(Contiene He-Man The Eternity War 2-3)
He-Man guida in battaglia il suo nuovo esercito di Uomini Serpente, così da sorprendere l’Orda Oscura, mentre Man-At-Arms rivela il suo piano segreto per distruggere le difese dell’orda. La guerra dell’Eternità continua!!! (Contiene He-Man The Eternity War 2-3)
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La RW Lion ha quasi recuperato i ritardi estivi, mentre è uscito oggi il numero 20 (contraddistinto in copertina con il mese di “Novembre” anche se esce a dicembre per i ritardi accumulati), ci occupiamo qui del numero 19 della serie regolare italiana RW Lion (contraddistinto in copertina con il mese di “Ottobre” anche se è uscito a novembre). Questo albo contiene il numero 19 americano, nel quale, terminato l’arco narrativo de “Il sangue di Grayskull”, viene mostrata l’infanzia del principe Adam. Il flashback si riferisce a 12 anni prima, tornando al tempo in cui la ribellione colpì il trono di re Randor, un preludio alla guerra dell’Eternità. Iniziamo con un piccolo riassunto: nell’ultimo numero abbiamo visto la provenienza di She-Ra, abbiamo scoperto che la strega cattiva di Anwat-Gar era Saryn, la serva omicida del re Grayskull. Abbiamo anche appreso che aveva segretamente nascosto la Spada della Protezione per Adora, che Saryn è morta per mano di She-Ra e abbiamo scoperto che suo figlio è Skeletor. Così Adora, ottenuta la Spada della protezione, è pronta con He-Man a porre fine alla Fright Zone di Hordak e la sua presa sul mondo di Eternia…ma prima abbiamo un prequel: il primo fumetto dell’albo, che in italiano ha il titolo: "Fermo in un istante”. La storia si apre con un salto indietro di 12 anni, mostrandoci Re Randor rimasto ferito nel tentativo di salvare suo figlio e che necessita di soccorso. Le guardie portano il principe Adam lontano da suo padre e Duncan ordina loro di non riportarlo ad Eternos perché Keldor, in aperta rivolta contro il re, dopo aver ucciso il sommo consiglio ha ridotto la città in fiamme. Non volendo credere a quello che aveva sentito, Adam si guarda intorno e il suo sguardo cade sul falco di Zoar, visione che lo rende pieno di speranza che le cose vadano a finire bene, ossia allo stesso modo con cui erano iniziate quella mattina: aveva avuto il suo primo bacio con Teela e avrebbe voluto vivere quel momento per sempre, nonostante Teela non avesse apprezzato troppo il bacio, purtroppo (carina la disputa realistica sul “su chi ha baciato chi”). Era stata lei ad averlo indotto ad osare tanto…lei che lo aveva portato verso le guardie del re per proteggerlo, nonostante le sue ragioni per volerlo proteggere fossero forse più personali che altro. Non molto tempo dopo il bacio, era stata costretta a proteggerlo dal veicolo in arrivo di suo padre, spingendolo fuori strada. Dopo essersi accertato che il principe stesse bene, Duncan aveva spiegato ai due ragazzi che era stato mandato a condurre un convoglio al fine di risolvere una controversia di scambi tra Avion (la città della gente di Stratos) e gli abitanti di Adreenos (la terra di Buzz-Off). I dominatori dell’universo andavano insieme a questo convoglio. Con grande sorpresa di suo padre, Adam si avvicinò chiedendogli il permesso di unirsi alla spedizione per Avion per osservare da vicino questa missione, ma suo padre si rifiutò di farlo partecipare per il fatto che lui era solo un ragazzo, contrariamente al parere di zio Keldor, che aveva esortato Randor a lasciarlo diventare un uomo. Il re da tempo rifiutava ripetutamente al figlio queste occasioni di crescita, fino a quando suo figlio gli confessò esplicitamente che voleva diventare uno dei Dominatori. Scosso, il re gli spiegò che ciò che rende così speciale Eternia è che ospita la magia che ha creato l'universo. Se Eternia sarà distrutta, il tessuto dell'universo stesso sarebbe distrutto. Il loro antenato, il re Grayskull era morto sapendo che salvare Eternia fu fondamentale per proteggere l'intero universo. La sua magia deve essere custodita a tutti i costi impedendo che cada dalle mani sbagliate. Grayskull era stato il primo maestro, ma non l'ultimo. Il re aggiunse anche che Adam non potrà mai sperare di diventare uno dei Dominatori se non ha ancora imparato a dominare se stesso. Scosso Adam scoppiò in lacrime e corse via dalla sala del trono. A seguito di questo evento, Keldor andò a trovare suo nipote e si scusò con lui per il fatto che il suo incoraggiamento lo aveva portato involontariamente a restarne ferito. Aveva sperato che il coraggio di Adam facesse vedere a Randor il potenziale in lui, ma l’ostinazione del re era troppo forte. Adam ammise che si sentiva invisibile agli occhi di suo padre, Keldor gli assicurò che prima o poi sarebbe riuscito ad entrare in empatia col padre e gli raccontò la sua storia per fargli capire quanto in realtà fossero simili riguardo questa “invisibilità”. Keldor era nato illegittimamente da una madre Gar, che aveva trovato e guarito Re Miro quando era naufragato ad Anwat-Gar. Si innamorarono e, dopo che lei partorì il figlio, gli chiese di prendere il bambino da Anwat-Gar e portarlo ad Eternos per crescerlo come un erede di Grayskull, sapendo che lei non sarebbe mai stata la benvenuta là. Gli chiese anche di riportarle Keldor quando sarebbe cresciuto. Miro, però, non avrebbe mai lasciato che Keldor ritornasse ad Anwat-Gar, anche perché non avrebbe potuto giustificare questo gesto di portare suo figlio alla gente che uccise Grayskull, quindi Keldor crebbe e visse sempre a corte, all’ombra di Randor. Percependo l'identificazione tra lui e lo zio, Adam si sentì capito da lui e di nuovo spronato riguardo la sua voglia di andare con quel convoglio, nonostante Keldor lo avvertì che sarebbe stato troppo pericoloso. Sfidando sia mentore che padre, Adam rubò uno Skysled e si diresse verso la temibile terra di nessuno di Zarcane. Tuttavia, a sua insaputa, era osservato da Beast Man, che si era alleato con Keldor nel piano di tradire il re e prendere proprio Adam in ostaggio. Dopo aver appreso della partenza spericolata di suo figlio, Randor decise di seguirlo da solo. Keldor tentò di convincerlo a restare, ma il re rifiutò, mettendo il suo fratello a capo del consiglio superiore per quella notte. In assenza del re, Keldor tenne un brindisi con del vino avvelenato e uccise tutti i membri del consiglio con l'aiuto di Evil-Lyn. Appena Adam fu attaccato dagli uomini bestia, il re scese in picchiata con il Wind Raider per salvarlo, ma fu danneggiato, precipitò e rimase bloccato sotto le macerie. Adam cercò con tutte le sue forze di tirarlo fuori da solo, ma il re gli ordinò di andare via perché Beast Man era quasi su di loro. La volontà di Adam fu così grande mentre cercava di spostare i detriti, che gli diede accesso al potere dell'Eternità, attirando l'attenzione della Maga di Grayskull e di Zodac. Quel potere dell'Eternità aveva rallentato il tempo di Adam e, come risultato dei suoi sforzi, un medico che sarebbe arrivato troppo tardi, sarebbe arrivato in tempo per guarire il re, se Adam fosse riuscito a liberare suo padre. Questo fenomeno preoccupò Zodac, che suggerì addirittura di uccidere Adam. La Maga fu in disaccordo, spiegando che l'umanità di Adam era la sua forza. Il suo amore per il padre era la fonte del suo potere. Avrebbe potuto essere re, se avesse dovuto lasciare suo padre morire, ma Adam non lo farebbe mai. Keldor non avrebbe fatto lo stesso. La Maga dichiarò di credere che Adam era quello predetto dalla profezia, l’erede del potere di Grayskull. Influenzato dalle sue argomentazioni, Zodac accettò di intervenire nel corso degli eventi solo per questa volta, guidando una delle guardie del re affinché respingesse Beast Man e permettendo a questo ragazzo di cambiare il destino di suo padre. Nel frattempo, Sorceress si avvicinò ad Adam e gli promise silenziosamente che un giorno gli avrebbe dato la chiave per sbloccare il suo più grande potere. Per il momento, però, gli sarebbe stato concesso solo quel tanto che bastava per sollevare la pietra e salvare suo padre, sigillando il regalo con un bacio sulla guancia. Il tempo ritorna a scorrere e mentre solleva i detriti dal petto di suo padre, Adam grida: “Ho il potere!", mentre Beast Man viene fermato da un soldato. Interessante questo prequel: la battaglia per Eternia si sta avvicinando ad un punto di non ritorno. La sorella di He-Man, She-ra è finalmente emersa...ma un conflitto più grande sta per iniziare. Per l'ultimo numero della serie “DC He-Man ei dominatori dell'universo”, Rob David (lo scrittore di questo albo) semina i semi (scusate il gioco di parole) della guerra dell’Eternità utilizzando un flashback ai primi anni del principe Adam prima di diventare He-Man, ma già desideroso di unirsi ai Dominatori. Addirittura in questa anteprima, David mostra il primo bacio di Adam e la ribellione del suo malvagio zio, Keldor, l'uomo che sarebbe diventato Skeletor. Oltre al retroscena sulla parentela di Keldor (ormai risaputo dai fans), qui si rimarca ancora su come Adam sia unico e come faccia parte della profezia che lo porterà ad essere determinante per il destino del pianeta. Essendo un bambino, all'impetuoso Adam non era dato molto credito, anzi, doveva essere usato come una pedina da suo zio nel tentativo di far fuori il re, suo fratello. Invece il piccolo si trova, inconsapevole, a possedere un potere che non ha mai conosciuto grazie alla sua linea di sangue. In tutta la storia è utilizzato un approccio più realistico alla narrazione. Se qualche lettore esita ancora a prendere seriamente questa linea di fumetti, ritenendo He-Man una cosa del passato e/o infantile, leggendola riconsidererà il suo pregiudizio. E’ in mani creative solide, e non si sofferma troppo su ciò che è venuto prima in precedenti incarnazioni, concentrandosi invece sulla creazione di propri miti e sul fornire storie solide. Anche se…devo dire una sensazione che ho avuto: non so voi, ma ad un certo punto io mi sono reso conto che stavo leggendo la versione Eterniana del Re Leone. Un malvagio zio manda il giovane nipote principe nel mondo e crea una trappola per lui, solo che, questa volta, invece delle iene, abbiamo Beast Man e i suoi gorilla. Re Randor va a salvare Adam e lascia Keldor a sedersi al suo posto…nonostante questo “plagio”, la storia regge e funziona al fine della narrazione del prequel. Ospite di questo numero “traghettatore” è l’artista Tom Derenick, mentre la fase successiva della saga (dal titolo in patria “Masters of The Universe: The Eternity War”) torna al team creativo formato da Dan Abnett e Pop Mhan. Il disegno di Derenick è fresco, ma solido. Sono particolarmente impressionato dalla sua gamma di espressioni facciali. Un buon lavoro che esce un po’ dai canoni visti finora con gli altri disegnatori. Questo numero finale di “He-Man ei dominatori dell'universo” è una lettura accettabile nel cammino su cui ci sta conducendo la DC. Di seguito alcune tavole concesse dall'editore: Torniamo al presente…anzi, quasi al futuro…Come secondo fumetto dell’albo, abbiamo l’esordio, con il numero 1 americano, della nuova saga, tutt’ora in corso negli USA, ossia "La guerra dell’Eternità”, il titolo del primo episodio è: “Prima parte – Carne e sangue”.
