Terza uscita della serie “Masters of the Universe” della RW Lion: come contenuti siamo al terzo capitolo della miniserie d’esordio (il primo dei 2 fumetti inseriti in questo albo) e, dopo i due iniziali one shot sulle origini di He-Man e Skeletor contenuti nelle prime due uscite RW Lion, a partire da questo numero metà rivista conterrà 2 brevi albi usciti come serie digitale della DC nel 2012, in particolare qui abbiamo i Digital Chapter 1 e 2 dedicati rispettivamente a Sir Laser Lot e Man-at-Arms.
Come sempre partiamo con ordine, dal primo fumetto, che in italiano ha il titolo: "Marea di sangue".
In questo terzo numero della miniserie sembra di assistere a scorci da libro di avventura e fa la sua apparizione uno degli storici scagnozzi di Skeletor, ossia Mer-Man, il signore degli abissi. Giffen supera se stesso con quello che aveva fatto nel numero precedente, con Trapjaw / Kronis. Il restyling ha reso l’imperatore dei mari un serio e temibile personaggio che si occupa con dedizione di portare a termine un incarico, non è più un personaggio da barzelletta come negli anni 80.
Nei due precedenti numeri, il tema di fondo è che gli scagnozzi di Skeletor non sono riusciti ad uccidere Adam perché sono stati o semplicemente incompetenti o si sono abbandonati ai loro deliri favorendo involontariamente la fuga di Adam. Mer-Man invece non perde tempo.
Con l'aiuto di Teela, Adam sta lentamente e dolorosamente iniziando a mettere insieme i pezzi per ricordare ciò che gli è stato fatto. Sembrano colpiti entrambi da una amnesia forzata e cominciano a cercare un modo per ripristinare i loro ricordi e le loro identità del passato. Teela è la più razionale dei due, Giffen mostra molto bene questo lato di lei. Anche in passato Teela è sempre stata quella intelligente della coppia, poiché Adam ha sempre scelto di proporre una caricatura di se stesso in modo che nessuno avrebbe mai potuto rendersi conto che il principe Adam è l'identità segreta di He-Man, in stile Superman insomma.
L’apice in questa avventura, oltre all’eccellente caratterizzazione di Mer-Man, si raggiunge quando vediamo Skeletor nel castello di Grayskull mentre mangia con Sorceress e anch’essa sembra essere sotto un incantesimo. Quelle poche vignette sono brutali, suggerendo le torture che il signore del male potrebbe averle fatto patire.
Il disegno questa volta è leggermente migliore, anche se i tratti con cui Tan disegna le espressioni facciali dei suoi personaggi non sono sempre al top, ma il resto è abbastanza buono, Adam e Teela spiccano nel loro cambiamento in corso. Si possono percepire vari inchiostratori all’opera su questo albo, al punto che non ha esattamente un unico stile. Nel complesso, però il risultato è buono, anche perché ora la storia sta iniziando a prevalere sul disegno.
Passando alla trama, alla città portuale di Sand's End, Teela e Adam sono costretti a vendere i loro Cyber-Cammelli e si impegnano a lavorare in cambio di un passaggio su una nave. Teela è certa che entrambi siano sotto l'influenza di una sorta di maledizione che fa loro dimenticare le vite precedenti. La prova di ciò, secondo la ragazza, è il fatto che la compagna di Adam, il falco Zoar, è solo un costrutto magico e non un uccello reale. Teela rileva che la raffinatezza della magia coinvolta nella sua creazione suggerisce che dietro ci sia un potente stregone, il quale starebbe cercando di guidare entrambi verso il loro destino.
Nel frattempo, al castello di Grayskull, Skeletor parla di quanto in precedenza aveva lottato duramente per acquisire la spada di Adam, pensando che fosse la fonte del potere di He-Man. Ora sa, tuttavia, che la spada era soltanto un mezzo per infondere in He-Man il potere che in realtà risiede nel Castello stesso. Chiede al suo ospite a cena che lei rinunci a tenere segreto l’accesso a tale potere. Il suo ospite è la Maga del Castello di Grayskull: è praticamente in uno stato catatonico, e non può rispondere.
