di Dan Abnett, Pop Mhan, contiene He-Man The Eternity War 8-9
Sangue. Sangue ovunque. Gli Uomini Serpente gettano i corpi dei cadaveri degli avversari sulle pire, mentre vengono attaccati e massacrati. La Guerra dell’Eternità prosegue violenta. Gli Uomini Serpente non possono salvarti. He-Man non può salvarti. Passato, presente, futuro: non c’è rifugio da Hordak. di Dan Abnett, Pop Mhan, contiene He-Man The Eternity War 8-9
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He-Man sta imparando che tutte le azioni hanno delle conseguenze. Secondo le visioni del futuro che sta avendo, trent’anni dopo aver sconfitto Hordak Eternia è tutto tranne che un posto tranquillo. Ma quel futuro è scritto nella pietra o He-Man potrà scegliere la strada giusta per riportare la pace sulla sua terra? .
Di Dan Abnett, Pop Mahn, Tom Derenick, Edgar Salazar, Jason Gorder Contiene He-Man The Eternity War 6-7 Siamo giunti al numero 21 della serie regolare italiana RW Lion, contraddistinto in copertina con il mese di “Dicembre 2015” anche se uscito a gennaio 2016. Questo albo contiene i numeri 4 e 5 americani del nuovo ciclo narrativo sulla guerra dell’Eternità (in originale “He-Man: The Eternity War”), scritti da Dan Abnett e illustrati da Pop Mhan. Brevissimo riassunto, tutti sono alla ricerca delle pietre di Chrono e Caos, nel frattempo imperversano gli scontri: He-Man con gli uomini serpente batte un esercito dell’Orda e conquista monte Zoar, Duncan ha la meglio nello spazio sull’arma orbitale degli Horde, She-Ra incontra sulla sua strada prima Catra e Skorpia con le quali ingaggia una dura battaglia e alla fine deve vedersela con Hordak che compare alla fine del numero precedente. Il titolo del primo albo (quarto episodio della saga) è: “Quarta parte – Minacce e Promesse” e segue stavolta parallelamente le vicende dei due fratelli. She-Ra è alla ricerca dell'Occhio di Chrono ma deve vedersela con Hordak, mentre He-Man tenta di salvare Rattlor con l’aiuto di Mendor, prima di incontrare Teela. Partiamo quindi con la battaglia che stavamo aspettando: She-Ra vs. Hordak! Per recuperare l'Occhio di Chrono, She-Ra deve sconfiggere il suo padre adottivo. La sua unica speranza di successo risiede nel potere della Spada della protezione…ma forse le serve anche un po' di fortuna! Ricordiamo che lo scenario alle loro spalle è il tempio delle Sabbie del Tempo che presumibilmente detiene la Gemma di Chrono. Vediamo She-Ra in difficoltà, ma ancora non sopraffatta dall’imponenza di Hordak, perché si difende bene, nonostante il malvagio abbia già sbaragliato gli alleati della principessa provenienti dall’alto, ossia Stratos e i vari Wind Riders, armato con la nuova spada che ha forgiato nel cuore di Grayskull. La scena si sposta da questa lotta per vedere a che punto è He-Man, dopo la vittoria colta a Monte Zoar, dove lui e Mendor stanno esaminando i feriti. Rattlor sembra essere il paziente che Mendor sta curando… Rattlor dice loro che il re Hsss lo avrebbe lasciato morire, ritenendo la preoccupazione dei mammiferi come una debolezza. Aggiunge anche che Hsss era sbagliato e che lui non segue il re He-Man solo per la volontà della Dea, ma perché sceglie di farlo…A questo punto si sforza per alzarsi e impugna la mano di He-Man come un segno di fedeltà. Rincuorato di poter contare veramente sulla lealtà dell'esercito degli Uomini Serpente, He-Man va a pianificare la loro prossima mossa con la Maga. Certo fa ancora effetto vedere He-Man trattare con affetto i suoi nuovi sudditi, ossia i leali uomini serpente… Ok, detto questo ripassiamo alla storia e “la linea torna” a She-Ra, come dicono i bravi presentatori. Alla fine cede al capo dell'Orda quando viene scagliata verso il tempio, un rudere abbastanza malmesso, ma la nostra amata riesce a rimettersi in piedi. Poi inizia una parte (con protagonista He-Man, recatosi da Sorceress) che sembrerebbe uno spiegone su come tutti gli Eterniani vedono la Dea. Ora, He-Man e la maggior parte degli abitanti di Eternia, vedono la Dea come Zoar, il grande preservatore, una luce che durerà per sempre. Invece gli uomini serpente conoscono la Dea come Serpos e quando Hsss cercò di affermare il suo potere, devastò il suo popolo portando una glaciazione. È stato lui che l’ha causata o era solo un agente del destino? Infine Hordak vede la Dea come Horokoth, "l'oscurità alla fine dei giorni". Hordak ritiene che, con l'accesso ai fuochi della creazione che si trova nelle profondità di