La Super7 fa sul serio, e in occasione della fiera californiana, il San Diego Comic Con, ci presenta le prossime uscite della linea Classics! In anteprima dal suo store, denominato per l'occasione lo "Skeletor's Lair", abbiamo: Wrap Trap, Dylamug, Karg, Sorceress, Tung Lashor e Mer-Man!
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La Super7 vuole farci sapere che la linea Masters of the Universe Classics è più viva che mai, dopo che la Mattel le ha ceduto il testimone. Alla fiera di New York la Super7 ha presentato i suoi piani futuri, a partire dalla linea Filmation, con quattro nuove entrate: Tri-Klops, Hordak, Man-At-Arms, e Teela. (in aggiunta ai personaggi già annunciati della linea Classics: Hawke, Lodar, Fangor, e Quakke). Inoltre usciranno due "three-packs" che saranno esclusive della Power Con (settembre 2017). Il primo di ispirazione "mini-comic": Stratos, Trap-Jaw, e Prince Adam. L'altro composto da 3 personaggi Horroar, Hot-Shot, e Lord Gr’asp. La novità più interessante sembra però essere il lancio di una linea "vintage" con He-Man, Skeletor, She-Ra, e Hordak con colorazioni Filmation e packaging in stile anni ottanta e logo 'As Seen on TV.‘ Di questa serie dovrebbero fare parte anche i personaggi mai realizzati della linea "Powers of Grayskull‘" He-Ro e Eldor! Fonte immagini: Toyark.com e Preternia.com
Direttamente dal NYCC 2016 alcune anticipazioni sulla linea Classics! Nel 2017 ritornano, grazie a Super7, le action figures in una veste tutta nuova! I Masters Of The Universe Classics Ultimate Edition: la ristampa dei personaggi con tutte le teste, accessori e armi mai prodotti insieme in un unico package. Ci saranno: He-Man, Skeletor, Faker, Teela e Ram Man (repaint in versione Mini-Comic). Fonte immagini: preternia.com Esce oggi il primo numero del tanto atteso crossover He-man/Thundercats targato Dc Comics! (edizione in lingua inglese). Buona lettura!
http://www.readcomics.tv/comic/he-man-thundercats Eccoci giunti alla fine del viaggio, ultimo appuntamento di questa prima wave del fumetto Dc-Motu. Il numero 27 della serie regolare italiana RW Lion, contraddistinto in copertina con il mese di “Giugno 2016” chiude, per il momento, il ritorno in formato comics dei nostri beniamini. In realtà ad agosto è prevista l’uscita di questo stesso numero ma con un cofanetto per contenere tutti gli albi della serie usciti finora. Dovrebbe essere pubblicato in 2 versioni, insieme solo al numero 27 oppure completo di tutti i 27 numeri usciti. Nell’attesa occupiamoci dell’ultimo numero: questo albo contiene il numero 15 americano della saga sulla guerra dell’Eternità ( “He-Man: The Eternity War”), scritta da Dan Abnett. A chiusura ci viene proposta, fuori cronologia, la storia sulle origini di Horak, uno degli one shots usciti inizialmente ma non ancora pubblicato in Italia. Iniziamo con un breve riassunto: nel numero precedente abbiamo lasciato i vincitori della guerra trionfanti tra le macerie, con il desiderio di ricostruire il futuro. In ultima analisi, i nostri eroi hanno prevalso perché il loro viaggio è stato migliore lungo la strada. Molti sono sopravvissuti, una parte non ce l’ha fatta, vediamo quali sono le basi per il futuro dei dominatori dell'universo in questo epilogo entusiasmante. Il titolo dell’albo (quindicesimo episodio della saga) è: “Quindicesima parte – Affrontare il futuro”. La guerra contro Skeletor è terminata. He-Man, infine, ha sconfitto la sua nemesi, ma a caro prezzo. Molti dei suoi amici e familiari sono perduti. Il fumetto si apre con una grande immagine di He-Man che arriva alla carica direttamente verso i lettori, ottimamente reso da Pop Mhan. La scena poi mostra che He-man in realtà sta solo sognando una rinnovata Eternia in cui i dominatori dell'universo potranno rinascere meglio di prima, poiché quella attuale è ridotta molto male. Infatti, vediamo Adam che si sveglia in una camera da letto a Grayskull contemplando come il futuro non sia mai sembrato così incerto. Si affaccia sul suo regno e vede Zodac, che è fondamentalmente un sorvegliante cosmico in questo universo. Il guardiano dice ad Adam che il futuro incerto è in realtà una benedizione, perché è una scelta sognata ma inaspettata che He-Man ha dato alla gente. Grazie a quanto fatto da He-Man, Zodac afferma di non essere più necessario e consiglia ad Adam di custodire Grayskull perché è sempre stato più di un semplice potere, aggiungendo che egli deve ora decidere che cosa significhi il castello per lui. Tutto questo sembra molto criptico e aperto, soprattutto per un epilogo di una grande storia. Ora, diversi mesi dopo la fine della guerra, vediamo la situazione di varie aree in tutta la città: i sopravvissuti stanno migrando verso Grayskull per ricostruire e vivere la loro vita. Teela non è più la Maga, adesso insegna ai giovani ragazzi di Eternia, ma sente ancora la tristezza per tutto quello che ha perso, soprattutto suo padre. Tutto questo accade mentre Adam istruisce le persone a prendersi cura dei profughi che continuano ad affluire da tutto il pianeta, fiducioso che le foreste rigenerate dal sacrificio di Moss Man possano nutrire tutti. Scopriamo allora che Adam vuole condividere la potenza di Grayskull con tutte le persone di Eternia, non solo per permettere alla terra di rifiorire, ma per ispirare tutti a non usare il potere come fosse proprio, infatti secondo il principe il potere non è mai stato concepito per essere contenuto da un individuo soltanto. Ne discute con Stratos, che nei cartoni era un personaggio comprimario quasi senza voce e carattere e che invece vediamo ora come un mentore di Adam, saggio e invecchiato. E’ molto importante questa scena e specialmente questa idea, soprattutto perché in precedenza nella serie ci sono stati flash forward nel futuro in cui trovavamo che il potere di Grayskull in ultima analisi, corrompeva Adam, fino al punto di non permettergli più di tornare ad essere He-Man! E' anche un passo narrativo di altissimo livello perché mostra che il nostro eroe ha imparato ed