Autorizzati a salire sul ponte della nave in cambio di lavoro, Teela chiede ad Adam ancora una volta le ragioni delle sue prestazioni da guerriero e di nuovo lui cerca di spiegarle che non sa da dove provengano le sue improvvise esplosioni di abilità in combattimento. Teela stessa ammette di non sapere da dove provengano le sue altrettanto notevoli capacità. Il capitano della nave si accorge delle abilità di Teela e suggerisce che le usi per combattere i mostri marini che li stanno seguendo da un po’. Egli spiega che queste sono probabilmente le creature di Mer-Man, che si crede il signore del mare. Improvvisamente il ponte della nave viene distrutto da un enorme mostro tentacolare, cavalcato da Mer-Man. Il diabolico servitore di Skeletor si riferisce subito al principe Adam come alla sua preda, suscitando la sorpresa sia di Teela, sia di Adam stesso. Mer-Man afferma di averli incontrati entrambi molte volte, ma si presenta comunque a loro precisando che è stato incaricato da Skeletor dell’uccisione del principe Adam e ha intenzione di portare a termine il suo compito.
Nella battaglia, Teela viene afferrata da uno dei tentacoli della creatura e Adam cerca di salvarla tagliando il tentacolo. In risposta, la creatura lancia Teela in mare. Adam, inesperto, si trova faccia a faccia con Mer-Man da solo e non se la passa bene. Il suo nemico solleva un pesante pezzo di roccia sopra la sua testa per schiacciarlo, ma improvvisamente, una spada trafigge il petto del signore degli abissi da dietro, rivelando Teela, che ha scalato il tentacolo ed è salita di nuovo sulla barca.
Purtroppo, Mer-Man sopravvive, e la barca comincia ad affondare mentre l'acqua sale intorno a loro. Teela e Adam sono inghiottiti dalle onde, e Mer-Man ritiene che il suo lavoro è compiuto. Fortunatamente, i due sono sopravvissuti, aggrappandosi ad alcuni detriti.
Scritto da Geoff Johns (Justice League, Lanterna Verde, Aquaman) e disegnato da Howard Porter e John Livesay, questo è il primo dei corti digitali settimanali che sono stati rilasciati (resi disponibile digitalmente a 99 centesimi) più o meno contemporaneamente all’esordio della miniserie ufficiale del fumetto, anzi, diciamo che sono stati come un preludio alla rinascita DC Comics. Ritraggono una serie di personaggi one-shot e sono disegnati da vari autori.
"The Lost Knight", in italiano “Il cavaliere perduto” è il secondo fumetto della terza uscita RW Lion di questo mese.
Questo albo presenta un nuovo personaggio, Sir Laser Lot, ed è un prologo alla serie in corso, soprattutto in relazione al numero 4. Eternia è in subbuglio dopo la morte di Re Grayskull e quando il fumetto inizia incontriamo due giovani ragazzi che sono in fuga nella foresta da una tribù di uomini bestia. Sir Laser Lot li salva e li porta a casa sua, nei boschi, dove la sua identità si rivela e dove questo ex cavaliere eterniano incontra Skeletor e i suoi sgherri per la prima volta.
Sir Laser Lot è un personaggio che Geoff Johns ha creato quando era un bambino di otto anni e viveva in Michigan. Geoff tirò fuori i suoi vecchi disegni d'infanzia in modo da poter mostrare alla Mattel ciò che aveva in mente quando si pensò di creare il nobile cavaliere galattico. I designers della Mattel hanno unito le nuove parole di Johns con l’arte antica e hanno creato un nuovo personaggio che ha avuto il riconoscimento ufficiale ora con il riavvio della DC Comics.
Sinceramente con questo numero, non vediamo molto di Sir Laser Lot. Apprendiamo solo che era uno dei migliori cavalieri di Grayskull, che non era lì quando il re è caduto e che ha una sorta di potere particolare. E’ giusto un primo sguardo nel suo personaggio.