Dan Abnett e Pop Mhan continuano ad esserne lo scrittore e il disegnatore, ma l’arco narrativo è stato sviluppato da Rob David, il capo reparto scrittori per i Motu alla Mattel. La trama epica vede He-Man, She-Ra ed i loro alleati unirsi per riprendere Eternia dal dominio di Hordak, nella guerra per porre fine tutte le guerre. Il Male dell’Orda è andato diffondendosi con l’espansione di Fright Zone in tutta Eternia, in preparazione per il ritorno di Hordak e cominciamo questa guerra sapendo che i nostri fratelli del Potere sono finalmente insieme, ma nel numero scorso (italiano) abbiamo visto che l'Orda aveva messo le mani su una fiala di sangue di He-Man…Cosa significa tutto questo? Lo scopriremo qui. La guerra per Eternia è iniziata, riusciranno He-Man, She-Ra, e Teela condurre la resistenza alla vittoria? E a quale prezzo avverrà in caso questa vittoria? Hordak e gli Horde hanno preso il sopravvento su Grayskull e prevedono di usarlo come arma per terrorizzare, governare e dominare l'universo. Quali sacrifici dovrà fare He-Man per salvare l’eredità della sua famiglia? Forse l'unico vantaggio che i Dominatori avevano finora era che ad Hordak mancava un corpo fisico per portare alla conquista se stesso. Per questo Hordak cerca di recuperare la sua forma corporea e rubare i segreti di Grayskull. Le cose non sono mai andate troppo bene per He-Man ei suoi amici da quando la DC ha dato il via alle attuali saghe dei Masters of the Universe nel 2012. La prima mini-serie ha visto Eternia schiava di Skeletor e la memoria di He-Man cancellata. E non appena hanno fatto rovesciare il regime di Skeletor, è iniziato quello di Hordak, ponendo le basi per questa nuova avventura. Ricordiamo che He-Man e il suo team hanno anche incrociato i percorsi con la Justice League nell’ambito di queste vicende. Questa saga è stata considerata come la resa dei conti epica che i fan di He-Man e She-Ra stanno aspettando da sempre. E' He-Man contro Skeletor, She-Ra contro Hordak, Masters contro Evils - tutti in lotta per il controllo di Grayskull. Alla fine, il vincitore prende tutto. Chi diventerà il Padrone dell'Universo? Nel numero in questione, vediamo come Hordak si libera dei legami che lo tengono in esilio impostogli dall’antico Re Grayskull quasi mille anni fa. Assistiamo ai suoi piani quando finalmente torna su Eternia e guadagna l'accesso ai segreti più profondi di Grayskull. Anziché l'universo di Motu come lo conosciamo, la storia è spostata pochi anni nel futuro, con una linea che è un po' diversa da quella dell’universo che conosciamo, sembra quasi di essere come in una versione post-apocalittica dell'universo di He-Man. Questo è solo il primo numero di una serie incentrata su questa realtà alternativa per i personaggi, ma tutti gli indizi lasciano pensare che si punti a qualcosa di grande. Veniamo alla trama: la guerra si apre con una presentazione raccapricciante di un grande cattivo della serie, con la scienza e la magia di Eternia che si fondono insieme al sangue di He-Man per ricreare Hordak, liberandolo dalla sua prigione nella dimensione di Despondos. E' affascinante vedere la combinazione di fantascienza e fantasy in questo frangente: Hordak all’inizio è ancorato al centro di una cella con una miriade di fili e una maschera facciale, le pareti della cella sono dettagliate con tutti i tipi di facce immerse nel dolore e nel terrore, ma lui, una volta ricreata la sua corporeità, non perde tempo per mostrarci perché aveva bisogno del sangue di un erede di Grayskull infuso nelle sue vene. Se vi ricordate dai flashback di re Grayskull, fu proprio il suo sangue ad attivare le rune che aprivano un passaggio segreto nella sala del trono che conduceva alla fucina di Grayskull. Fu questo che gli permise di sfruttare il potere di Eternia e forgiare la Spada del Potere e la spada della protezione. Ora che Hordak ha accesso a quel potere, forgia la propria spada, decretando che ora è giunta l'età di Horokoth. Il malvagio usa un gesto a noi noto, tiene alta la spada e urla "IO SONO LA FORZA!", trasformando Grayskull nel volto di se stesso. Il resto dell’albo è dedicato a che cosa devono fare He-Man, She-Ra e la Maga (nascosti alla Montagna del Serpente ed ora alleati degli Snakemen, è bene ricordare queste “novità” a chi si avvicina solo ora alla serie), ma bisogna tornare indietro sempre a re Grayskull, al suo fidato consigliere Adi (che sappiamo essere in realtà il re Hiss) quando cercò di convincere re Grayskull che avevano bisogno di trasformare il castello stesso in un'arma mettendo due gemme nei fori per gli occhi del castello stesso. Le gemme furono chiamate l'Occhio di Crono (che avrebbe permesso di manipolare il tempo) e l'Occhio di Caos (che avrebbero agito sullo spazio). In pratica queste due gemme potevano creare un raggio della morte in grado di attaccare chiunque nello spazio e nel tempo. Il re Grayskull, consapevole del fatto che nessuno dovrebbe mai avere così tanto potere, rifiutò il consiglio di Adi e questo rifiuto alla fine avrebbe portato al tradimento del suo fido consigliere e all'assassinio del re. Le gemme andarono perdute, ma Skeletor ritrovò la gemma del Caos, a quel punto, temendo cosa avrebbe fatto con entrambe le gemme, la Maga nascose l'Occhio di Crono nelle sabbie del tempo. Peccato che She-Ra abbia sentito dire ad Hordak che conosce le gemme e gli abbia sentito pure menzionare le sabbie del tempo. Ai nostri non resta che trovare e distruggere gli occhi, riprendere Grayskull e sconfiggere i loro nemici…imprese di poco conto, vero? Ma non è tutto…sul finale dell’albo vediamo uno Skeletor tornare con in mano l’Occhio di Caos. Questo è tutto per questo primo numero della guerra dell’eternità. Dan Abnett sa come legare insieme riferimenti che magari a prima vista sembrano innocui, poi li ritroviamo dopo qualche vicenda e assumono tutta un altro significato…a tal proposito, in uno dei brevi fumetti digitali pubblicati prima di iniziare la serie cartacea (e che la RW Lion ci ha proposto nei primi numeri italiani), non vi ricordate di aver già letto qualcosa sulle gemme? In ogni caso, qui tutte le informazioni date sembra servano per presentare ciò che questa serie sarà e cosa significheranno gli accadimenti narrati per il mondo di Eternia in futuro. Il secondo albo del mese è una ventata di aria fresca, rispetto primo, stile Re Leone, che abbiamo appena trattato. La Guerra dell’Eternità ci riporta all’Orda di Eternia e al suo padrone Hordak, che con il Sangue dell’erede di Grayskull, rinascerà! Questo è un incredibile primo numero da considerare come una continuazione tra il numero 18 del vecchio corso e questo nuovo corso. E 'stato fantastico vedere tutti i membri dell'Orda che conosciamo e amiamo. Per quanto riguarda la scrittura, è affascinante la messa a punto della storia del castello di Grayskull con le due gemme come gli occhi del castello stesso! L’unica cosa che ci “turba” è Teela, pur essendo la miglior Teela mai utilizzata nel franchise, vederla come La Dea è proprio strano...parla come un profeta, poi, quando il padre finalmente sfonda la resistenza degli uomini serpente e riesce a vedere sua figlia, parlano poco e alla fine lei dice: "Sì papà"…Credo comunque che si voglia far rendere conto ai lettori che sotto quella pelle verde e l'armatura, lei è davvero ancora la bambina di suo padre. Tuttavia, se proprio vogliamo trovare qualcosa da ridire, c'è una sottotrama in cui Man-at-Arms combatte contro i generali degli uomini serpente, servitori di Teela, per poter vedere sua figlia e sembra quasi una parte inutile, in realtà serve sia per portare più azione in una storia relativamente statica, sia per ricordare alcuni particolari dell'arco narrativo globale ai nuovi lettori. Mhan è tornato, con linee molto pulite e ottimi disegni dei personaggi, magari non ci saremo ancora appassionati troppo alle nuove spade del potere e della protezione, ma posso dire che quasi tutti ci siamo abituati all’armatura di He-Man. C’è da dire pure che Mark Roberts sui colori è fantastico, basta guardare la Snake Mountain, infatti la rappresentazione di Pop Mhan della numerosa quantità di personaggi coinvolti è dettagliata ed emozionante, grazie anche, appunto, ai colori di Mark Roberts. Verde, viola e arancio dominano la tavolozza dei colori, la rappresentazione di Grayskull e Snake Mountain li utilizza al loro massimo potenziale: le vignette sono un piacere da guardare. Tra gli Snakemen prevalgono verde lime e fucsia, poi nella pagina che segna il pieno recupero corporale ed energetico di Hordark, il magenta, il rosso, il nero e un viola epico sono impressionanti. Nonostante sia di alto livello, il disegno assume un aspetto più da cartone animato e questo sembra giusto per un libro e una storia come questa, esempio ne è l'ultima pagina rivelatrice, una pagina intera che dovrebbe avere eccitato i fan di lunga data dei Motu e averli messi in febbrile attesa per il prossimo numero. Un’annotazione curiosa: Deron Bennett, che si è occupato del lettering, utilizza una grande varietà di stili di testo, con didascalie disegnate come pergamene, parole in verde chiaro per Teela, bolle di parole scarlatte per Hordak. Infondo Eternia è popolata da tante specie e gruppi diversi; è interessante vedere che queste diversità si riflettono nella varietà di lettering, come fossero diversi linguaggi, dialetti. Visto che a breve uscirà nei cinema il tanto atteso nuovo capitolo, possiamo notare come “Masters of the Universe” sia come l'originale trilogia di Star Wars in quanto si tratta di mondi popolati da personaggi principali (e conflitti) che sono il più puro degli archetipi, mondi che funzionano perfettamente senza preoccuparsi di rispondere a domande che richiedano spiegazioni inutili. I chiarimenti di molti elementi, in chiave fantastica della storia, non sono solo noiosi, ma tirerebbero via la tenda per mostrare al pubblico esattamente quanto sciocche realmente sarebbero molte fasi del racconto, se le si volesse per forza