Un piccolo riassunto della miniserie prologo: Skeletor riesce ad impadronirsi di Grayskull, ma alla fine non riesce a sbloccare il segreto del suo potere. Nel corso dell'avventura, il malvagio uccide la Maga prima di essere brutalmente sconfitto da He-Man e trasportato al cospetto di un cattivo invisibile che rivela di averlo per tutto il tempo.
La nuova serie di Giffen e Pop Mhan (confusamente anch’essa dal titolo “He-Man ei dominatori dell'Universo”) inizia con i dominatori dell'universo che celebrano le esequie di Sorceress mentre Hordak decide di invadere Eternia tramite le sue due donne di punta: la Tessitrice D’Ombre e Despara, l'arma più letale nel suo esercito. Teela riconosce subito in Despara la sua amica d'infanzia dimenticata: Adora (che, come ogni bambino degli anni '80 sa, è destinato a diventare She-Ra, la principessa del potere).
Questo finale ci porta dritti dritti a He-Man ei dominatori dell'universo numero 3, primo fumetto dell’albo, che in italiano ha il titolo:
"Assedio" (He-Man and the Masters of the Universe #3)
Ora Grayskull è sotto assedio da parte delle forze di Despara e Hordak, i sensori del castello determinano che qualcosa di non organico si sta avvicinando e poco dopo i dominatori vengono colpiti da una raffica di fuoco di fila che rischia di danneggiare il castello. Prima che possano mettersi in salvo al suo interno, si avvicina nuovamente Despara, che pretende di avere Teela. Naturalmente Teela si sente tradita dalla sua amica d'infanzia, ma ha poco tempo per lamentarsi: Despara le provoca uno stato di incoscienza e la rapisce, sostenendo che se Teela prende la decisione giusta, non morirà né oggi né mai. Nonostante il rapimento di Teela, He-Man ordina a Duncan, padre della ragazza, di occuparsi del perimetro difensivo, promettendogli di farla tornare al più presto.
Nel frattempo, su Etheria, la Tessitrice d’Ombre condivide le preoccupazioni con Hordak: l'incontro con Teela potrebbe vanificare tutto il lavaggio del cervello fatto alla figlia di Randor. Hordak la rassicura rispondendole che hanno tolto a Despara qualsiasi sentimento.
A Grayskull re Randor vieta a He-Man di andare a cercare Teela, facendogli notare che, se Despara l’avesse voluta morta, l’avrebbe uccisa invece di prenderla. Sapendo che il figlio cercherà di recuperarla in ogni caso, egli comanda a He-Man di restare, perché Eternia ha bisogno di lui.
Con rabbia, Adam va via e incontra Battle Cat nella sala. Il gattone sembra d’accordo ad unirsi a lui in una missione sciocca, disobbedendo al comando reale, ma Adam è sorpreso di sentire una voce che lo avverte di non buttare via la sua vita. Confuso, Adam si rende conto che questa è la voce del Sorceress. Gli spiega che anche se è stata assassinata da Skeletor, il potere del Castello ha assorbito il suo spirito e che questa cosa è per lei sia una maledizione che una benedizione. La Maga gli mostra un assaggio di un futuro che potrebbe avvenire se lui accetta il dono che il castello intende offrirgli, aprendo un varco in una stanza inondata di luce bianca. Anche se Adam ne dubita, entra nella stanza, sperando di trovare all'interno un modo per aiutare Teela.
Questa vicenda di Teela e Adora probabilmente provocherà un grande sviluppo dei personaggi, il flashback dell'infanzia aiuta ad illustrare che tipo di persona diverrà Teela: un guerriero feroce e senza paura e mostra anche quanto Teela significhi per He-Man, nonostante il battibecco costante.
I lettori sono tenuti all’oscuro del mistero che circonda Despara / Adora, ma i fan del vecchio cartone animato sanno che che Adora è She-Ra, la principessa del potere. Anche se questo percorso che DC ha in serbo per Adora è discutibile ed è stato un cambiamento molto controverso, è intima questa nuova visione della storia, in cui He-Man sembra concentrarsi sul viaggio di Adora per diventare She-Ra.
Questa serie va molto più in profondità di quanto previsto e non sente il peso di dover fare da traino nel franchise guidato dalle vendite dei giocattoli degli anni '80. E’ una storia di tipo fantasy-epico, quindi il consiglio per i lettori che vissero il fenomeno negli anni 80 è quello di sedersi, rilassarsi e godersi il viaggio!