è cresciuto nel suo viaggio insieme agli altri, al punto che ora può fidarsi della gente che potrà aiutarlo se il male dovesse tornare…ed è chiaro che tornerà (a fine saga ce ne rendiamo conto). E She-Ra che fine ha fatto? Lei è a Grayskull e ha preso la decisione di lasciare queste strade e perseguire nuove missioni su Etheria da sola: si sente in dovere di tornare sul suo pianeta per aiutare i sopravvissuti alla lunga tirannia di Hordak. La sorella di He-Man precisa che si prenderà cura anche dei morti, poiché ha sognato un Castello di Cristallo, dove dovrà ricondurre le anime delle sue vittime, o meglio, vittime di Despara. Cercherà questo castello tramite una gemma fornitale dalla Maga Teela, la quale ora, priva dei poteri, sente ancora di più il dolore dovuto alle perdite enormi delle vittime di questa guerra. Adam cerca di infondere alla sua amica speranza e un ruolo nuovo, quello di dare vita, anima e cuore al nuovo regno, magari insieme a lui. Il rapporto che intercorre da sempre tra il principe Adam e Teela (fin dai primi cartoni Filmation lasciato solo all’intuizione e alla leggera malizia degli occhi dei bambini) qui diventa una piacevole sorpresa, attesa da decenni, infatti siamo all’epilogo, lo capiamo da un breve scorcio di Adam e Teela che si baciano il giorno delle loro nozze. La scena si sposta bruscamente sull’isola di Anwat Gar, nella grotta della strega Saryn, madre di Keldor, troviamo con sorpresa Evil Lyn intenta a fare un rito utilizzando dei resti portati da lei fin là e poi uniti ad una pozza col sangue e il potere di Saryn stessa…dal rito emerge gocciolante di sangue una figura maschile, demoniaca, con la pelle azzurra…a cui la strega dà il bentornato e il ben risorto. Al castello intanto sentiamo degli echi come se si stia forgiando qualcosa nelle fucine di fuoco di Grayskull. Cosa può essere?!? E’ He-Man che sta lavorando a qualcosa. Notiamo pure un omaggio a coloro che sono morti, infatti intorno al nostro eroe troneggiano come statue le sembianze di Randor, Man-at-arms e Sorceress. La “telecamera” zooma e vediamo tutti che il rumore proviene dalla creazione di una nuova spada! …a questo punto He-Man sembra stia parlando con qualcuno…ma il colpo di scena è che l’uomo più forte dell’intero universo è rivolto al lettore, chiedendogli se è pronto…girando la pagina capiamo che He-Man sta davvero parlando con noi e termina consegnandoci la spada e quindi il potere! Il bambino che è ancora in noi ha visto He-Man rompere la quarta parete e consegnare ad ognuno di noi una spada del potere, come abbiamo sempre desiderato! Di seguito alcune tavole concesse dall'editore: Rimando i commenti conclusivi alla fine di questa recensione, passando ora alla parentesi del secondo albo di questo mese, il one-shot che esplora le origini del maestro di Skeletor, della nemesi principale di She-Ra, del lato oscuro del mondo di He-Man il cui titolo italiano è: “Il dazio del diavolo”, il racconto delle origini di Hordak. Anche nel caso di Hordak noi fans dei MOTU (e POP) ci siamo sempre accontentati di ritrovarci catapultati nel cartone animato con tutti i protagonisti già avvezzi ad interagire tra di loro da chissà quanto tempo. Per ogni “big” allora la DC ha creato un fumetto per colmare questa mancanza: “Masters of the Universe : The Origin of…” e abbiamo avuto prima He- Man, poi Skeletor (pubblicati rispettivamente nel numero 1 e 2 italiani) e poi Hordak, raccontato solo ora, nell’ultimo numero. Il racconto è uscito come speciale singolo in USA nel 2013 scritto da Keith Giffen e Brian Keene e illustrato da Giffen stesso. Getta un po’ di luce su come Hordak abbia acquisito i suoi poteri demoniaci diventando un semidio. La maggior parte di noi conosce Hordak dal cartone di She-Ra. Altri lo potrebbero conoscere dalla precedente serie a fumetti a corredo del cartone del 2002 in cui fece delle comparsate. Qui dobbiamo prepararci ad un viaggio nel passato lontano per vedere come morirono gli antichi dei e come Hordak è passato dall'essere un conquistatore del cosmo a qualcosa di molto simile a un dio. L’azione si svolge su un mondo dominato dall’Orda. Giffen ci riporta indietro di un milione di anni prima della nascita di Adam ad una battaglia folle per l'universo stesso tra Hordak e Zodac, il difensore cosmico, un eroe la cui vita e gli eserciti sono stati sacrificati inutilmente in una trappola tesa dal terribile Hordak, la vittoria del quale è destinata a diventare un antico mito nei milioni di anni successivi. Il disegno è molto particolare, ogni vignetta è come se si aprisse fuori dalla pagina, belle e azzeccate le tonalità, i viola, le esplosioni e gli sfondi del campo di battaglia, un piacevole stile artistico. Milioni di anni fa, a causa della carneficina intorno a lui, Zodac si è trovato come unico superstite della battaglia del suo popolo contro le truppe del mondo degli Horde. Dopo una guerra condotta per lungo tempo resta un solo guerriero solitario, Zodac. Egli è ora tutto ciò che si trova ad opporsi al male del tiranno Hordak. Ben presto però Zodac seppe che non fu risparmiato per caso, ma per il volere di Hordak stesso. Dopo tutto, è stato il malvagio a manipolarlo in modo che entrasse in guerra con le sue truppe, causando milioni di morti, cosicché Hordak potesse banchettare con le loro anime. Hordak gli apparve e lo invitò a vedere il compimento della profezia finale, quella che parla della battaglia tra l’avatar di tutto ciò che è buono con l'avatar di tutti i mali, il cui risultato avrebbe deciso il destino dell'universo. Zodac accettò con determinazione, ansioso di vedere la fine di Hordak. In verità il rancore era più personale di quanto sembrasse. Hordak e Zodac erano fratelli. Questo importava poco a Hordak, anzi, aveva intenzione di diventare dominatore dell’universo con il sangue di suo fratello. Una battaglia cosmica tra fratelli che determina il destino di un universo. Entrando a Fright Zone alla ricerca di Hordak, Zodac incontrò Leech e fu subito costretto a combattere per la propria