Grayskull, egli può vantare e usare il potere di Horokoth per stimolare la fine del questo universo e l'alba di una nuova era in cui governerà tutto ciò che è. Teela si chiede, "Come Hsss prima di lui, Hordak è solo un agente del destino?" He-Man giura di sconfiggere Hordak costi quel che costi, e Teela lo porta a una misteriosa porta decorata con il simbolo dell'Orda. Questi sono tutti aspetti diversi della Dea…pensate, stiamo praticamente toccando una discussione teologica sulla natura di dei e dee, perché se Hordak riesce a vincere la guerra poi imporrà i suoi ideali su quella visione della Dea che diventerà il suo dio…proietterà il suo modo di vedere la Dea su tutto il creato e non è affatto positivo, poiché il buio che Horokoth si dice che porti è qualcosa di terribile per tutti…o magari è solo l'ordine naturale e ciò che è destinato ad accadere? Si tratta di una discussione piuttosto nuova per un fumetto…questa molteplice interpretazione che gli abitanti di Eternia hanno sulla loro divinità, è un problema molto “terrestre” purtroppo, di cui ancora oggi portiamo le conseguenze. L'implicazione, però, è terrificante: la religione di questa Eternia è quella in cui la Dea sembra essere ciò che “il partito di governo” vuole che sia… Questo non è il solo “orrore Lovecraftiano” che abbiamo visto finora, ad esempio l'universo di Lovecraft è come tante sfere l'una dentro l'altra (Sfere dell'esistenza)…e noi le abbiamo viste come gli strati di Eternia attraverso i quali sono passati i nostri eroi nell’arco narrativo precedente…e abbiamo pure il centro dell'universo da cui parte l'energia mistica che tiene insieme il tutto nei racconti di Howard Phillips Lovecraft…secondo me gli scrittori di questi fumetti un po’ hanno attinto a questo mondo… Torniamo al tempio delle sabbie del Tempo, rialzatasi She-Ra, si fa strada tra le rovine intuendo che l'altro occhio di Grayskull si trova nelle vicinanze. Utilizzando la pietra nella sua spada per farsi guidare, individua la Gemma di Chrono, ma Hordak appare dal nulla prima che la nostra beniamina possa mettere le mani sulla preziosa pietra, il malvagio finisce il lavoro che ha iniziato, trafiggendo Adora con la sua spada…Sì, è un po' scioccante…Non preoccupatevi però, perché prima del colpo di grazia Skeletor appare nel ruolo addirittura di salvatore prendendo la gemma e teletrasportandosi via con She-Ra. L’albo si chiude mostrando Skeletor con entrambi gli occhi di Grayskull e con i suoi servi malvagi attorno. Addirittura egli proclama che She-Ra non può morire ancora, perché hanno un mondo da salvare…vuoi vedere che Skeletor è l'eroe di questa storia? Tutta Eternia sembra essere venuta insieme per fermare il male, ossia l’Orda…effettivamente se riassumiamo abbiamo i dominatori dell’universo, She-Ra, gli uomini serpente e Skeletor con i suoi guerrieri malvagi, tutti con un unico scopo e contro un unico nemico… Ogni numero di questa serie è in genere pieno di azione e di sorprese, e questo non fa eccezione. Dalla battaglia con Hordak, all'improvviso ritorno di Skeletor, la storia è semplice e feroce, ma ha anche il tempo per alcuni bei momenti di sviluppo dei singoli personaggi, come la conversazione di Rattlor con il re He-Man. La scrittura di Dan Abnett ci sta delineando piano piano i nostri protagonisti in un modo nuovo, più intenso e maturo, sinceramente non mi manca l’umorismo della scrittura di Keith Giffen dei primi tempi, Abnett penso ci stia dando la storia dei MOTU di cui abbiamo bisogno e che meritiamo, dopo tanti anni! Un esempio è il combattimento che vede Hordak di fronte a She-Ra, duro, crudele, cruento, ma la sorella di He-Man ha rotto per sempre con Hordak, anche se lui vuole ricondurla al suo passato, non ha più alcun potere su di lei, nonostante anche lui ora abbia il potere di Grayskull. She-Ra lo porta diritto al bramato Occhio di Chrono, ma all'ultimo minuto c’è un ritorno epico…Allievo e Maestro si incontrano di nuovo, Skeletor è tornato! A tal proposito è merito anche di Pop Mhan se la scena è sontuosa: anche se non ha la mascella inferiore Skeletor sembra ancora più imponente, come non mai, grazie ovviamente anche ai colori di Roberts, che esaltano anche gli scagnozzi del nemico giurato di He-Man. Questo numero si può considerate come il preludio allo scontro Hordak Vs Skeletor. Di seguito alcune tavole concesse dall'editore: Il titolo del secondo albo (quinto episodio della saga) è: “Quinta parte – Passato e Futuro”.