Ecco alcune tavole concesse dall'editore:
"Fuochi dell’eternità" (He-Man and the Masters of the Universe #4)
Teela è stata catturata da Despara e nella sua piccola cella ribolle di rabbia contro la sua rapitrice. Vedendo che qualcosa sembra preoccupare Despara, Teela sorride, il che spinge Adora ad alzarsi in piedi, avvicinarsi a lei, e sussurrarle, "ti volevo bene come una sorella." Dopo un lungo momento trascorso a guardarsi l'una negli occhi dell'altra, le lacrime cominciano a fluire lungo le guance di Teela.
Nel frattempo, Grayskull è stato completamente circondato dalle forze d'assedio di Despara, e Meckaneck si preoccupa temendo che non sopravviveranno ad un attacco. Man-At-Arms lo avverte di tenere queste considerazioni per se stesso, nel frattempo lui cerca di non pensare al fatto che sua figlia è stata catturata, si aggrappa alla speranza che Teela sia viva, ipotizzando che il nemico avrebbe mostrato il suo corpo per demoralizzarli se l'avessero uccisa. Con un bombardamento, comincia a chiedersi se il nemico stia solo divertendosi in attesa dell'ordine di attacco.
Intanto nelle profondità all'interno del castello, He-Man è guidato dall’uccello Zoar, che agisce come portavoce per lo spirito di Sorceress. He-Man è preoccupato dal fatto che il castello non terrà ancora a lungo, ma la Maga lo rassicura. In ogni caso, Hordak è il loro nemico, e la sorella di Adam non è che uno strumento. Sentendo questo, Adam resta confuso: egli non sapeva di avere una sorella. Le sue domande sono interrotte dalla sorpresa per la stanza che li attende. Entrano in una grande sala rivestita di fiamme e Zoar spiega che questi fuochi sono il cuore magico di Eternia da cui sono scaturite tutte le cose. Che cosa si trova all'interno è il segreto del castello di Grayskull. Una volta che Adam è stato portato lì, Zoar se ne va. Davanti a lui si trovano un'incudine e un martello e Adam non è sicuro di ciò che debba farci. Forse, pensa, dovrebbe riforgiare la spada, ma non sa nulla di metallurgia.
Teela è schernita da un altro (o un’altra?) prigioniero/a, con cui, da dietro le sbarre, si batte senza un vero motivo. Despara è dispiaciuta e punisce l’antagonista di Teela prima rivolgere la sua attenzione a lei. Nonostante i tentativi di Teela fare appello alla vera Adora che aveva conosciuto da piccola, la donna insiste sul fatto che lei è la figlia biologica di Hordak, rifiutando di ascoltare il ragionamento di Teela, secondo il quale Hordak ha migliaia o milioni di anni e non può essere umano. Irritata da Teela che sembra cercare di confonderla, Despara, stanca di tenerla prigioniera, le infila un pugnale nel suo intestino, ordinando a una guardia di assicurarsi che la sua agonia duri alcuni giorni prima di morire.
Un altro mezzo tentativo da parte delle forze di Despara di colpire la gente di Grayskull, fa sì che il re si chieda dove sia andato suo figlio. Per tutto il tempo, Adam è stato a martellare la Spada del Potere, forgiata nel fuoco di Grayskull. Quando finisce, la Maga parla attraverso di lui, spiegando che doveva essere proprio lui quello che riforgiava la spada. Doveva essere lui quello che rivendicava il potere di Grayskull, e nonostante la sua giovinezza, il potere ora è suo. Alzando la spada sopra la sua testa, Adam pronuncia le parole, e diventa He-Man con le nuove sembianze.
Altrove, Despara è turbata dalle parole che Teela le ha detto ed è sempre meno sicura di cosa credere. All’improvviso, sente una voce vicina a lei, è Zoar che le parla, commentando che se Hordak veramente avesse voluto tenere Adora sotto il suo incantesimo, non avrebbe mai dovuto lasciarla tornare a casa.
Credo che, mediaticamente parlando, l’evento più rilevante di questo numero sia stato l’ormai celebre restyling subito da He-Man. Infatti col numero 4 la DC Comics ha fatto debuttare, nella copertina di Ed Benes, lo “sconvolgente” nuovo look di He-Man, davvero un cambio radicale per l'eroe della televisione, del cinema, dei minicomics e dei giocattoli. Addio ai mutandoni pelosi e ai finimenti in metallo che il personaggio ha indossato per la Mattel dal 1981, sostituiti da quelli che sembrano essere la versione eterniana di una divisa da football.