vita. Sconfitto Leech, il guerriero cosmico si fece strada nella fortezza di Hordak, circondata dalle fiamme. Purtroppo, tutte le anime che Hordak aveva consumato diedero a lui il potere di deviare qualsiasi arma, facendosi gioco di Zodac per il suo aver portato i propri connazionali ad inevitabile morte per mano del suo stesso fratello. Afferrando Zodac, Hordak consumò la sua anima senza alcuna resistenza. Il mondo sarebbe stato rifatto a sua immagine e Hordak sarebbe divenuto il padrone dell'universo. Questa "origine" è poco più di una scena di combattimento protratto nel quale non c'è alcuno dei retroscena necessari per farci partecipare alle vite di questi personaggi, per il loro rapporto (che scopriamo qui di fratellanza) o anche per la morte di un milione di persone. Compare ad un certo punto pure un piccolo cranio rosso spaccato che sembra quasi quello di Skeletor, in realtà Hordak si rivolge a lui come “suo padre”…suo e di Zodac…(che sia il Grande Horde? …morto???) La trama è leggera, non ha un gran senso: Hordak non può combattere Zodac fino alla morte in un posto pieno di macerie, quindi si recano ad un posto analogo affinché ci sia pure il combattimento con Leech…Eppure, ci sono gli elementi costitutivi di una buona storia: una mini-serie che raccontasse le vicende tra Hordak e Zodac, per esempio, sarebbe potuta essere abbastanza utile. A parte il fatto che sembra quasi il duello preso in prestito dalla serie 2002 con i retroscena del re Hiss che lotta contro Zodac, le connessioni di questo one-shot col fumetto mensile di oggi, sono deludenti. La domanda più scottante - come il buon vecchio Hordak diventi un abominio - non viene minimamente affrontata. E’ come se l'origine di Hordak riferisca con le sue vignette delle vicende prive di importanza o interesse poiché ciò che viene mostrato è già accaduto o deve ancora accadere, ma senza riflessi particolari che non conosciamo già. Questo fumetto, a differenza di tutti gli altri, non è riuscito a fornire una storia più strettamente legata con la serie regolare. L'arte di Giffen è stavolta insignificante come la sua scrittura. Apprezziamo giusto il fatto che la sua Fright Zone renda omaggio sia alla versione Filmation, sia al giocattolo Mattel e anche il suo riuscire a mettere emozioni sul volto di Hordak: appare pazzo, assetato di potere e si considera un dio. E' un personaggio molto cool per un fumetto. Dovrei giusto fare qualche appunto…non penso di averlo rilevato solo io, ma questo disegno di Hordak sembra un po' troppo simile al demone Etrigan…inoltre noi ci aspetteremmo di avere risposte a domande quali “da dove viene Hordak? Perché ha un aspetto così impressionante?”…ma quando inizia il fumetto in realtà non assistiamo all’origine di Hordak, infatti lui è già un tiranno di proporzioni cosmiche fin dall'inizio della storia. Al massimo si innalza all’apice del suo potere alla fine. Bene, con l’ultimo numero italiano, questo probabilmente è tutto. …Dico “probabilmente” perché si vocifera già di una nuova saga ambientata sul pianeta di Etheria…staremo a vedere, di certo ci sarà una pausa per ora, ma non lunghissima, infatti qualcosa bolle già in pentola…………………beh, ve lo dico dopo… Facciamo prima qualche considerazione sul numero finale e sulla intera pubblicazione Motu/DC. Torno a parlare del primo albo di questo mese: con la battaglia finale tra il bene e il male che si è svolta nel numero precedente, il capitolo finale che abbiamo sotto mano è probabilmente un po’ anomalo nel mondo dei fumetti, in cui spesso ben poco spazio si dedica al “dopo”: l’apice si raggiunge con la battaglia finale e poi chi si è visto si è visto. Qui ci sono le conseguenze della guerra dell’eternità, ci sta Adam alle prese con un duro compito di ricostruzione, ci sono il resto dei sopravvissuti che lottano con le loro perdite e provano a capire esattamente ciò che il loro futuro può riservare. Dopo le sequenze d'azione dei precedenti quattordici numeri, è bello vedere un ritmo più lento, più contemplativo, nel numero finale. Attenzione, non è solo un “andiamo a verificare che cosa sta accadendo ad Eternia”, è l'epilogo di una storia di lungo corso, dove tutto si intreccia in maniera quasi perfetta rendendola fantastica dall'inizio alla fine. Anche per chi non fosse un fan di He-Man, c'erano un sacco di fantasia, sci-fi ed elementi da viaggi nel tempo da gustarsi...qualcosa per tutti i palati. La storia ha raggiunto la sua fine in un modo organico facendo guadagnare i complimenti a tutta la squadra. Il team creativo di Dan Abnett e Pop Mhan ha fatto quasi tutta la corsa all’unisono, il che ha portato una grande coerenza al lavoro come non si vede spesso nei moderni fumetti. E' incoraggiante che, invece di mettere a posto tutte le cose irrisolte, il team creativo abbia lasciato qualche trama irrisolta, penzoloni per il futuro, tra cui un potente suggerimento: le forze del male non possono necessariamente essere sconfitte per sempre. Speriamo di avere un'altra serie che riprenda queste fila il più presto possibile. La pagina finale è una sfida a qualsiasi fan di He-Man a leggerla senza ritrovarsi un sorriso enorme sul volto… un fantastico, geniale momento! Non vi ha fatto venire voglia di prendere la spada dalla mano di He-Man e gridare le parole immortali: "HO IL POTERE!!!"