L’azione riprende subito dopo l'ultima scena conclusiva del numero precedente, grazie alla fluidità e continuità con cui Abnett sta caratterizzando questa serie. La storia questa volta è incentrata su Skeletor, assente da un po’, anche per presentarlo ai nuovi lettori, così come avvenuto con She-Ra, all'interno della storia. Una cosa è certa, Skeletor è tornato! Dopo la sua drammatica apparizione nella serie precedente, la domanda rimane: riuscirà a combattere a fianco di He-Man e She-Ra...o si scaglierà nuovamente contro di loro? Nell'ultima scena su Eternia abbiamo visto Hordak fendere la sua grande spada attraverso She-Ra, ferendola mortalmente. Per sua fortuna (di She-Ra) Skeletor si era presentato là e con un salvataggio rapido aveva portato la nostra principessa del potere via di lì. La vicenda è incentrata sugli "Occhi di Grayskull", le due gemme (una che controlla lo spazio e l'altra il tempo) che, una volta riunite insieme, producono un raggio mortale istantaneo che può togliere di mezzo chiunque ovunque sia e in qualsiasi epoca si trovi. Skeletor ha portato via da Hordak ben più che la principessa del potere quando ha interrotto la battaglia: infatti ha afferrato la Gemma di Chrono e ora lui e i suoi leccapiedi hanno entrambe le gemme e il controllo totale sul futuro di questa guerra. Vedremo quali sono le ramificazioni che provocherà l’inserimento di Skeletor nella guerra. Andiamo con ordine, l’albo inizia con She-Ra in preda ad una emorragia e con intorno Skeletor e i suoi malvagi guerrieri. Dopo aver discusso con Trap-Jaw, Evil-Lyn e Beast Man perché vogliono la sua spada, Skeletor dice loro di chiudere la bocca e porge alla nostra principessa la spada del potere, che la guarisce immediatamente. Una volta ripresasi, Skeletor le chiede di parlare con lei in privato. Dopo che He-Man e Constantine hanno bandito Skeletor nella miniserie “DC Universe vs. Masters of The Universe”, Skeletor ha usato la sua Gemma del Caos precedentemente acquisita per attraversare il Multiverso e alla fine ha ritrovato la sua strada di casa. Questa grande idea su Skeletor, per mostrare il suo aspetto in universi differenti, è presa alla leggera e al limite dell'assurdo, ma è un omaggio alle sue varie incarnazioni, infatti vediamo le foto di diverse versioni di Skeletor attraverso tutte le diverse serie in cui è comparso, compresa la sua prima action figure degli anni 80. Devo dire che un po’ ci porta fuori della storia, in ogni caso, Skeletor va avanti e ci dice che in ogni universo che ha visitato, Skeletor perde sempre contro He-Man , quindi percepisce questo come un campanello d'allarme e stavolta non appoggerà il male ma lotterà per la squadra vincente. Così, in cambio del suo aiuto nella guerra contro Hordak, chiede a She-Ra di curarlo per riportarlo a piena potenza, riacquistando la mascella e, quando la guerra è vinta, anche per tornare ad essere il principe Keldor. Evil-Lyn intercetta questa conversazione e si adira all'idea di uno Skeletor convertito e, come un’amante delusa, ruba la sua roba (in questo caso gli occhi di Grayskull) e salta nel letto di qualcuno che a lui non piace (in questo caso Hordak). Proprio così, Evil-Lyn porta l'arma più pericolosa in Eternia ai piedi di Hordak e giura fedeltà a lui. Quindi sembra che i nostri eroi siano praticamente condannati. Nel frattempo He-Man esplora Monte Zoar con Sorceress, la quale gli dice che tutto il destino converge in questo posto. Aggiunge che, se lui lo desidera, può camminare attraverso i corridoi affinché gli venga indicato esattamente che cosa ci vorrà per fermare Hordak e portare la pace ad Eternia. Beh, He-Man è l'eroe impavido che conosciamo, ovviamente non si tira indietro, anche se Teela gli dice che ciò che vedrà potrebbe essere qualcosa che non gli piacerà. La scena che appare si riferisce a trenta anni nel futuro e vediamo He-Man come un vecchio re che celebra l'anniversario della sconfitta di Hordak, Eternia ora sembra uno stato di polizia con cannoni montati ovunque, He-Man si sveglia con una Teela innamorata nel suo letto, quindi le cose non andranno poi così male a giudicare dalla visione…oppure sì? Questo è tutto per questo