spiegare. Se invece si lascia che la meraviglia renda credibile il tutto, la narrazione funziona alla grande. "La Forza" o "La Magia" sono del tutto sufficienti a dare risposte per questo tipo di storie, qualcuno una volta disse: "Qualsiasi magia sufficientemente spiegata, è indistinguibile dalla scienza". Vale a dire, non mi sono mai chiesto in vita mia come il Potere di Grayskull funzioni, perché ogni volta che veniva evocato, sapevo già cosa fosse e che cosa significasse…pur non essendo mai stato spiegato. Per come è concepito il fumetto DC “Masters of the Universe”, con la linea MOTU Classics c’è stato un tentativo di stipare tutto il materiale pre-Filmation in un unico canone, anche se probabilmente le grandi linee contenute nel cartone animato della Filmation erano sufficienti per il compito di sviluppare una trama, supportata e resa poi più robusta anche dai nuovi sviluppi introdotti nella serie del 2002, i cui dettagli aggiunti furono i benvenuti, avendo creato un background più consistente e reso più adulte le trame. Ma nei fumetti DC è come se qualcuno volesse spiegare come funziona un televisore quando tutto quello che vogliamo fare è guardare uno spettacolo. E’ vero pure che a volte al lettore più intransigente (non sempre, ovvio) non importa che il tener conto della “tradizione” comporti confusione (che è un bel modo per dire quando ci sono buchi) e renda il tutto meno interessante (perché la sua rilevanza per le storie è minimo), ma ci tiene che sia rispettato tutto il pregresso anche quando si vuole raccontare qualcosa di nuovo. E’ un’operazione difficile e questo fumetto sta cercando di farlo al meglio. Tanto per fare un esempio, personalmente avrei gradito vedere una storia coinvolgente (con i coinvolgenti personaggi che ho amato da trent'anni) parlare di più della mamma Gar di Re Miro o avere una spiegazione storico-tecnica della teologia riguardante la Maga e la Dea. Chissà che più avanti non si riesca a colmare anche questi punti oscuri... Redazionale: In chiusura prosegue il redazionale con il ripasso di trame e curiosità di OGNI episodio dei Motu prodotto e trasmesso in tutto il mondo. Da segnalare qui un errore: all’episodio 37 “Non è colpa mia” viene attribuito il numero 31. Purtroppo le trame diventano sempre più scarne e prive di quelle curiosità di cui erano piene i primi tempi…sono semplici sintesi (all’osso) degli episodi in questione. Una domanda, quanti episodi vi ricordate della serie di He-Man e quella di She-Ra divisi in più parti? Qui ne viene raccontato uno che ebbe una prima e una seconda parte…ce ne sono stati altri? Recensione a cura di Simone (aka NikeBoyRM) La RW Lion ha innestato la quinta e, premendo sull’acceleratore a tavoletta, ha quasi recuperato il ritardo accumulato nei mesi estivi, facendo uscire a distanza ravvicinata i numeri 17, 18 e 19. Recensito il 17 da poco, ci occupiamo qui del numero 18 della serie regolare italiana RW Lion (contraddistinto in copertina con il mese di “Settembre” anche se uscito ad ottobre per i ritardi accumulati). Questo albo contiene i numeri 17 e 18 americani, nei quali prosegue il nuovo arco narrativo de “Il sangue di Grayskull”, scritto da Dan Abnett e illustrato da Pop Mhan. Abbiamo visto nell’ultimo numero i nostri fratelli eroi dirigersi verso l'isola proibita Anwat-Gar, dove Adora ha inseguito Swiftwind in una foresta infestata e dove He-Man ha interloquito con la gente Gar. Beh, tutto è andato al diavolo quando il popolo Gar, tradendo la linea di sangue di Grayskull ancora una volta, ha dato a He-Man un agente paralizzante, consegnandolo a Tri-Klops, con il quale avevano già fatto un patto ottenendo, in cambio di He-Man, la promessa di essere risparmiati quando Hordak alla fine riprenderà tutta Eternia. Il primo fumetto dell’albo, che in italiano ha il titolo: "Il sangue di Grayskull – quarta parte", prosegue la narrazione dopo il finale scioccante dell’albo precedente in cui He-Man è stato lasciato morente e Fright Zone sta inglobando Anwat-Gar. Vedremo Adora deve ricevere spiegazioni dalla maga Teela che le narra la storia della morte di re Greyskull fino a farle scoprire una reliquia eterniana perduta che potrebbe salvare il fratello: la spada di protezione, ma andiamo con calma anticipando però che stiamo per scoprire (o meglio, riscoprire, visto che questa è una variante inedita) l’origine di She-Ra! La storia si apre con Adora che ha appena tagliato la gola al fratello Adam con la sua lama, nel bel mezzo del tempio di Anwat-Gar. Questo sorprende Tri-Klops, che si aspettava di uccidere He-Man con le sue mani, dopo aver concluso un accordo con i Gar per farsi aiutare a catturarlo. Lo scopo di Tri-Klops è quello di ottenere il suo sangue per rivenderlo ad Hordak. Sorridendo, lo scagnozzo di Skeletor con 3 occhi, fa notare che He-Man probabilmente aspettava di morire in un modo più valoroso, piuttosto che avere la gola tagliata come un maiale dalla sorella. Raccolte alcune gocce di sangue di Adam in una fiala, Tri-Klops si congeda, ma prima di lasciarlo andare Adora gli chiede di riferire ad Hordak che Despara è ancora una sua servitrice. Mentre se ne va, Tri-Klops avverte Adora di lasciare l'isola al più presto possibile, prima che Fright-Zone la sommerga. Questa frase preoccupa i Gar, ai quali era stato promesso che sarebbero stati risparmiati. Freddamente, Adora risponde loro che sono stati pazzi a pensare Hordak avrebbe onorato un accordo. Adora ritorna al corpo di Adam e constata che è morto prima di rendersi improvvisamente conto di quello che ha fatto. Qualcosa deve aver preso il suo controllo, si rende conto solo ora di aver ucciso il proprio fratello senza volerlo. Terrorizzata e disperata, corre nel bosco, invocando la nuova Sorceress di aiutarla a riparare a ciò che ha fatto, altrimenti minaccia di togliersi la vita. Fortunatamente, Teela le appare e la spinge a fermarsi, ma ammette che non aveva previsto questo corso degli eventi. Non si aspettava la lama maledetta intrappolasse Adora così in fretta, pur sapendo che si trattava, dopo tutto, della stessa lama che aveva ucciso il re Grayskull mille anni prima. In risposta all'orrore di Adora all’udire queste parole, Teela spiega che il destino è un meccanismo complesso, ed è stato di vitale importanza per lei possedere la lama, vitale per il compito che l’aspetta ora, dopo l'uccisione di He-Man. Per chiarirle meglio la situazione, Teela mostra Adora una visione della notte in cui Re Grayskull è stato assassinato. Saryn , la sua devota serva Gar, era stata colei che aveva maneggiato la lama, prendendosi la sua vita. Il suo sangue versato dal corpo aveva riempito le rune nel pavimento della sala del trono del castello, attivando dei meccanismi che rivelarono una scala segreta situata dietro il trono di Grayskull, praticamente un accesso segreto per la Fucina di Grayskull, dove il re aveva forgiato la Spada del Potere. In quella notte, Saryn entrò nella fucina e scoprì che Grayskull aveva forgiato anche una seconda spada. La prima era la Spada del Potere, l'altra era la Spada della protezione. Mentre la prima arma era stata creata per sconfiggere Hordak, la seconda è stata forgiata per proteggere Eternia nel caso il potere fosse caduto nelle mani sbagliate. Saryn aveva pensato che fosse stato il destino a farle trovare la spada, essendole stato detto da Adi che avrebbe generato il bambino che sarebbe poi diventato il salvatore di Eternia. Per questo prese la spada e fuggì nascondendola affinché fosse il suo futuro figlio a poterla maneggiare. Nel frattempo, Adi e i Gar, governarono il paese e instaurarono un'era di terrore fino all’ultimo figlio (He-Ro?) superstite di Grayskull e della Regina Veena, tornato per rovesciarli. Solo Adi e Saryn scamparono alla punizione. Adi era morto da tempo quando lo trovarono. Si ipotizzò che si fosse avvelenato, anche se Adora non crede che sia la verità. La resistenza (He-Ro!) recuperò la Spada del Potere, ma scelse di nasconderla fino a quando il destino avesse voluto rivelare il suo erede legittimo. La spada della protezione invece è ancora nelle mani di Saryn. Maledetta dal sangue che fece versare, Saryn è diventata un mostro immortale: la strega leggendaria di Anwat-Gar. Finalmente si comprende che è proprio lei la ragione per cui Adora è stata portata sull'isola. La figlia, la discendente di Grayskull, è destinata ad avere la Spada della protezione. Teela la avverte però che Saryn sicuramente ucciderà Adora piuttosto che lasciarle prendere la reliquia. Adora, però, non si sente meritevole della spada, per aver ucciso suo fratello. Teela la rassicura che non ha colpa, la lama maledetta semplicemente ha fatto emergere il peggio di lei…e il peggio di lei è Despara. Ma la lama maledetta è anche l'unica cosa che può sconfiggere Saryn. Qualunque cosa Adora pensi, la mano della Dea si muove in modi misteriosi. Per infonderle speranza, Teela le spiega che non è troppo tardi per salvare Adam. La spada della protezione ha il potere di guarire. Se Adora riesce a recuperarla, può riportare il fratello indietro dal regno dei morti. Arrabbiata per essere stata manipolata da un destino come questo, Adora avverte che lei non si fiderà mai più della Maga e invita Swiftwind a portarla da Saryn prima che Fright Zone consumi l'isola e le impedisca di salvare Adam. Nell’osservare Teela andare, una lacrima solca il viso della nuova Sorceress. Utilizzando la lama maledetta come una bacchetta da rabdomante, Adora giunge alla grotta di Saryn. Scesa dalla schiena di Swiftwind, si prepara per ciò che dovrà presto affrontare indossando la maschera di Despara, e avanzando nelle profondità. Oltre una rossa pozza di sangue, scorge la Spada della protezione, ma è sorpresa dall’improvvisa comparsa della mostruosità che Saryn è diventata: la strega degli incubi di Adora. Di seguito alcune tavole concesse dall'editore: Il numero 18 americano, contenuto come secondo fumetto dell’albo, prosegue con il titolo: "Il sangue di Grayskull – quinta parte".