? Parlando del disegno, l’opera di Pop Mhan mantiene il suo marchio di fabbrica qui, infatti mentre il dettaglio e l'anatomia possono di tanto in tanto soffrire, l'estetica complessiva non ci lascia alcun dubbio sull’universo in cui ci troviamo. Mark Roberts merita ancora una volta i complimenti per i suoi colori brillanti e vivaci, dando al fumetto serietà ma allo stesso tempo l'aspetto di un forte, sfacciato giocattolo commerciale, in senso buono, ovviamente. Passiamo alle considerazioni conclusive su tutta la serie Motu/DC Comics. Mi sento in dovere di ringraziare chi ci ha lavorato, per aver realizzato un grande ritorno dei franchise che tutti amiamo, in un media che non lo ha mai visto arrivare a questi livelli, né approdare in maniera duratura a case editrici di questo rango, se si esclude la precedente esperienza degli anni 80. Anche in USA se ne parla come forse la migliore pubblicazione che DC abbia pubblicato negli ultimi 5 anni. E' stato interessante osservare come questa serie sviluppasse continuamente le vicende come avessero una conclusione e poi invece costruisse su di esse la successiva minaccia crescente, portando la storia sempre ad un livello completamente nuovo e superiore. Non si può quindi negare che questo sia stato uno dei migliori fumetti “franchising” sugli scaffali al giorno d’oggi. Crescendo chissà quante volte abbiamo desiderato di poter leggere un fumetto mensile che non solo rendesse omaggio ai canoni classici del passato dei Motu, ma che contribuisse anche a spingere questo universo affascinante in avanti, verso modi nuovi ed entusiasmanti di essere raccontato, modi più adulti e intricati. Ebbene, grazie a David, Abnett e Mhan, questo è esattamente ciò che abbiamo ottenuto. Certo, è triste vedere la serie giungere al termine, ma allo stesso tempo abbiamo la speranza che, chi gestirà il fumetto in futuro, avrà solide basi per proseguire su queste nuove tonalità. Forse l’aspetto più incredibile di questo fumetto è il “merge”, nel senso che agli scrittori sono stati presentati gli ingredienti, ossia i personaggi, con i loro vari background Mattel, Filmation, minicomics, fumetti vari, MYP e MOTUC…con tutto ciò dovevano preparare un pranzo matrimoniale degno dell’occasione, in cui combinare alla perfezione tutti gli ingredienti e le varianti…e ci sono riusciti alla grande. Redazionale: In chiusura termina il redazionale con il ripasso di brevissime trame di OGNI episodio dei Motu prodotto e poi trasmesso in tutto il mondo. In questo numero vengono trattati gli ultimi episodi da 121 a 130. Da segnalare solo un piccolo errore: E ora la novità in vista: Rifacendomi ai brevi comunicati finora a disposizione, veniamo adesso alla novità più a breve: un nuovo crossover della Dc Comics arriverà sugli scaffali americani ad ottobre e avrà come protagonisti due icone dell’animazione anni ’80, da una parte He-Man and The Masters of the Universe e dall’altra i Thundercats, frutto di una delle prime collaborazioni nippo-americane del settore. La serie sarà composta da sei numeri vedrà ai testi Rob David, sceneggiatore capo di Mattel e responsabile creativo dei MOTU, in coppia con il supervisore alla produzione Lloyd Goldfine. Le matite sono invece state affidate a Freddie E. Williams II, da poco cimentatosi su un altro crossover: Batman/Teenage Mutant Ninja Turtles. Abbiamo già la trama: il demoniaco stregone Mumm-Ra è alla ricerca di un’arma che possa competere con Omens, la spada in possesso di Lion-O, leader dei Thundercats, i nobili felini antropomorfi originari del pianeta Thundera. Attraverso la sua ricerca tra le dimensioni del Multiverso, il villain approda sul mondo di He-Man per appropriarsi della celeberrima Spada del Potere. Il fumetto sarà ancora targato DC Comics in accordo con la Mattel, mentre la Warner Bros detiene i diritti delle creature di Tobin Wolf dal 1989. Presto arriveranno di sicuro i primi dettagli, intanto vi ringrazio per aver seguito queste recensioni e sperando di poter in futuro tornare a parlare dei nostri beniamini, vi saluto con la splendida immagine promo di Williams. Come si dice in questi casi: “stay tuned“. Recensione a cura di Simone (aka NikeBoyRM)
Penultimo appuntamento di questa probabilmente prima wave del fumetto Dc-Motu. Dico “probabilmente” perché si vocifera già di una nuova saga ambientata sul pianeta di Etheria…staremo a vedere, di certo ci sarà una pausa per ora dopo il prossimo e ultimo numero. Qui ci occupiamo del numero 26 della serie regolare italiana RW Lion, contraddistinto in copertina con il mese di “Maggio 2016” anche se uscito a Giugno. Questo albo contiene il solo numero 14 americano della saga sulla guerra dell’Eternità ( “He-Man: The Eternity War”), scritta da Dan Abnett. E’ la prima volta che la RW edizioni fa uscire un albo singolo, privo anche della parte redazionale finale, infatti il costo è ridotto. Iniziamo con un breve riassunto: nel numero precedente abbiamo lasciato Skeletor che, dopo aver distrutto l’universo, si appresta a sfruttare la potenza di Grayskull e di Horokoth per distruggere il seme stellare, la fonte della creazione stessa. Adam per ostacolarlo attinge al forte potere dentro di sé già utilizzato da piccolo per fermare il tempo, arriva al castello e usa i resti della sua spada del potere per spegnere il fuoco di Horokoth nella fucina di Grayskull. Il piano di Skeletor fallisce ma Adam sembra venire bruciato da quell’esplosione. Però l’albo finisce con un He-Man liberatosi di Hiss, completamente rigenerato e trasfigurato che minaccia suo zio, il nemico di sempre, di porre fine al suo dominio. Il titolo dell’albo (quattordicesimo episodio della saga) è: “Quattordicesima parte – Morte eterna”. Dopo la conclusione scioccante dell’ultimo numero abbiamo He-Man vs Skeletor con nuovi poteri a loro disposizione, in lotta per il controllo di Grayskull e del potere assoluto. Alla fine il vincitore prenderà tutto, chi diventerà il Padrone dell'Universo? In realtà Skeletor sta facendo il suo grande gioco finale: o governerà il cosmo o decreterà la fine di tutta la vita nell'universo, inclusa la propria. He-Man, rispolverata la capacità di fermare il tempo, accetta lo scontro anche lui nella sua nuova forma finale. Invece She-Ra si ritrova contro il fantasma di Hordak. Il fumetto inizia con Teela che ha la peggio contro Evil-Lyn, dal momento che i poteri da maga di Teela erano legati agli uomini serpente ormai tutti morti per opera di re Hiss (se ricordate aveva fatto in modo che morissero tutti se lui fosse morto). Con quelle che sembrano essere le sue ultime parole, Teela chiede aiuto alla Dea Zoar, la quale viene in suo soccorso respingendo Evil-Lyn. A quel punto Teela usa la sua magia per risvegliare She-Ra, in modo che