pareti: sostiene che nel crepuscolo degli dei, che inizia con la morte della Maga, un potente guerriero attraverserà Subternia per guarire il mondo di superficie. Questo potente guerriero è senza dubbio il principe Adam, che brandisce la Spada del Potere. Solo lui può aprire le porte di Subternia e confrontarsi con l'infinita energia di Zoar che è nascosta lì. A questo punto Adam decide di raccontare agli altri la visione che ha avuto mentre era ferito a Sarnsceptor e parla loro dell’uomo chiamato Zodac che gli aveva predetto che non sarebbe riuscito a vincere la guerra contro l'Orda direttamente, nonostante il suo nuovo potere e quindi avrebbe dovuto cercare “ciò che c’è dentro”, utilizzando un mezzo indiretto. Prendendo questa visione come un segno, Moss Man cambia idea e suggerisce di affrettarsi ad aprire le porte. Stratos spiega che troveranno un labirinto di sei cerchi: dei sogni, della terra, del cielo, della guerra, della morte e dell'eternità. Devono essere attraversati tutti per raggiungere Zoar. Adam solleva la Spada sopra la sua testa e le porte rispondono al suo potere aprendosi. Entrando a Subeternia capiscono subito che l'Anello dei sogni sarà pericoloso. Per questo nuovo ciclo alla scrittura della storia troviamo il veterano Dan Abnett, che non è nuovo ai cartoni anni 80, avendo lavorato ai Guardiani della Galassia e all'universo cosmico della Marvel. Dan qui lavora a fianco dell'artista Rafael Kayanan. Io non amo rovinarmi le soprese con le anteprime, quindi non sapevo del nuovo arco narrativo, pur acquistando (e NON leggendo, trattenendomi) i numeri americani del fumetto. Quindi per me è stata una sorpresa questo numero con un nuovo team creativo al timone. Dan Abnett prende il posto di Keith Giffen e Rafael Kayanan per Pop Mhan. La scrittura di Abnett è notevolmente diversa da quella di Giffen, ce ne accorgiamo anche solo dal fatto che ci sono meno battute e soprattutto battute di Teela. Secondo me Giffen ha esagerato un po’ da questo punto di vista, eppure, ha anche scritto in un modo che è riuscito a trasmettere la "magia" e il divertimento tipico dei Masters of the Universe, cosa che invece sembra mancare con Abnett. Pure Kayanan è completamente diverso rispetto a Mhan. Premettendo che non ho dimestichezza con il lavoro del disegnatore di questo albo, posso confessare che mi ha spiazzato il fatto che non si riuscisse a percepire quasi nessun dettaglio nelle tavole…si potrebbe restare un po' confusi nel cercare di distinguere i personaggi in qualche scena, addirittura potremmo dire che in qualche tavola Zodac e Stratos avrebbero potuto essere intercambiabili. Detto questo ho scoperto poi (grazie alla pagina Facebook dedicata al nostro fumetto) che la DC ha voluto fare un omaggio a Conan (personaggio da cui He-Man trae ispirazione) affidandone le matite all’artista che lo disegnò per la Marvel, quindi, anche se molto particolare, apprezziamo il tratto di Rafael Kayanan. Una caratteristica che fa piacere vedere è il fatto che gli scrittori continuano raccontare le loro storie a passo lento, dà come la sensazione che, non dovendo correre, significa che siamo realmente in presenza di una prima serie in corso, a cui (magari!) ne proseguiranno altre. Attendo con impazienza di vedere come Abnett ci porterà dentro Subternia e come risolverà l'assenza di uno dei personaggi più importanti dei Masters of the Universe. Speriamo anche di saperne di più in futuro sul livello di conoscenze scientifiche e tecnologiche a disposizione dei personaggi: in questo albo ad esempio Grizzlor ha un “tablet” come dispositivo che utilizza per vedere il luogo dove Randor ha sfondato la sua linea di uomini…e poi, come hanno piazzato un cannone al plasma in orbita attorno al pianeta? Questa missione la seguiremo in tutto questo arco narrativo che va dal numero 7 al numero 12 (americani). Vedremo come nel profondo di Subeternia i MOTU affronteranno orrori inimmaginabili. Una miniserie che si concentra su re Randor, la sua capacità di guidare le truppe, di prendere decisioni tattiche e di essere veramente un re guerriero è qualcosa che ho molto apprezzato, è come se ci desse la prova che la mela non cade lontano dall'albero, poiché lo vediamo disposto ad andare al fronte per il suo popolo. Una riga la dedico anche Moss Man, non è un comprimario qui, ma un personaggio potente e ha un meraviglioso ruolo, quello della "voce della ragione" per re Randor. Redazionale: In chiusura il redazionale di Lorenzo Bianchi inizia un viaggio che ci porterà a ripassare (o scoprire) trama e curiosità di OGNI episodio dei Motu prodotto e trasmesso in tutto il mondo, con un successo che riecheggia ancora oggi, dopo più di 30 anni. Recensione a cura di Simone (aka NikeBoyRM) Mattycollector ha rivelato la sua esclusiva per la fiera di San Diego edizione 2015! Un pack con Rotar™ e Twistoid™!. Ecco la descrizione ufficiale e le prime foto:
Recreate the Second Ultimate Battleground as Rotar™ and Twistoid™ go head to head! A former palace guard wounded in battle, Rotar™ was merged with an android body resulting in fists of fury fueled by his hyper spin powers. He now protects Eternia® as one of the Masters of the Universe®! Rotar’s nemesis Twistoid™ is a Gyro Robot who serves Skeletor®. Using super spinning action, Twistoid™ wields a ball and chain, whirling sword, and terror gears to defeat his enemies. Era il 1982 e il mondo conobbe He-man & The Masters of The Universe. Quello che ne seguì fu un onda che cambiò per sempre gli scenari della cultura pop. È uscito l'affascinante volume The Art of He-man & The Masters of The Universe edito dalla Dark Horse! Chi di voi l'hai già acquistato? Ecco una piacevole sorpresa all'interno! |
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