Avendo seguito la spada maledetta fino alla grotta della strega Saryn (la Gar che ha ucciso il re Grayskull mille anni fa), la principessa Adora è ora sotto l’attacco del mostro. Trasformata dalla lama maledetta in Despara, signora della guerra, Adora è convinta che Saryn la temerà e ne sarà sopraffatta. Saryn risponde invece che lei è ben consapevole che Adora è venuta a rubare di nuovo la Spada della protezione che il re Grayskull aveva forgiato. Nella notte in cui l'ha ucciso, Saryn aveva scoperto la spada e l’aveva presa per se stessa, pensando che fosse il destino ad avergliela fatta avere, poiché sarebbe stato diritto della propria prole un giorno impugnarla. In base a questo non considera Adora degna di averla, ma la principessa ha più ragione di riprendere la spada, poiché le spetta per il suo diritto di nascita. Spera anche che la Spada della Protezione sarà in grado di riportare il fratello Adam indietro dalla morte dopo che la sua lama maledetta l’aveva influenzata a tal punto da indurla a tagliargli la gola. Sorridendo, Saryn riconosce la lama maledetta come la stessa lama che usò per uccidere Grayskull e commenta che lei e Adora non sono poi così diverse. Entrambe erano state distruttrici dell’eredità di Grayskull. Saryn le fa notare che la vera fedeltà di Despara è a Hordak, nonostante Adora voglia far credere a se stessa che Despara sia solo una maschera. Nella battaglia, la strega strappa la maschera dal volto di Adora e un medaglione con essa. Con rabbia, Adora lo richiede indietro, ma Saryn sbircia dentro per vedere l'immagine di Marlena al suo interno. La strega approfitta dei punti deboli di Adora facendole notare, con dei sottili giochi psicologici, che né il padre e la madre, né tanto meno il fratello la amano, poiché l’hanno abbandonata, sacrificata e non l’hanno più cercata. Infuriata per tale mancanza di rispetto, Adora combatte con più violenza, insistendo sul fatto che non importa ciò che i suoi genitori avrebbero pianificato per lei o quello che Hordak avrebbe previsto per il suo futuro, lei sta per scegliere il proprio destino e sceglie Grayskull, nessun altro sceglierà il suo futuro per lei. A questo punto la Spada della protezione inizia improvvisamente a diventare incandescente, con una luce brillante attivata dalle parole "ho scelto Grayskull". Aveva atteso un migliaio di anni per sentirle. La spada provoca bruciore nella mano di Saryn che la maneggia e Adora approfitta di questa distrazione per spingere la lama maledetta nel collo della strega. Con la morte di Saryn, la lama maledetta si sbriciola in polvere. Stanca, Adora recupera il medaglione dalla strega fiammeggiante e si avvicina alla spada, estraendola dalla sporcizia e sollevandola in alto. Come se lo avesse detto innumerevoli volte, pronuncia le famose parole: "Per l'onore di Grayskull, io sono She-Ra" e subito si trasforma. Saryn muore e con lei la maledizione che ha afflitto il popolo Gar fin dal loro tradimento contro il re di mille anni fa, ma prima che esali il suo ultimo respiro, promette che suo figlio almeno continuerà a vivere e vediamo (preparatevi al colpo di scena, magari già intuito da qualcuno) niente di meno che Skeletor! Cavalcando Swiftwind, She-Ra torna al tempio Gar e nota che Fright Zone ha cominciato ad avvolgere l'isola di Anwat-Gar. Si precipita verso l'altare dove ha lasciato il corpo di Adam, nella speranza di guarirlo prima che Fright Zone impedisca al potere della sua spada di farlo. Con la lama su di lui, attende, cominciando a disperare che possa non funzionare…fino a quando non comincia ad illuminarsi e brillare e Adam si scuote completando il risveglio. Ha poco tempo per riprendersi, infatti Adora lo avverte che la zona del terrore è quasi su di loro. Alzando la sua spada, Adam invoca il potere di Grayskull e, insieme alla sorella, purificano l'isola dalla corruzione. Nonostante i Gar abbiano tradito Grayskull per la seconda volta, aiutando Tri-Klops ad intrappolare i due principi, impassibile He-Man ordina una riscossa, un cambiamento, ammettendo di sapere in cuor suo che i Gar sono stati un popolo emarginato e quindi da ora in poi non sarà più permesso al buio di governare Anwat-Gar o Eternia. La loro isola è stata salvata e la loro maledizione viene annullata. E' giunto il momento di cambiare. Nel frattempo, sul Castello di Grayskull da lungo tempo è scesa la tentacolare Fright Zone di Hordak e ora serve per ospitare i suoi servi. Con il sangue di He-Man in mano, Tri-Klops torna lì, e lo consegna. In tal modo, egli ha dato ad Hordak i mezzi per sfuggire alla dimensione di Despondos dove era stato relegato, penetrare i segreti di Grayskull, e rivendicare il suo potere. Questo è tutto per questo numero di “He-Man e i dominatori dell'universo” ed è la fine del racconto sulle origini di She-Ra: la malvagia Despera è ormai fuori dal racconto, mentre Adora / She-Ra è inserita a tempo pieno nelle vicende. Al di là delle “novità” apportate alla mitologia classica dei Motu (e Pop), nulla finora, in nessuna reincarnazione del mito, ha raggiunto vette di emotività come l'impatto della prima parte di questa storia che si occupava della morte di re Grayskull, forse la morte di Sorceress ha “turbato” i fans in modo simile, ma ritengo questo evento “antico” qualcosa di ancora più forte per chi è abituato alla “leggerezza” dei personaggi anni 80. Ciò significa che forse è il caso di evitare di tornare indietro e tentare di riguardare i cartoni animati di quell’epoca, perché quello che troveremmo si discosterebbe troppo dall’idea (finalmente) cresciuta che ci stanno dando questi fumetti e allo stesso tempo potrebbe far sgretolare quell’altare ideologico su cui abbiamo messo i cartoni Filmation dei nostri beniamini senza più spostarli neanche per dare loro una spolverata. Per chi, come me, non ha avuto “paura” di leggere il lavoro della DC sul franchise in forma di fumetti, è davvero esaltante questa rivisitazione “adulta” dei nostri eroi, il cui clou è una nuova sensibilità con cui vengono affrontati gli eventi, consona agli adulti moderni, pur mantenendo le cose molto in linea con l'atmosfera generale di ciò che è venuto prima. Fin dall'inizio di questa serie, si è voluto usare Hordak come antagonista. Eternia è stata invasa dagli Horde e He-Man e gli altri Motu stanno conducendo una rivolta per cercare di riprendersela. Nell'ultimo arco narrativo abbiamo visto come He-Man e la sua sorella gemella Adora scoperta di recente, hanno cercato le risposte che potessero aiutare a trasformare le sorti della guerra. She-Ra è il culmine di questo cammino. All'inizio della serie, Keith Giffen infuse la narrazione di ironia, con la consapevolezza che questo era incredibilmente rinfrescante per il franchise. La scrittura di Dan Abnett è un po' più semplice, ma ha fatto sua la serie con questo arco narrativo. Scrivere dialoghi di fantasia è difficile, in generale. Aggiungete a ciò il fatto che questo franchise, in particolare, ha il suo fondamento in un cartone animato con dialoghi spesso ridicoli e la capacità di Abnett di mantenere livelli argomentativi alti è davvero qualcosa da apprezzare. Il team artistico del Pop Mhan e colorista Mark Roberts continua ad eccellere. Abbiamo imparato ad apprezzare l'arte di Mhan, ma non so se questo albo apparirebbe così ben fatto senza i colori di Roberts. Nonostante il cupo grigiore che sovrasta l’azione per la dominazione degli Horde, incredibilmente tutto appare vivo e vibrante anche se stanno presentando una Eternia coinvolta in una guerra che ha tinto il mondo di oscurità. Quanto al disegno di Mhan vorrei sottolineare alcuni particolari: compaiono il veicolo Roton e He-Ro come il figlio del re Grayskull. Viene introdotto un nuovo design di She-Ra, che sicuramente non entusiasmerà coloro che non hanno digerito il nuovo design di He-Man, ma a me piace. Ci si può chiedere giusto il motivo per cui la Spada della Protezione di Adora cambia a metà scena dalla sua forma classica in quella pala a punta…ma sicuramente deve somigliare alla nuova spada di He-Man e differire da lei solo per la gemma. Sappiamo che He-Man era in un primo momento un giocattolo e poi una serie televisiva (comica), molto popolare tra i ragazzi nei primi anni 80. Vedendo il successo del franchise, i creatori hanno provato a dar vita con She-Ra ad un franchise correlato che si rivolgesse alle ragazze. Anche se il cartone animato ha avuto un certo successo, con due stagioni rispetto alle tre di He-Man, non ha mai ottenuto la stessa passione in termini di fans. I personaggi erano un mix strano di bambole e action figures che respingevano i ragazzi e contemporaneamente non avvicinavano facilmente le ragazze, facendo sì che She-Ra fosse un personaggio in cerca di una collocazione, di un pubblico a cui rivolgersi ma mai realmente in grado di trovare quelli giusti, come i progettisti avevano sperato. He-Man e i personaggi relativi resistono nella cultura popolare principalmente come personaggi dei cartoni ma anche dei fumetti e in particolare dal momento in cui il rilancio della DC Comics (new 52) ha generato una serie regolare e affidabile, non legata all'universo principale. Qui costante è stato il tentativo di integrare She-Ra, nelle trame. La conclusione del Sangue di Grayskull introduce il personaggio nell’universo di He-Man come probabilmente non era mai stato fatto, in una storia forte di 6 numeri della serie (preceduta da tutta la vicenda di Despara) e 1000 anni di tempo. Redazionale: In chiusura prosegue il redazionale con il ripasso di trame e curiosità di OGNI episodio dei Motu prodotto e trasmesso in tutto il mondo. Da segnalare qui un errore: a 2 episodi, il 34 e il 36, in italiano viene attribuito lo stesso titolo “Il dono del dragone”, in realtà è il titolo del numero 34 (The Dragon's Gift), mentre quello giusto del numero 36 è “Il Seme dell'Universo” (The Search). Recensione a cura di Simone (aka NikeBoyRM) La guerra per finire tutte le guerre ha inizio! A Eternia Hordak e la sua malvagia orda hanno conquistato il Castello di Grayskull con l’intenzione di usarlo come arma per terrorizzare e dominare l’universo. Tuttavia He-Man, She-Ra e Teela stanno organizzando la resistenza? La Guerra dell’Eternità sta per chiedere il suo tributo di sangue e morte!