possa finalmente partecipare alla lotta, in effetti la sua presenza è stata abbastanza inutile per l'intero ciclo della guerra dell’Eternità. La principessa del potere sa che deve distruggere gli occhi di Grayskull se i nostri eroi vogliono avere una chance per vincere. Skeletor non intende lasciare che He-Man lo batta anche stavolta, così usa i suoi nuovi poteri per prendere il comando dei morti nel tempo e pone He-Man contro gli eroi originali di Eternia: Vykron, He-Ro, Sir Laser Lot, Wun-Dar e anche lo stesso re Grayskull, mentre a She-Ra è contrapposto il fantasma di colui che l'ha cresciuta, Hordak. Una cosa sconcertante, che avviene durante la lotta con i morti affrontati dai nostri eroi, succede in realtà al di fuori della battaglia ed è qualcosa di molto più importante: Man-At -Arms va in aiuto di sua figlia Teela e le dice che non le è permesso di morire. Praticamente con la forza della madre di lei, Sorceress, Duncan dà in cambio la sua vita per Teela. Tanti morti di personaggi “famosi” ci sono state nel corso di questa serie…in particolare Duncan era già dato per defunto dopo la missione nello spazio, speriamo che il nostro Man-At-Arms trovi anche stavolta una scappatoia da qualche parte e sopravviva... Intanto infuria la lotta dei nostri eroi contro i morti: Skeletor ha avuto l'audacia di utilizzare i migliori del passato di Eternia come suoi burattini personali. Il malvagio distruggerà tutto, anche se stesso per vincere finalmente…questa follia muove l’ira di Skeletor, per fortuna She-Ra intanto riesce a sconfiggere il fantasma di Hordak infilando la sua spada nel petto del suo demoniaco ex-mentore e distrugge anche gli occhi di Grayskull. Allo stesso modo He-Man usa il suo potere di Maestro dell’eternità, dissipa i fantasmi e, come She-Ra, immerge la spada del potere in profondità nelle viscere di Skeletor, sconfiggendo non solo lui, ma anche il suo folle piano per distruggere l'eternità. Alla fine, le ceneri di Horokoth sono disperse nella terra, il male di Skeletor è stato vinto e Grayskull si innalza ancora una volta verso il cielo come un faro di speranza e di pace per tutta Eternia. He-Man torna ad essere il principe Adam e vediamo che Teela non è più la Maga, ma è viva, quindi il padre l’ha salvata. L’albo si chiude con She-Ra, Adam e Teela che guardano verso il castello di Grayskull chiedendosi cosa accadrà ora. Di seguito alcune tavole concesse dall'editore: E’ tutto per questo numero, ma facciamo qualche considerazione. E così arriviamo al culmine di HE-MAN: LA GUERRA DELL’ETERNITA’, anche se non siamo all'ultimo numero. Questo confronto è stato costruito fin dal primo albo e si svolge con le versioni super potenziate di He-Man e Skeletor pronte a darsi battaglia per il destino dell'universo, vale la pena di prendere un momento per riconoscere quanto esattamente questa serie abbia rispettato le promesse fatte quattordici numeri fa. Quando fu chiesto ad Abnett e Mhan cosa avremmo dovuto aspettarci dalla serie, entrambi usarono la stessa parola: “epica” e questo è esattamente ciò che ci hanno dato. La minaccia è stata costruita a poco a poco e il continuo bombardamento di momenti dinamici è stato una gioia assoluta per un fan di He-Man. E’ apprezzabile anche il modo in cui si raggiunge quello che potrebbe essere potenzialmente il crescendo. Da Motu-fans siamo stati incredibilmente fortunati ad avere un titolo mensile di così alta qualità. Detto questo, farei qualche osservazione: nonostante io ammiri l'intenzione, devo ammettere che il nuovo design per i “quasi dei” He-Man e Skeletor non funziona molto per me, sarà pure dovuto al fatto che da bambino non sono mai stato eccessivamente innamorato dei vari "Battle Armor", "Dragon Blast" o variazioni "Pugno di Tuono” (“Thunder punch") dei miei amati personaggi, e ancora adesso preferisco di gran lunga le versioni classiche pure nei fumetti. Se non altro, però, i disegni funzionano bene nel sottolineare la posta in gioco della battaglia a cui stiamo assistendo, con un crepitio e un senso di grandezza. Questo numero si tratta di una specie di fiocco per chiudere la saga: He-Man e She-Ra superano il loro ostacolo finale semplicemente gridando che hanno il potere…Diciamo che può sembrare davvero poco brillante per un finale, soprattutto dopo tutto ciò che abbiamo affrontato in questa serie sempre più intensa. In altre parole, mentre abbiamo goduto di questa serie per la maggior parte degli albi, la conclusione alla nostra grande battaglia qui sembra un po' stantia, dal momento che è praticamente una ripetizione di ogni storia di He-Man, in cui i nostri eroi superano semplicemente gli ostacoli perché hanno il potere... Da parte mia ho comunque apprezzato la saga perché sono un fan dei Masters, ma non pensate che ciò che voglio dire sia “qualsiasi He-Man è meglio di niente”, in realtà si tratta di un ottimo prodotto, che ha rispettato tutti i canoni e i fans vecchi e nuovi, operazione non facile. Il fumetto, ricchissimo di colpi di scena, ha riunito più universi dei nostri personaggi, più versioni, facendo quadrare sempre tutto, inserendoli tutti con un loro ruolo riconoscibile dai vecchi fans e dai nuovi lettori. Tornando alla storia, magari il finale non è proprio quello che ci si poteva aspettare dopo aver letto questa serie per così tanto tempo, ma ci sta, le storie dei Masters nei fumetti ed in tv sono sempre state molto più semplici e meno articolate e profonde di ciò che ci hanno fatto leggere gli scrittori di questo fumetto. La parte artistica anche stavolta è stata grande, i colori di questo albo, luminosi e vibranti, sono sempre eccezionali. Redazionale: Per questo mese, nessuna parte redazionale. Recensione a cura di Simone (aka NikeBoyRM) Tutto finisce qui! Chi ha vinto la guerra? Chi ricostruirà Eternia? Chi non c’è più? Quale sarà il futuro per i Dominatori dell’Universo? Dan Abnett e Pop Mhan ci regalano uno struggente finale congedandosi dai personaggi che tanto amiamo. E, per concludere in bellezza, le richiestissime origini di Hordak!