numero, facciamo alcune considerazioni. La guerra dell’Eternità continua a stupirci, la storia si muove in un territorio strano, dove i nemici diventano amici...ma ci sono molte altre vicende insolite per chi conosce e ama i Motu da una vita: una parte quasi inedita sono le interazioni tra She-Ra e Skeletor. In passato non abbiamo mai realmente visto il suo interagire con lui, se non mezzo minuto nel film “Il Segreto della Spada”. Anche un altro momento è fuori dagli standard a cui eravamo abituati: l’incontro tra He-Man e la Maga e la loro discussione su ciò che sta al di là della porta di fronte a lui…quella visione futuristica…Senza citare poi il fatto che Skeletor abbia viaggiato nel multiverso per vedere tutte le sue incarnazioni, questo pure è impressionante, perché davvero inedito nel mondo dei Motu. La storia narrata in questi fumetti è fresca, con un pizzico di familiarità in cui si ritrovano perfettamente i vecchi fans, ma ci sono audaci nuove direzioni che si aggiungono al tutto. Abbiamo anche uno Skeletor completamente guarito: ha di nuovo un “labbro inferiore”. Il malvagio sembra volere qui una nuova vita, un nuovo inizio...quasi come fu per Keldor…Questo, naturalmente, non piace ad Evil-Lyn, ecco perché ruba gli occhi di Grayskull e li porta a Hordak. Potremmo chiederci se magari non stia cercando di diventare la nuova Tessitrice D’Ombre (Shadow Weaver) nelle grazie di Hordak…vedremo… Le imprese di He-Man e i suoi alleati hanno avuto un po' una rinascita dal rilancio del personaggio da parte della DC Comics. A lungo considerata un mondo associato a dei giochi per bambini, la saga dei Motu nella nuova serie fonde le precedenti storie dei personaggi con un nuovo mix di fantascienza e fantasy. Parte del problema con le precedenti incarnazioni è che è sono state legate ai fumetti da bambini anni 80 e come tali hanno giovato del periodo d'oro che c’era di fronte, ma hanno anche subito un problema di obsolescenza, inoltre all’epoca ogni episodio è stato serializzato e quindi è stato progettato come autosufficiente ed in seguito è diventato più difficile costruire storie riguardanti il passato dei personaggi e che avessero potuto sostenere un arco narrativo lungo. Ci aveva provato (riuscendoci) la nuova serie 200X, ma bisogna ammettere che la guerra dell’eternità è evidentemente la storia che unifica tutte le parti diverse delle storie di He-Man, di She-Ra e di tutti i protagonisti Motu e Pop, mettendoli insieme in un ambiente adulto. Questa ultima versione di He-Man è forse la migliore rappresentazione del personaggio avuta finora nella sua esperienza e nella cultura pop. Ha un approccio più maturo ai protagonisti che mira a mettere in evidenza sia i punti di forza del mix fantasy/sci-fi, ma anche presentando personaggi che sono molto più accessibili per coloro che non sono fan dei Masters. Vale a dire che He-Man ha raggiunto un grado di qualità per cui la riuscita delle storie non dipende più da se stesso, ma piuttosto i personaggi, i suoi alleati e i nemici, semplicemente popolano le storie rendendole altrettanto forti, sicuramente di più di quelle anni 80. Redazionale: In chiusura prosegue il redazionale con il ripasso di brevissime trame di OGNI episodio dei Motu prodotto e poi trasmesso in tutto il mondo. In questo numero vengono trattati gli episodi da 56 a 74. Recensione a cura di Simone (aka NikeBoyRM) La battaglia che tutti aspettavamo! She-Ra contro Hordak, in una lotta per l’Occhio di Crono. E l’unica possibilità di vittoria per She-Ra si trova nel potere della Spada della Protezione! La Guerra per l’Eternità continua! (Contiene He-Man The Eternity War 4-5)