(contiene He-Man and the Masters Of The Universe monthly 19, He-Man The Eternity War 1) Proseguiamo nelle recesioni con il numero 17 della serie regolare italiana RW Lion (contraddistinto in copertina con il mese di “Agosto” anche se uscito ad ottobre per dei ritardi accumulati). Questo albo contiene i numeri 15 e 16 americani, nei quali prosegue il nuovo arco narrativo scritto da Dan Abnett e illustrato da Pop Mhan. Il primo fumetto dell’albo, che in italiano ha il titolo: "Il sangue di Grayskull – seconda parte”, prosegue la narrazione della vicenda scaturita nel numero 16 italiano, raccontata nel “Prologo”, ossia gli eventi derivanti dalla morte di Re Grayskull per mano di Saryn, sua fedele servitrice di razza Gar, su ordine di Adi. Per passare alla “Parte 2”, dobbiamo brevemente fare mente locale riguardo gli eventi della “Parte 1” e ricordarci di Adora, ancora in lotta con i peccati del suo passato, dirigersi con suo fratello (nelle vesti di He-Man) verso la misteriosa isola di Anwat-Gar dove potremmo forse capire che connessione ha la sorella di Adam con una serva di mille anni fa che uccise Re Grayskull. Il fumetto si concludeva con i due fratelli al porto di Althra dove non si accorgono di essere spiati da un osservatore misterioso con tre occhi… Sperando di passare inosservati al porto di Althra e di riuscire a prendere un’imbarcazione per l'isola proibita di Anwat-Gar, He-Man e Adora evitano le guardie Horde a sentinella di ciò che ora è una parte di Fright Zone controllata da Hordak. Mentre sono nascosti Adora spiega al fratello che, quando era Despara, ha imparato che la zona della paura (Fright Zone) è stata progettata per consumare. Proprio come Hordak ha consumato Etheria, ha intenzione di consumare Eternia. Il malvagio Hordak si nutre della paura di chi viene conquistato, generando una Fright Zone che si diffonde in tutto il pianeta come un cancro e corrompe la terra stessa. Lo testimoniano gli Eterniani intrappolati in gabbie, alimentando inconsapevolmente la continua espansione di Fright Zone. Mentre Adam vuole liberarli, Adora lo avverte che ciò farebbe saltare la loro copertura. Anche se rimpiange di non poter far nulla in quel momento per questo orrore, Adam deve ammettere che è più importante arrivare a Anwat-Gar. Quello che troveranno là li può aiutare a vincere la guerra. Adora spiega a malincuore che i prigionieri, sia uomini che animali, sono l’alimentazione di Hordak, che assorbe le loro anime e aumenta il suo potere. Alcuni credono che il demone è un agente di entropia e svolge un ruolo naturale necessario per la fine di tutte le cose, per brutta che la verità possa essere, in pratica Hordak è come una forza della natura e poiché tutte le cose cominciano e devono finire, Hordak è portatore di tale fine. Sentendo questo, Adam si rifiuta di stare a guardare e lasciare che i prigionieri muoiano, non gli importa se questo pregiudicherà la loro copertura, quindi alza la spada in alto sopra la sua testa e invoca il potere di Grayskull. L'Orda è subito su di loro, ma il potere di Adam tramutato in He-Man è grande e lo fa combattere come un dio maestoso, senza paura. Mentre decima i soldati dell’orda con solo Battle-Cat al suo fianco, dice ad Adora di liberare i prigionieri. Una volta distrutto l'intero battaglione dell’Orda ad Althra, chiama a raccolta gli ex prigionieri e manda Battle-Cat a condurli alla Snake Mountain per mettere in sicurezza coloro che sono stati liberati. Adam si scusa per l’azione divergente dal piano concordato, ma Adora capisce. Improvvisamente, la sua spada comincia a brillare, deve essere un avvertimento...Il terreno si squarcia ai loro piedi e un vuoto si apre, minacciando di inghiottirli. Adora ricorda al fratello che pure la terra, il mondo che si sforzano di proteggere, è stata corrotta dalla zona della paura e quindi sta cercando di ucciderli A sorpresa, una delle creature che Adora aveva liberato, torna indietro per loro, si tratta di un cavallo alato che li porta via in salvo. Un'apparizione di Teela si staglia tra le nuvole e li esorta ad andare avanti verso Anwat-Gar ma li avverte, tuttavia, che l'isola li metterà alla prova in modi che non possono neanche immaginare. I suoi segreti non vogliono essere scoperti. Di seguito alcune tavole concesse dall'editore: Il numero 16 americano, contenuto come secondo fumetto dell’albo, prosegue con il titolo: "Il sangue di Grayskull – terza parte”.
Grazie al cavallo alato, battezzato da Adora col nome di Swift Wind, He-Man e Adora si sono salvati e hanno raggiunto l'isola mistica di Anwat-Gar. I due fratelli non dimenticano di essere ancora in fuga da Hordak e dalla sua Orda malvagia. Forte è il loro sospetto di essere sull’isola come delle prede di caccia, ma per chi? Adora ha visto alcune delle formazioni invadenti di Fright Zone sulla riva e rileva che il luogo cadrà presto vittima della sua corruzione. L'isola è disseminata di rovine risalenti sia all'invasione dell'Orda, sia all’evento di un migliaio di anni fa quando i Gar hanno attaccato e ucciso Re Grayskull e in conseguenza di questo atto furono ostracizzati e la loro isola fu dichiarata territorio proibito, tagliati fuori dalle regole e dalla luce di Grayskull per tutto quel tempo. Entrambi i discendenti di Grayskull sono convinti che un intero popolo non avrebbe dovuto soffrire per le azioni di pochi individui e queste loro parole sono udite dai Gar stessi, che emergendo dall’oscurità ammettono che non si aspettavano di percepire la simpatia nei loro confronti da parte del sangue di Grayskull. Spaventato dall'improvvisa apparizione dei Gar, Swift Wind corre nel bosco e Adam suggerisce ad Adora di andarlo a recuperare mentre lui parla con i Gar. Essi lo avvertono però che i boschi sono pericolosi perché una strega vive lì e li ha tormentati per diverso tempo, quindi si impegnano ad inviare i loro guerrieri per trovare Adora, piuttosto che rischi Adam di perdersi nei boschi. Il portavoce Gar commenta che questo primo contatto con il mondo esterno è un grande giorno per loro. Egli spiega che nessuno dei Gar ha più un nome, in quanto sono come un popolo fantasma, anche se sperano un giorno di riavere di nuovo dei nomi. Dopo tutto, Adam ha infranto un tabù venendo a loro, ma lui li rassicura che non è venuto per vendetta come potrebbero temere. Il mondo esterno è in pericolo e gli è stato detto che la salvezza si trova ad Anwat-Gar, così egli ritiene che sia giunto il momento di porre fine alla sofferenza dei Gar e permettere loro di ricongiungersi con la gente di Eternia. Non è giusto che i peccati dei padri ricadano sui figli. Adora, nel frattempo, corre attraverso i boschi, ma si sente improvvisamente paranoica nel percepire come se qualcuno la stia guardando...Scrollando le spalle è comunque felice di ritrovare Swift Wind in una radura e tenta di riportarlo indietro…se solo riuscisse a ricordare la strada. Improvvisamente, si sente una voce di avvertimento esortarla ad andarsene…la donna prende la spada d'istinto ed esorta il proprietario della voce a manifestarsi. Improvvisamente si materializza un'apparizione di re Grayskull che indica la sua spada. Confusa Adora guarda sulla lama e vede che è bagnata di sangue. In quell'istante la visione sparisce e Adora si chiede che cosa possa significare… Un vecchio sentimento di paura ci assale quando He-Man sta fissando il suo bicchiere di vino offertogli dai Gar e uno di loro gli chiede se c'è qualcosa che non va, ma He-Man risponde semplicemente che è preoccupato per Adora: sua sorella è via da troppo a lungo, per cui decide che è ora di andare a cercarla ma i Gar lo tranquillizzano dicendogli che hanno appena avuto la notizia che Adora è stata ritrovata e portata al tempio. Gli indicano la strada per arrivarci, ma quando He-Man entra, vede che è vuoto, fatta eccezione per Tri-Klops. Il cattivo alleato di Skeletor rivela ad Adam che è stato paralizzato da vino avvelenato offertogli poco prima dai Gar, proprio come accadde al Re Grayskull secoli fa. Come un cacciatore, Tri-Klops vuole solo catturare e scambiare Adam consegnandolo ad Hordak (che vuole il suo sangue) in cambio di un pagamento, invece per l'aiuto dei Gar il malvagio demone ha promesso loro un posto di comando nel “nuovo ordine mondiale”. Aveva seguito Adam e Adora per l'isola e raggiunto un accordo con i Gar affinché li proteggessero dalla corruzione di Fright Zone. Dalla porta del tempio, Adora entra e grida che se Hordak vuole il sangue di He-Man, potrà averlo…fa grandi passi fino a raggiungere Adam, gli mette la lama alla gola e gliela taglia. L’albo si conclude qui, promettendo un seguito dal titolo "Il Segreto della Spada", ma l’immagine di Adora che ha assassinato He-Man (possiamo ipotizzare una visione con He-Man disteso, gola tagliata, in una enorme pozza del suo stesso sangue vista la cruente piega che ha preso questa nuova saga) con la lama maledetta non genera suspense, per diversi motivi: ovviamente He-Man non può essere morto e ovviamente Adora non può essere ancora cattiva con "L'origine di She-Ra" in copertina…dovremo arrivare alla spiegazione nel prossimo numero. Il primo albo di questo numero è più simile alla magnificenza di He-Man che molti fans vogliono, si immerge in profondità nella sua mitologia e Abnett dà una sensazione naturale al fluire della storia con la sua scrittura. Le scene di battaglia in questo numero hanno molto più spazio, vogliono apparire epiche, come quando He-Man si arrabbia e invoca il potere di Grayskull, sotto forma di fulmini che piovono sulla città dominata dagli Horde. Mentre piove distruzione lo vediamo in una lotta feroce con i soldati dell'Orda, alla fine della quale il terreno è disseminato di una quantità enorme di cattivi morti. Anche i colori di Roberts sono molto efficaci: ad esempio le zone coi macchinari degli Horde sono ricoperte di