Contiene He-Man The Eternity War 15, The origins of Hordak Faciamo altri 2 passi verso la fine, non sapendo ancora se sia quella della saga o proprio del fumetto Dc-Motu. Ci occupiamo del numero 25 della serie regolare italiana RW Lion, contraddistinto in copertina con il mese di “Aprile 2016” anche se uscito a Maggio. Questo albo contiene i numeri 12 e 13 americani della saga sulla guerra dell’Eternità ( “He-Man: The Eternity War”), scritti da Dan Abnett. Iniziamo con un breve riassunto: nel numero precedente abbiamo visto Skeletor pronto a distruggere tutto il pianeta e la divinità stessa, dopo aver distrutto l’universo. Adam si oppone naturalmente e marcia verso Grayskull, mentre She-Ra riesce a sfuggire da Despondos con l'aiuto di Teela. Facciamo la conoscenza di Wraith-War, un super-soldato di Skeletor e scopriamo che si tratta di Man-At-Arms, catturato da Tri-Klops e sottoposto al “trattamento” con lo Slime Pit, che annulla la volontà. Per questo diventa un’arma nelle mani di Skeletor e ingaggia una lotta all’ultimo sangue con Adam. Non parliamo a caso di “sangue”, poiché è ciò che desidera il malvagio Skeletor, vuole del sangue di Grayskull ma nell’attesa di quello di Adam, il signore del male si fa fare una prima trasfusione da Trap-Jaw prelevandolo dal cadavere di Hordak stesso, che ormai lo possedeva nelle sue vene. Wraith-War/Man-at-Arms lotta con Adam/Re Hiss mentre Teela, che ha liberato She-Ra, si trova a dover fronteggiare (come dea serpente) la nuova dea, Horokoth/Evil-Lyn, dalle sembianze di un enorme pipistrello. Nel finale Man-At-Arms/War Wraith subisce un attacco multiplo di serpenti usciti da Adam/Re Hiss e ha la peggio. Ma re Hiss, vincitore, si contorce per il dolore perché sembra che in qualche modo Adam sia sopravvissuto all'interno dell’ex capo supremo degli uomini serpente. Il titolo del primo albo (dodicesimo episodio della saga) è: “Dodicesima parte – Frantumato”. He-Man deve liberarsi di re Hssss, maestro dei travestimenti, che impersona tutti quelli che il nostro eroe conosce e ama, deve farlo per poter salvare l'universo sull'orlo dell'annientamento: la posta in gioco non è mai stata così alta. L’albo inizia con Teela simil-Serpos che si scontra con Horokoth/Evil-Lyn. Mentre le due dee lottano, ci viene mostrato ciò che sta scendendo su Eternia e l'inferno che sta disintegrando il resto dell'Universo. Skeletor, grazie alla trasfusione di sangue dal corpo di Hordak, può accedere alla fucina di Grayskull e fonde la spada del potere di Hordak con il suo staff Havoc per creare la propria spada del potere…dannatamente potente, al punto che ogni volta che batte il martello verso il basso nel processo di forgiatura, dei pianeti si frantumano! Mentre l'universo si sgretola e i nostri eroi cercano di rompere lo scudo che protegge Grayskull, re Adam combatte la sua guerra per liberare il suo corpo da King Hiss, il quale cerca invece di capire il motivo per cui non riesce a prendere il pieno controllo di Adam. Proprio mentre Adam combatte re Hiss nella sua mente, questi spiega ad Adam che riuscì a prendere il suo controllo solo perché il giovane re ruppe la sua spada del potere. E lo confonde portandolo all’epoca di quando era solo un bambino e mostrandogli una realtà distorta in cui intorno a sé ogni parente, amico, alleato, era sempre re Hiss. Alla fine, Adam scopre che non tutti nella sua mente sono posseduti dal malvagio rettile e sono contro di lui, infatti viene condotto in salvo da tre diverse versioni temporali di Teela, che Hiss non è in grado di corrompere a causa di quanto Adam la ama. “Le” Teela gli dicono che Hiss prenderà tutti i suoi ricordi, ma non deve mai prendere uno di questi ricordi, custodito da una pietra che funziona da chiave di memoria. Il ricordo è stato trovato da Teela e dato proprio a lui. Ora Adam deve solo mantenere questa pietra al sicuro e inizia a combattere una battaglia con Hiss usando solo l’ascia e lo scudo di Re Grayskull come nella versione classica dei primi minicomics. Purtroppo alla fine Adam perde il controllo della chiave di memoria, la quale cade e va in frantumi. Di seguito alcune tavole concesse dall'editore: Il titolo del secondo albo (tredicesimo episodio della saga) è: “Tredicesima parte – La fine di tutti i mondi”.
Vediamo se può He-Man strappare l'universo a Skeletor, il Maestro della Morte…Ricordiamo che l'inferno sembra essersi scatenato, Skeletor ha ucciso Hordak e ha preso non solo il potere dell’Orda in se stesso, ma anche il potere di Grayskull...per non parlare di quelli del tempo e dello spazio con i raggi della morte emanati dagli occhi del castello. Tutto sembra perduto, "la fine è vicina"…non solo della serie…ma dell’intero universo a quanto pare! L’albo si apre con She-Ra che cerca di raggiungere il castello ma viene ostacolata da Cavalieri Oscuri fantasma. Su di lei si sono incentrati molti albi prima della Guerra dell’Eternità e sembra strano che qui sia sotto utilizzata, quasi che non potesse contribuire molto alla causa. Un'altra cosa strana è che quando torniamo nella testa del re Adam, invece di vedere il classico He-Man, vediamo lui nella forma di un bambino…forse l’alter ego di He-Man è finalmente riuscito ad entrare nel suo ultimo ricordo custodito nella chiave, quello a cui re Hiss non doveva avere accesso. In questo ultimo frammento Adam vede se stesso quando usò il potere dentro di sé per fermare il tempo, allo scopo dare a suo padre la possibilità di sopravvivere (episodio che fu raccontato nel numero 19 italiano). Con il ricordo di suo padre ad incoraggiarlo, Adam si carica di quella forza necessaria per combattere re Hiss e liberarsi dal suo controllo. La scena si sposta a Grayskull, dove scopriamo che Man-At-Arms, prima di essere catturato e torturato, aveva impostato una bomba nella visiera di Tri-Klops durante la lotta con l’alleato di Skeletor. L’esplodere di questa bomba distrugge lo scudo intorno Grayskull, permettendo ai dominatori che lo assediavano da fuori (insieme agli uomini serpente) di volgere a loro favore la battaglia. Tornando ad Adam, il valoroso re infila nel suo petto ciò che resta della sua spada del potere, uccidendo King Hiss presente in lui, ma scopriamo con le ultime parole del rettile che quando impersonò il medico Mendor, aveva ideato un piano B nel caso in cui qualcosa del genere fosse mai accaduto. In