Le matite di Howard Porter non spiccano molto. Forse le vignette con i due bambini che scappano dagli uomini bestia sono il fiore all'occhiello della storia, come anche alcune delle prime scene con Sir Laser Lot, ma la seconda metà del fumetto cala. C'è una vignetta in particolare quando vengono visualizzati i personaggi che camminano curvi verso il basso, senza ragione. Skeletor appare come un bruto corpulento super muscoloso, piuttosto che un guerriero combattente.
C'è molto spazio, narrativamente parlando, per migliorare la storia: sarebbe dovuta essere il passato di Sir Laser Lot, piuttosto che un prologo alla serie in corso. Probabilmente ci sarà un secondo racconto che continuerà questa storia in seguito…almeno questa è l’impressione che se ne trae leggendola.
"E' abbastanza cool," ha dichiarato John con una risatina in un’intervista. "He-Man negli anni 80 era come questo universo medievale/sci-fi che ho ritrovato e ho apprezzato come un bambino dopo che un vicino di casa mi ha dato un’action figure. C'era un sacco di creatività in questo universo e in tutti questi personaggi strani. Mattel aveva sentito che ne ero un fan da giovane, così sono venuti da me e mi hanno detto che stavano creando alcuni nuovi personaggi e mi hanno chiesto di farne uno. Così ho fatto una breve storia di otto pagine: è stato molto divertente, è un processo bizzarro creare un action figure e tornare indietro per narrarne nella storia... Attualmente sono uno dei primi che ora ha già a casa una delle prime versioni della sua action figure".
Non dimentichiamo infatti che Sir Laser Lot farà poi il suo debutto come action figure presso il San Diego Comic-Con International, come un personaggio del 30° anniversario della linea.
Passando alla trama: vediamo due giovani ragazzi che attraversano una palude, inseguiti da una tribù di uomini bestia. Vengono menzionati degli "scareglows" che infestano il fiume, suggerendo che, come gli uomini bestia, scareglows non siano una sola persona ma un gruppo, una specie (e presumibilmente il nostro Scareglow è semplicemente uno dei tanti, alla Beast Man).
I ragazzi vengono salvati da un misterioso guerriero. Veniamo a sapere che le cose sono andate precipitando per Eternia (Preternia?) dopo la morte di Re Grayskull, quindi sappiamo che siamo in un lontano passato. Il guerriero porta poi i ragazzi alla sua caverna, dove scoprono che in realtà egli è Sir Laser Lot, uno dei più grandi cavalieri di Re Grayskull. Laser Lot sembra essere devastato dal senso di colpa tipico del sopravvissuto e preoccupato di avere "perso" la spada di Re Grayskull. Egli promette di ritrovarla e di dare la caccia agli assassini di Grayskull.
Improvvisamente la sala si riempie di nebbia viola e si ode una voce che grida per avere un misterioso teschio che finora è stato tenuto inspiegabilmente nella grotta (e sembra molto simile ad Hordak!). Sir Laser Lot finisce per essere tirato attraverso una spece di passaggio temporale (e c'è un riferimento all’Agente Spector, che potrebbe rilevare la perturbazione dello spaziotempo) e si trova al cospetto di Skeletor e i suoi Guerrieri del Male, i quali sfoggiano il nuovo look riprogettato dalla DC.
Le reazioni dei fan verso il nuovo design fu inizialmente negativo, ma in seguito questa negatività è scemata. Lo stesso accadde per il fatto che la serie digitale si stava concentrando su questi nuovi personaggi, piuttosto che quelli stabiliti: questo causò un certo sgomento tra i fan inizialmente.
Piccola chicca finale: pare che in realtà, Mattel abbia avvicinato molti disegnatori di grande nome per proporre loro la creazione di personaggi per la linea del 30° Anniversario, ma a causa del basso budget dedicato a questa serie, tali creatori non sarebbero stati pagati. L’unico compenso sarebbe stata gloria e piacere personale per l’orgoglio di vedere una propria creazione trasformata in un’action figure. Johns è l'unico che ha accettato, perché è un fan e ha ritenuto che fosse una bella idea…come avrebbero fatto molti di noi!