La DC sostiene che, nella guerra epica contro le forze di Hordak della serie attuale, He-Man debba indossare l'armatura sacra dei suoi antenati e aggiunge che, mentre i fans possono essere sorpresi da questà novità, tale direzione dinamica per uno degli eroi più famosi del mondo è saldamente radicata nella classica eredità dei Masters of the Universe. Secondo la casa editrice, dopo tutto, fino a quando si rimane fedeli ai concetti fondamentali, è sempre emozionante esplorare nuove possibilità e io mi trovo d’accordo con questa visione.
Certo, una riflessione potrebbe venire spontanea: questa riprogettazione grafica di He-Man, contrapposta alla nuova Teela, sembrerebbe la prova che i fumetti trattino la sessualità maschile e femminile con una disuguaglianza evidente…e che entrambi i trattamenti ostacolano la progressione del pubblico verso l'apertura mentale per quanto riguarda l'immagine del corpo.
A tal proposito, Brett White, un comico che vive a New York, ha affrontato e commentato questo cambio di look di He-Man, notando che mentre He-Man mette i pantaloni, da quando Wonder Woman ha debuttato, le eroine sono state sempre più svestite. Negli anni '60 erano rimaste coperte, ma negli anni '70 hanno detto addio ai pantaloni tante protagoniste più o meno celebri dei fumetti: Tempesta, Star Sapphire, Black Canary, Psylocke, Tigra, Mockingbird, Supergirl, Power Girl, Feral, Huntress, Mystique, White Queen, She-Hulk, Zatanna, Selene, Blink, Raven, Elektra, Valkyrie…la lista potrebbe andare avanti. A fronte di questo “scoprirsi” delle fanciulle, quanti eroi maschili si sono proposti al pubblico a gambe nude come He-Man? …Robin, Namor, Ercole e Ka-Zar sono gli unici che potrebbero venire in mente, esclusi i personaggi dalle sembianze poco umane.
Negli Usa è stato fatto notare che perdere He-Man significa che c'è un personaggio maschile in meno “a gambe nude” sui fumetti, a mio parere questa non è una grande tragedia, tuttavia rafforza la convinzione di chi sostiene che i caratteri maschili e femminili non sono trattati allo stesso modo nei comics. Anche i fans dei Motu più integralisti hanno avuto le loro ragioni per contestare questa scelta: un guerriero come He-Man secondo loro dovrebbe mostrare più “pelle”, come i guerrieri nei film classici con barbari e gladiatori, anche per le origini di questo tipo che gli furono attribuite nei minicomics… Chi, tra i fans dei Motu, è più “malleabile”, prende atto che la DC voglia modernizzare il personaggio, ma il fatto che "modernizzare" significa "mettergli i pantaloni" non sembra il modo più gradito. Eppure questa visione a cui si è giunti e che sembra comprensibile, non è stata sempre uguale, la nostra cultura pop ci ha insegnato che tutti i costumi che sessualizzano gli uomini nella stessa misura in cui le donne sono sessualizzate, o espone la pelle maschile, è vista con un certo disagio palpabile, quindi pure i Motu hanno avuto qualche difficoltà iniziale ad essere accettati socialmente, forse hanno beneficiato della luce riflessa dal boom del culturismo di quel periodo: pensiamo a Arnold Schwarzenegger su tutti, che ha sdoganato quella fisicità. Fino a quel momento era convinzione che gli uomini eterosessuali non volessero vedere gli uomini con le gambe nude o slip (peggio ancora se di pelo come i Motu), al massimo questo era ciò che le donne o gli uomini gay potevano voler vedere…ma Wonder Woman doveva avere sempre le gambe ben esposte, per timore che i ragazzi “sbroccassero” (come si dice a Roma)…
La Cosa, dei Fantastici Quattro è forse uno dei più grandi esempi di come sia questo stupido pregiudizio di genere: indossava slip per la maggior parte delle storie pubblicate, e non per il sex appeal o come espressione della sua personalità, indossava slip perché il suo corpo è mutato a un punto in cui i pantaloni non hanno alcun senso logico. Ma in vari periodi ha ripreso ad indossare i pantaloni, anche se le sue gambe nude non assomigliano a gambe umane. Proviamo ad immaginare Ben Grimm mentre cerca di tirarsi su i pantaloni stretti sopra la spessa pelle rocciosa con quelle grandi mani rocciose e goffe…
Se ci pensiamo questo avviene anche nella realtà ogni estate, ogni volta che si vada in spiaggia o in piscina: alle donne è richiesto di indossare costumi da bagno che mostrino tutte le loro gambe, indipendentemente dalla loro età o tipo di corpo. Non hanno altre opzioni quando si tratta di costumi da bagno. Gli uomini, d'altra parte, sembrano strani se indossano un costume da bagno che osa andare troppo sopra le ginocchia. Forse è già quindi al di fuori dei fumetti che ci è stato detto che le donne devono mostrare le gambe e gli uomini devono tenerle nascoste e che, quindi, qualsiasi deviazione da tale regola, è degna di ridicolo… Pensiamo quindi a quanto i Motu debbano aver “lottato” per imporre la loro fisionomia!