Uscita prevista: dal 9 gennaio 2016 Complici i ritardi estivi accumulati (sommati a quelli delle festività natalizie), mentre sta uscendo il numero 21 (contraddistinto in copertina con il mese di “Dicembre 2015” anche se esce a gennaio 2016), ci occupiamo qui del numero 20 della serie regolare italiana RW Lion (contraddistinto in copertina con il mese di “Novembre”, ma uscito a dicembre). Questo albo contiene i numeri 2 e 3 americani del nuovo ciclo narrativo sulla guerra dell’Eternità (in originale “He-Man: The Eternity War”), scritti da Dan Abnett e illustrati da Pop Mhan. Piccolo riassunto, Hordak si trasforma in una creatura nuovamente dotata di fisicità e forgia una spada del potere nella fucina di Grayskull (da lui conquistato). A questo punto vuole mettere le mani su due gemme (occhio di Crono e occhio di Caos) che potrebbero colpire chiunque nello spazio e nel tempo. Nel numero precedente i nostri eroi proclamarono che avrebbero trovato e distrutto queste due gemme, ma potrebbe essere un po’ più difficile di quanto immaginano. Pure Skeletor ha fatto il suo gran ritorno e abbiamo visto che ha la gemma del Caos. Le gemme non hanno alcuna parte nel primo fumetto di questo numero, ma è bene restare sull'argomento, poiché è il motivo per cui i nostri eroi fanno il loro primo assalto contro Hordak. Il titolo del primo albo (secondo episodio della saga) è: “Seconda parte – Luce e ombra”. Il fumetto si apre con He-Man che conduce le truppe degli uomini serpente in battaglia per fare un primo attacco a sorpresa contro l'Orda e riconquistare Monte Zoar. Un flashback ci mostra Man-at-Arms che (mentre si fa la barba) rivela a He-Man il suo piano segreto per superare le difese degli Horde al fine di mettere fuori uso una loro terribile arma che staziona in orbita sul pianeta e che serve per disintegrare qualsiasi cosa. Ricordiamo che con la morte di re Randor in precedenza, il principe Adam è ora il re di Eternia e Duncan (alias Man-At-Arms) è sempre stato una figura paterna per il giovane principe e qui vediamo un altro esempio del loro rapporto, in questa chiacchierata. In realtà, tornando al presente, gli eterniani stanno attaccando contemporaneamente l'Orda su due fronti: He-Man e gli Uomini Serpente attaccano i soldati Horde nelle zone periferiche mentre Man at Arms (all'interno di Roboto) sta tentando di distruggere la macchina orbitale dopo aver trasformato Roboto in una tuta spaziale mecha e aver utilizzato un teletrasporto dell’Orda per raggiungere l’arma spaziale. Da notare che Duncan dice di essere il primo Eterniano ad andare nello spazio e a vedere il proprio pianeta da lontano e questa visione lo commuove. Nel frattempo gli Uomini Serpente sembrano avere la meglio sui soldati degli Horde, ma la battaglia di He-Man si complica quando Mantenna invia uno dei suoi grossi calibri: un gigantesco ragno chiamato Spydor, eh già, proprio lui, il giocattolone anni 80. Il resto della questione si concentra sul raid di Duncan contro questa arma degli Horde, un disgregatore orbitale abbastanza potente da funzionare come un cannone di energia. E' praticamente una missione suicida, ma viene compiuta. A tal proposito, la parte in cui Abnett fa spiegare a Man At Arms alcune cose via radio a Roboto sulla loro missione, è un momento toccante, si rende conto che non sarà in grado di tornare a casa e che questa missione è l’ultima, infatti la scena si chiude con il disgregatore orbitale che esplode e Man-At-Arms viene scagliato verso il pianeta ma brucia nell'atmosfera. Intanto He-Man durante il combattimento con l’aracnide perde la sua spada e deve fare l'unica cosa che può: uccidere il ragno gigante a mani nude, sbrigata la pratica, riconquista finalmente Monte Zoar tra il tripudio dei suoi uomini serpente. In questo numero abbiamo visto una battaglia diretta che si svolge su due fronti e non un accenno di She-Ra, o Sorceress o sulla ricerca delle gemme Chrono e Caos. Dan Abnett prende il tempo che gli occorre per darci una visione intera della storia del conflitto. Di seguito alcune tavole concesse dall'editore: La prima fase della guerra dell’eternità ha visto quindi He-Man in battaglia per riprendere Monte Zoar e Man-At-Arms forse sacrificare se stesso per distruggere l’arma orbitale degli Horde, ma la vera missione, come dicevamo all’inizio, è di trovare gli occhi di Grayskull. Questi occhi sono due gemme che sono andate perse in antichità e ora Teela affida a She-Ra il compito di ritrovarle prima di Hordak perché chi possiede le gemme può colpire chiunque nel tempo e nello spazio. Come abbiamo visto alla fine del primo numero, Skeletor ha la gemma del Caos mentre quella di Chrono è ancora nascosta da qualche parte nelle Sabbie del Tempo.