pratica Hiss ha usato il dottore come mezzo per impiantare il suo veleno in tutti gli Snakemen, così prima di morire lo attiva, uccidendo tutti i suoi ex seguaci attualmente in lotta con i dominatori contro Skeletor. Con questo espediente la maggior parte dell'esercito di Fisto viene decimato, ma per fortuna quell’episodio della memoria di Adam con re Randor gli ricorda che una volta ha usato il potere di Eternia per fermare il tempo e se vuole salvare l'universo ora, deve attingere a quel potere di nuovo, ed è ciò che fa. Prima che Skeletor, trasfigurato come il Signore della Morte, possa sfruttare la potenza di Grayskull e di Horokoth per distruggere il seme stellare, la fonte della creazione stessa, Adam porta a compimento il suo cammino verso il castello e usa i resti della sua spada del potere per spegnere il fuoco di Horokoth nella fucina di Grayskull. Tutto ciò avviene durante l'ultimo secondo della realtà. Con questo atto Adam viene bruciato, il piano di Skeletor fallisce e appena questi si gira per vedere cosa è successo, appare un He-Man completamente rigenerato che lo minaccia di porre fine al suo dominio. Questo è tutto per questo numero, ma facciamo qualche considerazione. La Guerra dell’Eternità, dopo un lunghissimo percorso, ha portato tutto più vicino a dove abbiamo iniziato originariamente, in termini di status quo…ossia siamo al confronto He-Man vs Skeletor. Per tutto ciò che ci è stato dato in questo percorso, è sorprendente tornare a quel tipo di normalità, anche se, a dire il vero, la posta in gioco non è mai stata così alta. Come apparirà He-Man nel prossimo numero dopo che la parte di Adam in lui è stata bruciata nel fuoco di Horokoth? Ci saranno effetti duraturi per il nostro eroe in futuro? Riguardo gli artisti che lavorano al fumetto, sappiamo tutti ormai ciò di cui Pop Mhan è capace, con le sue dinamiche, i personaggi disegnati molto grandi, in modo da vedere flettere quel particolare muscolo nelle scene. Sembra anche si sia divertito col subconscio del re Hssss che intrappola Adam, con le teste di serpente incredibilmente contorte e claustrofobiche quando Adam cerca disperatamente di riottenere la sua libertà. Ci sono anche momenti in cui il dettaglio soffre, come ad esempio le espressioni dei visi di tanto in tanto irregolari, ma nel complesso il lavoro di Mhan colpisce e suggestiona. Il dialogo di Dan Abnett, con gli scambi continui tra l'uomo più potente dell'universo e il suo rettile aguzzino è il vero punto forte della scrittura. Riesce a far luce su quanto è stato forte Adam resistendo a Hssss per così tanto tempo. So di dire più o meno la stessa cosa in ogni recensione che scrivo per questa serie, ma vale la pena ripeterlo ancora una volta: questo è un fumetto che riesce a fondere perfettamente il colorito mondo nostalgico della nostra amata linea di giocattoli e TUTTE le serie di cartoni animati realizzati su di loro. E lo fa con una drammaticità e una dignità alla pari con i più bei romanzi di fantasia. Ne viene fuori una affettuosa nuova creazione con una rivisitazione audace di questo franchise iconico. Basta dimenticare i preconcetti circa il bodybuilder abbronzato dai capelli biondi dei giocattoli e dei cartoni animati. La Guerra dell’eternità è una serie fantasy che merita attenzione per il disegno, la sceneggiatura, la scrittura, i suoi colpi di scena e per la pura emozione che suscita. Se la state scoprendo ora, salite a bordo recuperando tutti i fumetti, non ve ne pentirete. Redazionale: In chiusura prosegue il redazionale con il ripasso di brevissime trame di OGNI episodio dei Motu prodotto e poi trasmesso in tutto il mondo. In questo numero vengono trattati gli episodi da 111 a 120. Si avvia a conclusione la guerra che ci ha accompagnato negli ultimi otto mesi, con He-Man e Skeletor che combattono per il destino di Eternia con poteri mai visti prima! Chi diventerà il dominatore dell’universo? Chi vivrà? Chi morirà?
Contiene He-Man The Eternity War 14 Ci avviciniamo alla fine (della saga? o proprio del fumetto Dc-Motu? non è dato ancora saperlo purtroppo) occupandoci del numero 24 della serie regolare italiana RW Lion, contraddistinto in copertina con il mese di “Marzo 2016” anche se uscito ad Aprile. Questo albo contiene i numeri 10 e 11 americani della saga sulla guerra dell’Eternità ( “He-Man: The Eternity War”), scritti da Dan Abnett e illustrati da Pop Mhan, senza dimenticare Roberts. Breve punto della situazione: nel numero precedente abbiamo visto Skeletor tirare lo scacco finale su Hordak. Per rovesciare il suo regime ha utilizzato le anime delle persone che Hordak catturò in passato, ma soprattutto la sua doppiogiochista Evil-Lyn, divenuta la nuova dea dell'era di Horokoth. Con questi stratagemmi Skeletor lo ha distratto fino a riuscire ad ucciderlo, trafiggendo con la spada il buio cuore del suo maestro. Nel finale abbiamo visto un re Adam molto malato ricevere un messaggio di resa dei conti finale da Skeletor, ma la cosa più sconvolgente è che il re Adam sfoggia una strisciante lingua di serpente…sembra in realtà essere il re Hiss! Il titolo del primo albo (decimo episodio della saga) è: “Decima parte – Sfida”. La guerra dell’Eternità ha avuto così tanti colpi di scena fino ad ora che non sappiamo cosa aspettarci… Dal momento in cui si sono dati battaglia per la prima volta, Skeletor ha messo in dubbio il motivo per cui Adam fosse più degno del potere Grayskulls rispetto a lui. Adesso che il demone di Eternia è anche custode dei segreti del Castello di Grayskull, tale questione torna alla ribalta: Re Adam conduce una assalto finale contro Skeletor marciando proprio verso i cancelli di Grayskull. La storia infatti inizia con re Adam che arringa i suoi soldati per sferrare l'offensiva: ha intenzione di condurli al castello di Grayskull e nel caso qualcuno abbia perso il finale del numero precedente, qui diventa abbastanza evidente che Adam è Re Hiss quando fa il suo discorso con indosso proprio l’armatura di re Hiss. Mentre i nostri eroi si stanno preparando ad attaccare, Skeletor è pronto a distruggere tutto il pianeta e parla alla Dea attraverso Evil-Lyn avvisandola che ha intenzione di uccidere personalmente la divinità, per gustarsi il suo atto finale. Per raggiungere Grayskull, Adam e i Dominatori devono attraversare una parte dell’ormai dilagante Fright Zone