luce opprimente, in contrasto con i nostri eroi che si muovono tra ombre blu. Poi naturalmente ci sono le vignette di He-Man in lotta pervasi da luce dorata. Semplice, ma efficace. Sono rimasto molto soddisfatto anche dai contrasti tra i personaggi e gli sfondi del secondo albo di questo numero. I personaggi in primo piano dai contorni audaci e dai colori vivaci, si stagliano su tutti gli sfondi che hanno linee e inchiostri molto leggeri, fondamentalmente tutti colorati con lo stesso tipo di colore tendente al grigio in determinate vignette. L'intento era probabilmente solo quello di replicare la notte, ma ciò che effettivamente ricorda sono quei vecchi cartoni animati come Scooby-doo. Il primo albo è anche quello in cui Adora finalmente trova il suo unicorno alato, Swift Wind, che emerge come un lampo di luce in questo mondo oscuro. Insieme con la luminosità di questo unicorno c'è un altro aspetto che brilla stavolta: i buoni realmente vincono sugli Horde (parlo sempre del primo albo). Non è uno spettacolo così scontato in questa serie, quindi è una ventata di aria fresca dall’opprimente clima dovuto alla dominazione dell’usurpatore Hordak. Si potrà pure essere dei nostalgici in disaccordo con questa serie, ma per chi non vuole restare ancorato al mondo edulcorato della serie Filmation, questa riscrittura delle vicende dei Motu (e Pop) in chiave adulta è semplicemente incredibile, bisogna complimentarsi con il team creativo che mese dopo mese è capace di innovare e stupire i lettori. Chi ha amato He-Man e lo vuole vedere solo come l’eroe statico di quando era bambino, meglio che non entri in questa rilettura, ma se vuole di nuovo emozionarsi, lo invito a non perdersi neanche un numero, perché crescendo non riusciamo più a meravigliarci per gli episodi Filmation, ma questo fumetto può farci tornare ad emozionarci in chiave più adulta ma sempre coi nostri eroi. Redazionale: In chiusura prosegue il redazionale, ma da questo numero ci ha salutati Lorenzo Bianchi e ha passato la mano a Riccardo Galardini. Nonostante il cambio, Riccardo prosegue il ripasso (o la scoperta) di trame e curiosità di OGNI episodio dei Motu prodotto e trasmesso in tutto il mondo. Recensione a cura di Simone (aka NikeBoyRM) Giunge al termine IL SANGUE DI GRAYSKULL, la saga che apre le porte alla Guerra dell’Eternità! Con la conquista di Eternia da parte delle forze oscure e la scomparsa di He-Man, il destino dei Dominatori dell’Universo sembra ormai essere scritto. Riuscirà Adora a salvare il regno e a onorare la memoria della sua grande famiglia prima che sia davvero troppo tardi?
(Contiene He-Man and the Masters of the Universe monthly 17-18) Le origini di She-Ra continuano! Mentre Adora combatte con gli errori commessi in passato, lei e suo fratello He-Man devono raggiungere la misteriosa isola Anwant Gar, inseguiti da Hordak e la sua Orda.
(Contiene He-Man and the Masters of the Universe monthly 15-16) Con il numero 16 della serie regolare italiana RW Lion, contenente i numeri 13 e 14 americani, parte un nuovo arco narrativo scritto da Dan Abnett e illustrato da Pop Mhan. Dove eravamo rimasti? Eternia è in preda all’invasione dell’Orda, il castello di Grayskull è stato abbattuto e ridotto in polvere dalla furia dell’esercito di Hordak. Il primo fumetto dell’albo, che in italiano ha il titolo: "Il sangue di Grayskull – Prologo”, è una storia flashback stand alone che imposta il resto delle vicende a venire: all'indomani della sconfitta di Hordak (quello “classico”, non con le sembianze viste finora), Re Grayskull ha a che fare con una profezia mentre si trama contro di lui un colpo di stato (chi trama lo dirò più avanti). E' bello vedere Grayskull con quel look classico, ma purtroppo questa storia è senza contesto e breve, per mancanza di retroscena. Nel secondo albo di questo numero invece He-Man accompagna Adora in cerca di Anwat-Gar, ma anche qui non ci viene spiegato perché Adora stia lì, perché ha una mappa…pochi dettagli. Ma andiamo con ordine, partendo dal prologo. Prendiamo una breve pausa da Re Hisss e dai suoi imbrogli con He-Man per tornare indietro nel tempo durante il governo di re Grayskull e vediamo come un re tosto si prende cura del suo regno. Chi ha visto l'episodio del 2002 di He-Man e i dominatori dell'universo penserà già di sapere tutto, invece no, non è il re Grayskull di quel lontano 2002…ora vedremo le differenze. Per tuffarci nella nuova avventura facciamo un viaggio a ritroso di 1000 anni, vediamo re Grayskull appena vittorioso sul malvagio Hordak e da questa vicenda ha inizio una (breve) fase di festa per il re e i suoi sudditi, in cui il Castello di Grayskull si erge in tutta la sua gloria regale. Ma una profezia inquietante minaccia la corona e le forze sinistre sono già al lavoro per farla avverare. L’albo si apre con i momenti finali della Guerra dell'Orda, re Grayskull ficcò la spada del Potere, appena forgiata, attraverso il torace del mostruoso Hordak. In quel momento, i cieli di Eternia si aprirono e Hordak e la sua orda infernale furono trascinati attraverso un portale verso la dimensione oscura di Despondos, iniziando il loro esilio. Nel cartone del 2002 re Grayskull muore mettendo la sua energia dell'anima nella spada del potere, qui sopravvive e vede Eternia finalmente libera. Nel fumetto infatti il re, trionfante, si preparò a festeggiare presso il castello di Grayskull (all’epoca in perfetta forma) un mese intero, per celebrare la vittoria. Gli anziani Gar assistettero ai preparativi, il re aveva creato un forte legame di amicizia con Adi, suo consigliere di fiducia e aveva instaurato un rapporto anche con la sua giovane ancella Gar, di nome Saryn, un rapporto profondo come padre e figlia, l’affetto di Saryn era così forte al punto di fare qualsiasi cosa per salvarlo da chiunque, anche da sé stesso. La sua regina Veena, sacerdotessa di Zoar, era preoccupata, nonostante i festeggiamenti, per una profezia di sventura. Aveva confidato la sua visione alla propria giovane ancella Teela Na, ma non l’aveva condivisa con suo marito, però sapeva che il tempo stava per compiersi. Mentre il re celebrava con il suo popolo la Spada del Potere che li aveva portati alla vittoria, Adi preparanva un colpo di stato. Dopo il discorso del re, sua moglie lo prese da parte per dirgli di quello che aveva visto. In dettaglio la profezia era un avvertimento di una guerra tra due dei consanguinei del re: uno che avrebbe portato la distruzione e l'altro che avrebbe combattuto per evitarla. La profezia aveva turbato molto Veena, per questo voleva implorare Zoar a mostrare loro ancora di più. Adi, che aveva spiato di nascosto il discorso della regina al re, avvicinò Saryn per avere la conferma che avrebbe fatto la sua parte nel piano che egli aveva già architettato. L’ancella non poteva sopportare di tradire il re, ma era l’unica che poteva avvicinarsi abbastanza da fare ciò che Adi aveva comandato. Egli soisteneva che la spada del potere stava corrompendo il re e il suo potere avrebbe lasciato che il re o i suoi eredi portassero alla dannazione Eternia. Vari avevano sentito parlare di una profezia della regina e Adi la sfruttò per manipolare Saryn: le disse che il re e la regina avevano avuto una profezia di maternità per Saryn, ma gliel’avevano tenuta nascosta, facendole credere di essere sterile. La ragazza doveva essere la madre del Salvatore che avrebbe combattuto la distruzione operata dalla follia di Grayskull, quindi ora per riparare a questo errore avrebbe dovuto realizzare il nuovo obiettivo: uccidere il re quella notte. La ragazza a malincuore prese il coltello, si voltò per andare a compiere il suo dovere e Adi si leccò le labbra con una lingua di serpente…vi ricorda qualcuno? (rileggete l’albo del mese scorso in caso negativo). Il banchetto continuò fino a tarda notte, ma l'ora della quiete infine giunse, Adi suonò la grande campana del tempio, segnale per gli uomini Gar di andare all’attacco contro la gente di Eternia. Quando Adi ei suoi uomini giunsero dalla regina, la giovane Teela Na cercò di proteggerla, ma Veena le ordinò di correre per salvare la propria vita e di ricordare ciò che aveva visto quella notte. Nel frattempo il nostro re Grayskull era da solo nella sala principale, ancora a bere e meditando su quello che la moglie gli aveva detto riguardo gli eventi futuri. Saryn portò una coppa di vino al suo stanco re, il quale, dopo aver bevuto, vide il bagliore del fuoco fuori dal castello. Balzò in piedi, raggiunse la sua spada, ma scoprì che non riusciva più a muoversi. La rivolta Gar era iniziata e prima che il potente re potesse andare in soccorso del suo popolo, si rese conto che il suo vino era stato drogato. Re Grayskull cadde seduto sul suo trono, in lacrime, Saryn lo pregò di non guardarla mentre gli tagliava la gola con il coltello. Alla fine il re era morto, Saryn piangeva ai suoi piedi, mentre il regno e il castello di Grayskull bruciavano in quella notte di mille anni fa. A valle di questa vicenda, forse occorre una piccola lezione di storia, per rendere più chiara questa rivisitazione del re Grayskull. Il Consiglio degli anziani e molti altri abitanti del Regno di Grayskull erano un popolo ed erano chiamati "Gar". Riconosciamo queste persone a causa della loro pelle blu, da sottolineare che anche Sy-Klone in futuro sarà uno dei Gar (…e non solo lui…). Questo racconto emozionante e innovativo (per la saga dei Motu) fa desiderare che ci fosse stato uno spin off della serie con il re Grayskull, chissà che i creatori non abbiano ipotizzato di tornare su questo tema magari più in là, per inserire He-Man in un prequel che però scaturisce dal mondo di Re Grayskull… Di seguito alcune tavole concesse dall'editore: Il numero 14 americano, contenuto come secondo fumetto dell’albo, prosegue con il titolo: "Il sangue di Grayskull – Parte 1”.