Le cose stanno cambiando però, e il modo in cui i media definiscono ed esplorano l'aspetto fisico sia maschile che femminile dei supereroi sta evolvendo, pure se resta alquanto bislacco: finora era quasi una scelta inconscia: le eroine femminili sono senza pantaloni e nessuno lo reputa strano…Ma per carità, non mettete i pantaloni a He-Man!
Giusto per precisarlo, Brett non sta sostenendo che i fumetti debbano essere asessuati e non è pagato da lobby gay per sostenere che le eroine dovrebbero coprirsi…non brama neanche una utopia da appassionato di calcio dove tutti gli uomini corrano in pantaloncini corti magari appresso ad una palla. Sta sostenendo che i fumetti guardino i personaggi logicamente e decidano, caso per caso, se la scelta di mostrare la pelle, o indossare slip, collant, pantaloni o gonne sia fatta sulla base di quello che il personaggio dovrebbe fare e/o rappresentare e non in base ai ruoli di genere rigidi a cui la nostra società ci ha costretti. Captain America dovrebbe certamente portare i pantaloni sul campo di battaglia, ma Brett White giustamente dice che non è del tutto sicuro che He-Man dovrebbe necessariamente fare altrettanto.
Pantaloni a parte, i fumetti stanno lentamente iniziando a scrivere avventure non più specificatamente per lettori uomini, giovani ed eterosessuali (e magari pure nerd), il fumetto ormai si sta aprendo come forma di comunicazione e intrattenimento a tutte le categorie di persone.
Fin qui il parere di Brett White, ma voglio esternare anche il mio sul restyling di He-Man: sinceramente, a me non dispiace questa “divisa” che la DC gli ha cucito addosso, rende il personaggio più “moderno”, so che questa cosa non andrà giù a parecchi fans, ma se sarà contestualizzata bene e valorizzata, secondo me potrà portare nuova linfa al nostro beniamino.
Redazionale:
Come sempre l’albo dei Motu targato RW Lion contiene il redazionale di Lorenzo Bianchi che stavolta ripercorre il triennio 1984/86 e in particolare i giornali dell’epoca dedicati ai nostri beniamini: per primo “Masters - I Dominatori Dell’Universo” della Edigamma, a seguire un numero particolare del mensile di Superman, dal titolo “Superman presenta Masters – I Dominatori dell’Universo”, continuando arriviamo al mensile “Masters Of The Universe e il Team Dell’Avventura”, pubblicato da Mondadori, forse la più famosa rivista italica su questo brand, in cui si poteva addirittura entrare a far parte di un fan club dei Masters of the Universe, con la possibilità di vincere action figure e di ricevere a casa numerosi gadget brandizzati He-Man, oggi ambitissimi. Per finire la rivista della Mattel: “Magic Boy” (ma non viene citato il corrispettivo femminile, “Magic Girl” con le incursioni su She-Ra). Da sottolineare in questo mensile le storie “Made in Italy”.
Lorenzo ci parla poi del film live action: nel 1986 iniziò la lavorazione del film che vedeva protagonisti i celebri
MOTU, con la regia di Gary Goddard, la sceneggiatura di David Odell e Dolph Lundgren come protagonista nel
ruolo di He-Man, Meg Foster nel ruolo di Evil-Lyn e soprattutto Frank Langella nel ruolo di Skeletor.
Il controverso viaggio sulla Terra che rende l’ambientazione della pellicola molto lontana dal cartoon Filmation, ha contribuito all’insuccesso della pellicola, riscoperta solo col tempo, facendola diventare un cult. Scopriamo in questo redazionale che se il film avesse avuto successo, erano previsti un sequel e addirittura una serie televisiva live action, che avbrebbe sfruttato una nuova tecnologia per rendere interattivi i giocattoli con la televisione (riciclata successivamente per il telefilm di Capitan Power).
Recensione a cura di Simone (aka NikeBoyRM)