Il titolo del secondo albo (terzo episodio della saga) è: “Terza parte – Tempo e fuoco”. Questa volta i riflettori sono puntati su She-Ra e i guerrieri femminili dell'Orda: Catra e Scorpia. Volando alti, sopra le Sabbie del Tempo, She-Ra insieme a Stratos e ad una squadriglia aerea, sono alla ricerca dell'Occhio di Chrono. La loro missione è compromessa dalla comparsa appunto delle due alleate di Hordak con l’esercito dell'Orda. Qui sembra come se iniziasse una nuova storia, senza riferimenti ad altro, il che non è così, perché si svolge contemporaneamente alle vicende del numero precedente, ma da tutt’altra parte. Come accennato, Teela (aka Sorceress) istruisce She-Ra riguardo gli occhi di Grayskull. Le dice anche che il gioiello nella sua spada è fatto dello stesso materiale e può rilevare e monitorare gli altri. Finalmente vediamo che il gioiello della spada non è solo a fini estetici e questo dimostra pure che She-Ra ha un potere un po’ diverso rispetto ad He-Man. Così Teela invia She-Ra e una significativa flotta di Wind Raiders (ma si può tradurli “Scorridori del vento” in italiano??? …basterebbe che il traduttore avesse visto qualche episodio per sapere il loro nome usato anche da noi…) guidati da Stratos alla ricerca dell'Occhio di Chrono, questo artefatto in grado di dare una svolta alla guerra a favore dei nostri eroi. In realtà potrebbe anche aiutare i cattivi se ne venissero in possesso, ma questo fa parte del rischio della missione di She-Ra. Deve raggiungere la gemma prima che lo faccia l'Orda, ma purtroppo sembra che questi siano già sul posto. Stratos si scaglia contro Vultak che sostiene di aver ucciso già cinquanta suoi concittadini di Avion, il che incattivisce il guerriero alato. Una volta che Stratos sconfigge il suo nemico, la vera battaglia inizia con Scorpia e Catra che si scontrano con la principessa del potere. Appena scoprono che un tempo era Despara, hanno una ragione in più per volerla uccidere. Ma nonostante il pungiglione mortale di Scorpia e la capacità di Catra di trasformarsi in un felino, non hanno alcuna possibilità contro She-Ra. Dopo la battaglia la principessa si rende conto che la pietra nella sua spada sta avvertendo la presenza della gemma di Chrono e, una volta conficcata l’arma nel terreno, in qualche modo appare un tempio nascosto dalla sabbia. Probabilmente l’occhio di Chrono si trova là dentro, ma non ci è dato sapere se la nostra eroina sarà in grado di prenderlo, poiché l’albo finisce con la comparsa a questo punto di Hordak, il quale, potenziato dal potere di Grayskull, stavolta ha davvero un aspetto ancora più minaccioso ed è pronto a fermare la sua ex migliore soldatessa. Il numero 20 finisce qui, possiamo fare alcune considerazioni. Nel primo albo c’è un punto in cui Man-at-Arms dice a He-Man (che rifiuta di tornare ad essere Adam finché questa battaglia non sia finita) che lo considera come l'uomo più forte che lui abbia mai conosciuto, non tanto per la spada o il potere di Grayskull, ma solo grazie a se stesso…in cuor nostro sappiamo che dovrebbe essere così, ma sinceramente questa versione di He-Man non ha fatto nulla per meritare tale lode, He-Man non mostra saggezza, compassione, intelligenza, senso dell'umorismo, non pare avere nessuna delle caratteristiche che aveva He-Man Filmation tanto per capirci (e, in misura minore, ma ancora in modo significativo He-Man 200X). Il personaggio di He-Man di Abnett è poco più di una macchina per uccidere, è cupo e spietato, come un personaggio dei videogiochi… Nel secondo albo è quasi buffo quando Scorpia dice che, per quanto ne sa, He-Man e She-Ra sono praticamente marito e moglie…ma è interessante questo episodio in cui si scopre che Scorpia e Catra in realtà odiavano Despara. Nel film “Il Segreto