Dopo aver ucciso Re Grayskull, Saryn si ritrova coperta di sangue e inseguita da una figura oscura nelle foreste di Anwat-Gar, l'isola natale del popolo Gar. Da un male antico di Eternia, con la fine del flashback come apertura del fumetto, in questo albo si torna poi al presente: la principessa Adora deve continuare sulla sua strada verso la redenzione. Ma quando si confronta con la tragica notizia portata da He-Man, fratello e sorella devono unirsi per lottare contro l'Orda. Andiamo con ordine, nelle prime pagine del fumetto, come accennato, vediamo Saryn sull'isola di Anwat-Gar, in fuga dai ricordi di del suo crimine, maledetta tra i Gar, colpevole di aver ucciso il re Grayskull la notte del colpo di stato, un evento di mille anni fa…Adora, in esilio permanente per espiare le sue azioni, si sveglia dal suo incubo, non sapendo se avesse sognato se stessa o qualcun altro. Si ritrova sola nel suo campo da qualche parte nelle montagne Thalu. Fa colazione, maledice Hordak per averla condotta al punto più basso della sua vita. Ma la sua solitudine è di breve durata, si accorge dell’avvicinarsi di un intruso. Prepara la lama, ma la mette giù quando si rende conto che l'intruso è suo fratello Adam e il suo fidato Battle-Cat. Anche se è felice di vederli, ricorda ad Adam di aver messo in chiaro che voleva essere lasciata sola. Il fratello, nei panni di He-man, le racconta che il loro padre è morto e potrebbe essere morto da anni, ucciso anche lui da un male antico. Aggiunge che ha fatto un giuramento: egli non prenderà la corona fino a quando Eternia non sarà libera dall'Orda infernale e le fa sapere che adesso hanno dalla loro parte un esercito di Uomini Serpente e una nuova roccaforte. Adam si incammina con Adora e la coppia parla della propria infanzia. C'è anche la questione della profezia a preoccuparli: solo uno degli eredi di Grayskull è degno di maneggiare la spada del Potere. Sorceress aveva sacrificato Adora ad Hordak esclusivamente affinché Adam potesse diventare He-Man. Adam ammette di capire cosa prova Adora e questo è il motivo per cui ha voluto darle un medaglione della madre, con la sua immagine dentro. Questo fa commuovere la ragazza, ma la fa anche reagire male, infatti He-Man sembra come farle capire che le funzioni di guida del popolo di Eternia sono ora cadute su entrambi e lei non vuole questo peso, quindi in un primo momento si rifiuta anche di ascoltarlo. Il fratello aggiunge un altro regalo, questa volta di Teela, parlandole anche della trasformazione che ha portato la loro amica a divenire la nuova Sorceress. Si tratta di una spada di grande fattura, un'antica arma degli Uomini Serpente…sembrerebbe quasi la lama con cui Saryn uccise Re Grayskull… Adora accetta il regalo ma fatica un po’ ad accettare anche l'aiuto di Adam, poiché ammette di voler combattere Hordak fino all’ultimo respiro, ma alle sue condizioni, dato che il mostro malvagio l’ha plagiata e usata come Despara per distruggere l’eredità di Grayskull e la gente non la perdonerà mai per questo. Adam le confessa anche che Teela gli ha detto le intenzioni di Adora: lei vuole andare a Anwat-Gar per affrontare i suoi incubi, anche se l'isola è un luogo proibito, ma la rassicura dicendole che non è venuto per impedirle quella ricerca, ma bensì per unirsi a lei. Per convincerla Adam le mostra un messaggio di Teela, la nuova Sorceress le spiega che deve consentire ad Adam di venire con lei per tenerla al sicuro. Adora si piega, pur ribadendo che ha ancora dei demoni contro cui lottare, Adam la tranquillizza dicendole che la famiglia è la forza che anche i demoni temono e proseguono insieme a Battle-Cat. Poco dopo si ritrovano in una battaglia contro truppe di Hordak incontrate nel cammino. Purtroppo, è la terza pattuglia in cui si imbattono in breve tempo e Adam si preoccupa: non possono rischiare ulteriormente di essere scoperti. Il loro viaggio potrebbe essere più sicuro via mare, quindi decidono che la loro destinazione sarà il porto di Althra. Giunti là, anche se il porto è sorvegliato dagli Horde, la coppia cerca di entrare di nascosto e rubare una barca. All’arrivo appare loro nella sua imponenza una base di Hordak simile a Fright Zone, a sottolineare il dominio degli Horde nella zona, i due non sanno di essere osservati da un osservatore misterioso con tre occhi… Questo è tutto per ora, ma sia ha l’impressione che sia iniziato un viaggio verso le origini di She-Ra. Di certo ci ha fatto venire la voglia di saperne di più. Narrazione a parte (come dicevo all’inizio, pochi dettagli a spiegare alcuni fatti e poco contesto e retroscena nell’albo su Re Grayskull), la scrittura di Abnett è ok, si ha la sensazione che riesca a raccontare alcune storie epiche mescolandole al mondo dei Motu che tutti (noi fans) conosciamo. Per quanto riguarda il disegno, devo dire che l'arte di Mhan è decisamente in crescita, appare più pulita di quanto non fosse in precedenza in questa serie, il che aiuta molto nel seguire le vicende. L'attenzione al dettaglio è maggiore, se si aguzza la vista si possono notare vari piccoli atavici particolari degli anni 80, deliziose torri della vecchia playset Eternia, arazzi di Grayskull o il vestito di Adora… Redazionale: In chiusura prosegue il redazionale di Lorenzo Bianchi che ci porta a ripassare (o scoprire) trame e curiosità di OGNI episodio dei Motu prodotto e trasmesso in tutto il mondo. Recensione a cura di Simone (aka NikeBoyRM) Con il numero 15 della serie Motu italiana edita dalla RW Lion (contenente i numeri 11 e 12 americani) si chiude questo arco narrativo che ha visto i nostri eroi esplorare i “livelli” sotterranei di Eternia dopo l’invasione della superficie da parte dell’esercito di Hordak. He-Man e i suoi alleati, durante un viaggio nel mondo sotterraneo di Subternia, alla disperata ricerca dell’aiuto della forza vitale di Zoar, precipitano con la macchina volante con la quale stavano muovendosi, guidata in quel momento da Re Randor, a questo punto, come se non fossero stati sufficienti gli orrori e i pericoli sul loro cammino, arriva la batosta più grande e inattesa… Il primo fumetto dell’albo prosegue col titolo dei precedenti: "Ciò che c’è dentro – Parte 5”, ma io lo avrei intitolato “more than meets the eye”, “più di quello che sembra”…qualcuno ci intravede un motto di un’altra (fantastica) serie a cartoni anni 80? L’ultimo numero si chiude infatti con un enorme colpo di scena. Randor è Hssss? Hssss è Randor? La creatura serpente spiega che lui adorava la dea Serpos nel cuore di Eternia. Ma la sua ambizione lo aveva sopraffatto: aveva voluto condividere il potere di Serpos e diventare più grande di lei, così aveva raggiunto il nucleo di Eternia per prendere il potere e contemplare il vero volto della dea. Non sapeva che nessun mortale poteva esercitare tale potere. A causa della sua superbia, il suo popolo era stato distrutto, solo lui era sopravvissuto, trascorrendo questi lunghi secoli in preda al desiderio di liberare Eternia dagli umani. Grazie agli effetti del regno della morte, gli Uomini Serpente risorgono a combattere contro He-Man ei suoi compagni. Con rabbia, He-Man affronta Hssss e chiede di sapere dove sia suo padre. Hssss lo schernisce, spiegandogli che l'uomo che credeva suo padre potrebbe essere da sempre il Signore degli Uomini Serpente. O forse lo è solo da un giorno. O forse da una settimana. Hssss si diverte a destabilizzare la mente di He-Man e lui gli risponde con la forza, ma questo non lo porta da nessuna parte. Hssss spiega la sua storia completa e poi rivela il suo piano. Sorpresa, vuole governare Eternia, che rivendica come appartenente a lui e ai suoi uomini serpente. Ammette anche di aver manipolato Adam facendogli credere che avrebbero potuto presentare una petizione Zoar per riportare in vita Sorceress. Con questa rivelazione, Hssss fiacca Adam nel suo intimo e lo fa portare via dai suoi uomini verso il cancello finale che li separa dal potere di Zoar. Con Teela, Moss Man e Stratos trattenuti dagli uomini serpente nel Cerchio della Morte, Hssss spiega ad He-Man che gli occorre la chiave per sbloccare la potenza del Seme Stellare e quella chiave è proprio lui, il principe Adam. Hssss e il suo esercito serpente, preso il sopravvento, usano un sommesso He-Man per aprire il cancello del cerchio dell'Eternità. Mentre guardano il corteo degli Uomini Serpente a distanza, Moss Man diffida Teela dal seguirli, spiegandole che Hssss è troppo potente per loro da affrontare, senza Adam. Come Hssss si avvicina al cancello con il corpo di Adam, la porta si apre, il re conduce i suoi uomini serpente attraverso di essa, annunciando che in questo luogo non vi è alcuna Zoar o Serpos, c'è solo il Seme Stellare e solo il corpo di He-Man può resistergli perché ha il potere dell'Eternità. Vedendo il piano di Hssss giungere a buon fine, proprio quando sembra che ogni speranza è persa, Teela tenta il tutto per tutto e decide di provare a fermarli. Di seguito alcune tavole concesse dall'editore (questo mese ci scusiamo, in edizione inglese): Il numero 12, contenuto come secondo fumetto dell’albo, prosegue con il titolo: "Ciò che c’è dentro – Parte 6" e conclude questa avventura nei cerchi sotterranei di Eternia.