di Hordak e, poiché conosciamo le impervie guglie e rocce di cui è popolata, è buona cosa che i nostri eroi utilizzino dei Dragon Walker che, nel giocattolo, dovevano essere in grado di superare anche un crepaccio. Purtroppo questo non basta a tenere al sicuro i nostri eroi, il veicolo non regge e l’unica salvezza diventa Moss Man “kamikaze” che si sacrifica per rendere l'area di nuovo attraversabile e verdeggiante. Vediamo pure She-Ra sfuggire da Despondos con l'aiuto di Teela, ma non è tutto, appaiono i primi scorci del Castello di Cristallo, che speriamo abbia un ruolo più avanti…ma abbiamo un altro grande colpo di scena: dopo il sacrificio Moss Man, re Adam corre nel bosco, dove Rattlor lo segue e gli racconta che sa chi è veramente e che la sua alleanza con il re era verso Adam, non verso di lui, ma detto questo, il re Hiss uccide Rattlor. A fine albo vediamo una nuova arma di Skeletor: Wraith-War, che è praticamente un super-soldato Eterniano della morte e se questo non bastasse, vediamo anche che in realtà è Man-At-Arms. Di seguito alcune tavole concesse dall'editore: Il titolo del secondo albo (undicesimo episodio della saga) è: “Undicesima parte – La peggior ferita”. Visto il finale dell’albo precedente, partiamo da una domanda: Man-at-Arms potrebbe essere sopravvissuto alla distruzione devastante del disgregatore orbitale della Orda? Qui viene raccontata la storia dal momento della scomparsa di Duncan e Roboto, che affrontarono un atterraggio di fortuna potenzialmente letale nelle paludi di Eternia, poiché c’era un'altra minaccia là in attesa:Tri-Klops! Sarà il vincitore tra i due a diventare un agente del male mandato ad uccidere il re Adam /Hiss e ad influenzare il corso della guerra dell'eternità… Andiamo con ordine, avevamo perso le tracce di Man-at-Arms, quel maestro leale e amabile degli armamenti, dopo che aveva distrutto il disgregatore orbitale di Hordak: aveva iniziato a precipitare, destinato a schiantarsi verso Eternia, ma grazie al sacrificio di Roboto nel proteggere proprio il corpo di Duncan, il nostro eroe è sopravvissuto alla caduta. Peccato che Tri-Klops ha visto l'incidente e dopo aver lottato con Man-At-Arms nella palude, ha avuto la meglio su di lui e lo ha portato da Skeletor per essere torturato dalla mistica Slime Pit………altra dose di nostalgia per i fans, questo giocattolo che permetteva di giocare con la melma in casa senza sporcare tutto…Chissà quanti si saranno sentiti dire frasi del tipo: "non mettere la melma sul gatto" o "non mettere la melma nel videoregistratore". Qui lo Slime Pit rende le persone schiavi senza cervello e Skeletor, una volta ucciso Hordak, ha deciso di mettere Man-At-Arms a lavorare per lui per farsi portare il sangue di Grayskull, precisamente quello di He-Man, nell’attesa comunque il signore del male si fa fare una prima trasfusione da Trap-Jaw prelevando il sangue di Grayskull dal cadavere di Hordak stesso, visto che ormai lo possedeva. Dopo questo il flashback su Duncan, si torna al presente in cui Wraith-War/Man-at-Arms lotta con Adam/Re Hiss e ha la meglio sul giovane sovrano. Nel frattempo ricordiamo che Teela ha salvato She-Ra da Despondos, rintracciandola grazie al collegamento magico che Adora ha con Swift Wind e con tutti gli animali. Ora che la nostra principessa del potere è di nuovo al tavolo da gioco, abbiamo una possibilità di vedere i nostri eroi vincere questa guerra, anche se Evil-Lyn, che è la nuova dea dell’era di Horokoth, cerca di fermare le due donne, ma Teela si batte, la dea pipistrello dell’età oscura contro la ex-dea serpente, con questo diversivo aiuta a fuggire via She-Ra e Swift Wind nella speranza che trovino Adam. Nel finale dell’albo torniamo di nuovo al punto in cui avevamo interrotto nel precedente numero e vediamo Man-At-Arms/War Wraith andare contro re Hiss/Adam. Dopo un lungo monologo su quanto Duncan odi in realtà Adam per la sua debolezza, arriva per lui lo shock più grande: un attacco multiplo di serpenti usciti da Re Hiss che sembrano ucciderlo. La storia si chiude con il re Hiss contorcersi per il dolore nonostante abbia vinto la lotta, perché sembra che in qualche modo il re Adam sia sopravvissuto all’ingestione dell’ex capo supremo degli uomini serpente. Questo è tutto per questo numero, facciamo alcune considerazioni. Mi è piaciuto il tocco nostalgico riguardante i giocattoli, mi riferisco ai Dragon Walkers e allo Slim Pit, mi ha dato la strana ma piacevole sensazione di rileggere un fumetto allo scopo commerciale per vendere il giocattolo di turno, ma stavolta non è così, è una storia in cui si inseriscono omaggi a questo grande e variopinto mondo che ha popolato la nostra fantasia. Colpiscono nel primo albo le morti di Moss Man e Rattlor forse per rendere la storia più epica, ma lo sviluppo di re Hiss sarebbe però sufficiente già da solo per mantenere alto l’interesse in questa saga e il ritorno di She-Ra aggiunge curiosità e trepidazione nel lettore. Anche se non fossi un fan “permanente” di He-Man - quale io sicuramente sono - mi sarei comunque assolutamente innamorato di questo fumetto. La guerra dell’eternità è audace e dinamica, ricca di colpi di scena e momenti di suggestione. In più, proprio quando pensi di sapere le risposte, il team creativo modifica le domande, portando il tutto verso una direzione inaspettata. Credo che forse l'aspetto più impressionante della guerra eternità è la portata della storia raccontata, con diverse trame distinte che si intrecciano in maniera egregia lungo il cammino, ciascuna delle quali senza dubbio contribuisce a perfezionare il tutto. Molto più di mera nostalgia, questa è una serie fantasy che si è dimostrata più che in grado di stare in piedi sulle proprie gambe e anche chi non ha mai posseduto uno qualsiasi dei giocattoli Mattel o se non si è mai stati seduti davanti al televisore a guardare i cartoni animati delle due serie gemelle, “He-Man: La guerra dell’Eternità” resta un fumetto altamente raccomandato. Redazionale: In chiusura prosegue il redazionale con il ripasso di brevissime trame di OGNI episodio dei Motu prodotto e poi trasmesso in tutto il mondo. In questo numero vengono trattati gli episodi da 100 a 110. Recensione a cura di Simone (aka NikeBoyRM) |
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July 2017
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