della Spada” si vedeva questa gelosia verso Adora quando era ancora dalla parte dell’Orda, tuttavia non veniva mostrato mai l'odio giungere ad uno scontro. Quindi forse la battaglia di She-Ra con le donne Horde è un omaggio proprio al vecchio “Il Segreto della Spada”, quando He-Man andò contro Catra e Scorpia e c’era pure il capitano Adora, anche se qui la lotta è molto dura, cruenta, sanguinaria addirittura. La profondità di Adora/She-Ra in questa serie è molto marcata, come abbiamo visto qui non siamo davanti a un semplice She-Ra contro Catra e Scorpia, allo stesso modo Dan Abnett ha dedicato alcune vignette ai problemi nel rapporto di She-Ra con la Maga. Teela sembra aver preso molte delle stranezze e delle pratiche di Sorceress, la madre morta, una delle quali è che lei non dà mai a She-Ra o He-Man più informazioni di quelle che devono sapere, non dà loro il quadro completo. In un momento in cui il mondo intero di Eternia è in balia di una forza d'invasione extra-dimensionale, la fiducia è una merce rara e, se gli eroi non possono fidarsi l'uno dell'altro, il rischio è che i cattivi abbiano già vinto. In generale potremmo fare sul brand una considerazione più estesa: alla loro base, non c'è nulla di intrinsecamente speciale nei personaggi di He-Man rispetto agli altri sempre appartenenti al genere di fantasy e fantascienza. Compaiono i più grandi eroi del bene, che lottano per la vita, ci sono i cattivi ignobili, strane specie aliene e mondi esotici. L'unica vera differenza che esiste tra i Dominatori dell'Universo e gli eroi in altri contesti (ad esempio Star Wars) sono le specifiche in relazione al disegno dei personaggi, riguardo il loro aspetto o il loro background. Ciò significa che i fan dei Motu dovrebbero aspettarsi storie difficilmente di più ampio respiro rispetto alle idee iniziali di Mattel e Filmation, invece ciò che è stato impressionante con le recenti uscite di He-Man DC Comics è che vengono bypassate queste limitazioni. In un periodo storico in cui altre aziende stanno cercando di far rivivere i loro ero degli anni passati, anche tramite reboot, il fumetto di He-Man si è effettivamente distinto nella narrazione, rendendo le storie accessibili da tutti gli appassionati del fumetto e del genere. Per quanto riguarda il disegno, nel primo albo l'arte di Mhan se la cava come al solito e le scene di battaglia sono ben fatte. Ci sono un sacco di immagini dei combattimenti. L'esercito degli uomini serpente è incredibilmente vario, i disegni ci mostrano diversi tipi differenti anche di bestie da guerra, tanti colori diversi si possono trovare in queste pagine. Disegno e colori sono superbi anche nel secondo albo: She-Ra e Swiftwind hanno un aspetto sorprendente in ogni singola vignetta. I membri dell'Orda malvagi sembrano i disegni classici. Catra nella trasformazione in felino è impressionante, pure se in realtà era viola. Redazionale: In chiusura prosegue il redazionale con il ripasso di trame e curiosità di OGNI episodio dei Motu prodotto e poi trasmesso in tutto il mondo. Da segnalare qui un’altra traduzione non necessaria (dopo quella del Wind Rider): all’episodio 43 “Il mistero di Man-e-faces” viene attribuito il titolo: “Il mistero dell’uomo dalle molte facce”...ho quasi la sensazione che perfino il traduttore di Google avrebbe capito che Man-e-faces è proprio il nome un personaggio di Motu… Confermiamo purtroppo le trame sempre più scarne e prive di curiosità a cui ci avevano abituati fino a pochi mesi fa. Recensione a cura di Simone (aka NikeBoyRM) He-Man guida in battaglia il suo nuovo esercito di Uomini Serpente, così da sorprendere l’Orda Oscura, mentre Man-At-Arms rivela il suo piano segreto per distruggere le difese dell’orda. La guerra dell’Eternità continua!!!