Il fumetto si potrebbe riassumere, almeno per quanto riguarda la parte iniziale, con He-Man in un mare di guai: re Hssss e il suo esercito di uomini serpente sono pronti a gettarlo nel Seme Stellare per reclamarne il suo potere. Il principe di Eternia reagisce, ma purtroppo senza alcun risultato. Nel frattempo, Teela, Moss Man e Stratos fanno del loro meglio per combattere la battaglia, ma quando tutto sembra perduto, Teela dimostra ancora una volta quanto caparbia e coraggiosa sia. Chiede a Stratos di aiutarla ad attaccare Hssss dall’alto, facendosi portare sopra di lui in volo. Si potrebbe pensare che il re si sarebbe distratto, ma il suo piano che cova da eoni non si sarebbe lasciato rovinare da un gesto del genere…se non fosse che Teela viene allontanata dal re dei rettili e spinta proprio nella luce fortissima del Seme Stellare! Vediamo meglio nel dettaglio le varie scene: He-Man riprende conoscenza all'interno del Cerchio dell’Eternità, portato a spalla da un'orda di Snake Men. Ricorda con angoscia la notizia che suo padre, re Randor, è morto, ed era stato impersonato dal mostro Hssss per qualche tempo. Contemporaneamente apprende che Hssss intende usarlo per scatenare il potere del Seme Stellare e recuperare Eternia per il suo popolo. Disperatamente Adam cerca di combattere, anche davanti al Seme Stellare, cercando di riavere indietro la sua spada. Hssss lo sottomette con la magia, avvertendo che non è rimasto nulla nell'eternità che lo possa salvare da ciò che accadrà. Teela, nel frattempo, ha trascinato i suoi amici rimanenti in una battaglia con gli Uomini Serpente nella speranza di salvare Adam e la razza umana, ma mentre Stratos si chiede dove sia la dea che hanno cercato nei sotterranei di Eternia, quella dea della quale erano venuti per implorare l’aiuto affinché facesse tornare in vita Sorceress, Teela dubita dell’esistenza della dea stessa e convince Stratos che loro sono l’unica speranza rimasta ad Adam. Quando la ragazza raggiunge He-Man, come accennato prima, Hssss la respinge buttandola nella luce del Seme Stellare e Teela sembra consumarsi nella sua fiamma…in realtà all'interno c’è una quiete come celestiale, tanto che la guerriera vede sua madre, Teela Na, la quale le spiega che ha trovato la sua strada verso il centro del seme stellare. Piangendo Teela chiede perché la maga non le aveva mai detto di essere sua madre, Sorceress le risponde che il non poter mantenere la sua parentela con Teela era stato il suo più grande rimpianto, ma il suo ruolo le avrebbe impedito di essere una vera madre per lei. Aveva, però, sempre vegliato la figlia osservandola crescere fino a diventare un fiero difensore del suo mondo ma è giunto il momento per Teela di diventare qualcosa di più. Sorceress spiega che Hssss si sbaglia sul Seme Stellare, non manca di coscienza. La dea madre è semplicemente oltre la comprensione dei mortali. Il ruolo della Maga è sempre stato quello di esprimere quel potere, di essere il suo oracolo e la faccia di un universo caritatevole. Ogni specie vede la dea a propria immagine, e come la Maga, Teela Na era l'Oracolo di Zoar ma il suo tempo sta finendo. Eternia ha bisogno di una nuova maga per una nuova era. Teela sarà quella nuova Sorceress, se è pronta a pagarne il prezzo. Nel frattempo fuori dal Seme Stellare, He-Man combatte senza sosta contro Hssss, il quale sente che qualcosa non va. La loro attenzione è rapita da una figura che sorge dalle fiamme e che assomiglia Teela...Questa donna spiega che lei è la strega di Serpos e lei ha il potere. Gli Uomini Serpente si inchinano a lei, ma Hssss rifiuta, scegliendo di non riconoscere alcuna coscienza divina al potere dell'Eternità. Con rabbia, He-Man colpisce Hssss facendolo cadere nel vuoto, terminando le macchinazioni della creatura. Mentre i suoi amici la guardano confusi, Teela suggerisce finalmente di lasciare Subternia e li conduce, con gli Uomini Serpente, a Snake Mountain. Là Teela raduna i suoi nuovi adepti per farsi aiutare a sconfiggere Hordak e la sua Orda infernale, prima di questo, però, dona un nuovo ruolo al principe Adam: egli diventerà il nuovo re di Eternia, al posto di suo padre perduto. Stratos nota che l’umore di Adam però è molto basso e gli chiede il motivo, Adam risponde che si rifiuta di indossare la corona fino a quando il mondo non sarà libero dell'Orda. Ora hanno nuova forza, come Zodac gli aveva predetto, ma il costo è stato terribile. Suo padre è morto e Teela è perduta, nel ruolo della Maga. Eternia può essere ancora salvata, ma Adam ha perso tutto ciò che contava di più per lui. Stratos lo abbraccia come un amico, sperando di consolarlo. Nel frattempo, altrove, Despara incontra una vecchia donna sulla strada, che chiede un sorso d'acqua. Despara si prodiga per darle da bere, permettendo alla signora di tenere la borraccia, a questo gesto la vecchia le augura buona fortuna, sibilando con una lingua da serpente mentre la sorella di He-Man riprende il cammino senza notarlo. Hssss è ancora vivo. Il numero si chiude con questo aggancio che mette in discussione tutto ciò che è appena successo e ciò che dovrà avvenire. Scritto da Dan Abnett e illustrato da Tom Derenick, l’albo si apre con “i buoni” che, durante loro viaggio nel mondo sotterraneo, scoprono con orrore che Randor è segretamente morto da molti (?) anni e che in realtà il buon sovrano non è stato altro che il re Hssss sotto mentite spoglie per tutto il tempo. Dan Abnett ci dà un re Hssss che ha covato il suo piano per eoni, questo lo rende incredibilmente più cattivo ai nostri occhi. E’ diabolico il modo in cui gioca con la mente di He-Man in un modo che avrebbe fatto impazzire ogni figlio che ama suo padre. Senza dubbio la rivelazione di Hssss/Randor è ben più di uno spunto interessante di narrazione per questa serie, ma si ha la sensazione che stia per rivelarsi uno stratagemma necessario per contrapporre gli uomini serpente in una grande lotta armata agli Horde, altrimenti senza rivali. Questo si intuisce pure dalla “rinascita” di Teela a nuova Sorceress, verde, con armatura “serpentiforme” e con tanto di base presso la Snake Mountain, comprensiva di un proprio esercito di Snake Men… Il numero 12 è un ottimo modo di concludere comunque buon arco narrativo. Dan Abnett dà ai lettori abbondanza di azione e un punto di svolta vero e proprio, mentre Tom Derenick col suo tratto coinvolgente fa saltare fuori dalle pagine i protagonisti in lotta. Qualsiasi appassionato di MOTU dovrebbe percepire questo racconto come una favola da leggere, una di quelle favole che ci entusiasmavano da bambini. Anche se ho apprezzato molto l’apparizione del re Hssss e lo snocciolare il suo passato e il suo piano di rivendicare Eternia, viene da riflettere sul fatto che in una miniserie di 6 albi e in 12 di uscite regolari, abbiamo visto già all’opera tutti e tre i grandi cattivi di He-Man…forse si è andati troppo di fretta? …Derenick in compenso ci mostra una nuova armatura per He-Man…che prelude ad un nuovo e inedito ruolo per il nostro beniamino: RE DI ETERNIA. Altra grande trovata: dopo anni di soli accenni al “destino di Teela” nel cartone animato originale così come nel reboot del 2002, è stato bello vedere che il destino finalmente si compie. Grande conclusione direi, colpisce come sia enorme la trasformazione del personaggio e allo stesso tempo rimanga una figura (almeno a noi fans) familiare la nuova Teela. Redazionale: In chiusura come sempre ci tiene compagnia il redazionale di Lorenzo Bianchi che ci porta a ripassare (o scoprire) trame e curiosità di OGNI episodio dei Motu prodotto e trasmesso in tutto il mondo. Sapevate ad esempio che Cringer non doveva essere sentito da tutti parlare? E che Orko si doveva chiamare Gorpo inizialmente? Riguardo a questa ultima curiosità, aggiungo, rispetto al redazionale, che il motivo fu puramente “tecnico”, la “G” sul vestito rosso del maghetto avrebbe impedito di riutilizzare in posizioni speculari fotogrammi già fatti. Lorenzo ci parla pure dell’unico episodio della serie in cui non compaiano entrambi Adam e He-Man, ma solo l’uomo più forte dell’universo. Recensione a cura di Simone (aka NikeBoyRM) Inizia qui IL SANGUE DI GRAYSKULL, l'epica saga che ci trascinerà verso la Guerra dell'Eternità! Secoli prima della nascita di He-Man, Re Grayskull sconfisse Hordak in un'epica battaglia, riconquistando e riportando la pace sul suo regno. Ma quando l'ombra del signore del male sembrava ormai soltanto un ricordo, una minacciosa profezia iniziò a pendere sulla sua corona, mettendo a dura prova le qualità e la vita del sovrano di Eternia.
HE-MAN AND THE MASTERS OF THE UNIVERSE N.16 (Contiene He-Man and the Masters of the Universe 13-14) di Dan Abnett, Pop Mhan 16,8x25,6, S, 48 pp, col. € 2,95 |
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