Masters of the Universe #2 – Man-At-Arms
"Man-At-Arms", con lo stesso titolo in italiano è il terzo fumetto della terza uscita RW Lion di questo mese.
Kyle Higgins è uno dei migliori creatori che lavorano con la DC in questo momento (il suo Nightwing è stato semplicemente eccellente), qui si concentra su Man-at-Arms e lo mostra sotto una nuova luce. La storia presenta Man-at-Arms come uno pseudo agente speciale sotto gli auspici della Maga Sorceress. Questa volta Duncan ha il compito di infiltrarsi nella roccaforte di una tribù di stregoni che hanno rubato una delle due gemme che un tempo formavano gli occhi di Grayskull. Può sembrare strano, ma leggendo questo fumetto, può venire alla mente Batman o meglio ancora James Bond! La similitudine non è poi così strana: Duncan è sempre stato un uomo che inventa gadget e il modo di infiltrarsi nella roccaforte, nonché quello di uscirne, è da vero agente segreto. Inoltre in questa avventura si vede il suo rapporto con Sorceress (da sempre rapporto pieno di segreti e sfaccettature) a cui risponde per le rime, eseguendo poi i suoi ordini, come il buon Daniel Craig con la sua “capa” M negli ultimi film di 007.
Il disegno di questo albo è gestito principalmente da Pop Mhan, che è anche l'attuale artista nella serie in corso a partire dal numero 4. Il suo Duncan non è solo d’azione, ma pure ingegnoso, come resa grafica è molto fedele al vecchio Filmation, ma più muscoloso e ben costruito, che non dispiace affatto ai fini del suo ruolo nella serie. Con i suoi colori, Carrie Strachan fa un grande lavoro a completamento dei disegni di Mhan, fanno un buon team creativo insieme.
Non accade mai che il fedele amico di He-man, Man-at-arms, venga inviato inviato in una missione e sia al centro della narrazione. Possono vincere la sua intelligenza e le armi di cui dispone contro il potere arcano? Può riuscire da solo a portare a termine una missione senza l’aiuto di He-Man?
Una curiosità, il rilascio del fumetto su Battle Cat era previsto fino a poco prima dell’uscita come secondo numero della serie digitale, invece poi è stato scelto Man-At-Arms, capitano della guardia di Eternia.
La trama della storia, più in dettaglio, segue il tentativo di Man-At-Arms di recuperare Crono, una delle due reliquie che un tempo servivano come occhi del Castello di Grayskull, prima che fossero rubati da tribù rivali. Sorceress chiede a Duncan di recuperare Crono dal “Clan dei Knoll”, che lo detengono nel loro tempio apparso improvvisamente sulle montagne. Duncan si infiltra loro santuario (facendo uso di alcuni strumenti di invisibilità e la tecnologia di visione a raggi infrarossi) e trova il gioiello, ma il mago che governa il tempio lo attacca e cerca di catturarlo o fermarlo. Nonostante Duncan sia spogliato della sua armatura e delle armi, la sua preparazione (alla Batman) gli permette di vincere la lotta. Quando riporta Crono alla Maga, lei si offre di guarirlo magicamente ma lui risponde: "Apprezzo l'offerta, Sorceress, ma mi conosci…non sono un uomo di magia."
Kyle Higgins è abbastanza nuovo come scrittore di fumetti, ma se la cava, specie considerato che si tratta di uno one-shot di poche pagine. Riesce ugualmente con la storia a delineare degli aspetti del carattere di Man-At-Arms, che non sono stati toccati troppo spesso negli anni: c’è posto anche per lui in un mondo pieno di maghi e superuomini.
Il terzo albo RW Lion si conclude ancora con il redazionale di Lorenzo Bianchi che affronta stavolta i retroscena dell’approdo in televisione della serie Filmation, commissionata dalla Mattel. Molto interessanti i retroscena dei diritti televisivi, i particolari sul modo di realizzare i cartoni animati e la faccenda delle “morali” alla fine di ogni episodio.