(Contiene He-Man The Eternity War 2-3) La RW Lion ha quasi recuperato i ritardi estivi, mentre è uscito oggi il numero 20 (contraddistinto in copertina con il mese di “Novembre” anche se esce a dicembre per i ritardi accumulati), ci occupiamo qui del numero 19 della serie regolare italiana RW Lion (contraddistinto in copertina con il mese di “Ottobre” anche se è uscito a novembre). Questo albo contiene il numero 19 americano, nel quale, terminato l’arco narrativo de “Il sangue di Grayskull”, viene mostrata l’infanzia del principe Adam. Il flashback si riferisce a 12 anni prima, tornando al tempo in cui la ribellione colpì il trono di re Randor, un preludio alla guerra dell’Eternità. Iniziamo con un piccolo riassunto: nell’ultimo numero abbiamo visto la provenienza di She-Ra, abbiamo scoperto che la strega cattiva di Anwat-Gar era Saryn, la serva omicida del re Grayskull. Abbiamo anche appreso che aveva segretamente nascosto la Spada della Protezione per Adora, che Saryn è morta per mano di She-Ra e abbiamo scoperto che suo figlio è Skeletor. Così Adora, ottenuta la Spada della protezione, è pronta con He-Man a porre fine alla Fright Zone di Hordak e la sua presa sul mondo di Eternia…ma prima abbiamo un prequel: il primo fumetto dell’albo, che in italiano ha il titolo: "Fermo in un istante”. La storia si apre con un salto indietro di 12 anni, mostrandoci Re Randor rimasto ferito nel tentativo di salvare suo figlio e che necessita di soccorso. Le guardie portano il principe Adam lontano da suo padre e Duncan ordina loro di non riportarlo ad Eternos perché Keldor, in aperta rivolta contro il re, dopo aver ucciso il sommo consiglio ha ridotto la città in fiamme. Non volendo credere a quello che aveva sentito, Adam si guarda intorno e il suo sguardo cade sul falco di Zoar, visione che lo rende pieno di speranza che le cose vadano a finire bene, ossia allo stesso modo con cui erano iniziate quella mattina: aveva avuto il suo primo bacio con Teela e avrebbe voluto vivere quel momento per sempre, nonostante Teela non avesse apprezzato troppo il bacio, purtroppo (carina la disputa realistica sul “su chi ha baciato chi”). Era stata lei ad averlo indotto ad osare tanto…lei che lo aveva portato verso le guardie del re per proteggerlo, nonostante le sue ragioni per volerlo proteggere fossero forse più personali che altro. Non molto tempo dopo il bacio, era stata costretta a proteggerlo dal veicolo in arrivo di suo padre, spingendolo fuori strada. Dopo essersi accertato che il principe stesse bene, Duncan aveva spiegato ai due ragazzi che era stato mandato a condurre un convoglio al fine di risolvere una controversia di scambi tra Avion (la città della gente di Stratos) e gli abitanti di Adreenos (la terra di Buzz-Off). I dominatori dell’universo andavano insieme a questo convoglio. Con grande sorpresa di suo padre, Adam si avvicinò chiedendogli il permesso di unirsi alla spedizione per Avion per osservare da vicino questa missione, ma suo padre si rifiutò di farlo partecipare per il fatto che lui era solo un ragazzo, contrariamente al parere di zio Keldor, che aveva esortato Randor a lasciarlo diventare un uomo. Il re da tempo rifiutava ripetutamente al figlio queste occasioni di crescita, fino a quando suo figlio gli confessò esplicitamente che voleva diventare uno dei Dominatori. Scosso, il re gli spiegò che ciò che rende così speciale Eternia è che ospita la magia che ha creato l'universo. Se Eternia sarà distrutta, il tessuto dell'universo stesso sarebbe distrutto. Il loro antenato, il re Grayskull era morto sapendo che salvare Eternia fu fondamentale per proteggere l'intero universo. La sua magia deve essere custodita a tutti i costi impedendo che cada dalle mani sbagliate. Grayskull era stato il primo maestro, ma non l'ultimo. Il re aggiunse anche che Adam non potrà mai sperare di diventare uno dei Dominatori se non ha ancora imparato a dominare se stesso. Scosso Adam scoppiò in lacrime e corse via dalla sala del trono. A seguito di questo evento, Keldor andò a trovare suo nipote e si scusò con lui per il fatto che il suo incoraggiamento lo aveva portato involontariamente a restarne ferito. Aveva sperato che il coraggio di Adam facesse vedere a Randor il potenziale in lui, ma l’ostinazione del re era troppo forte. Adam ammise che si sentiva invisibile agli occhi di suo padre, Keldor gli assicurò che prima o poi sarebbe riuscito ad entrare in empatia col padre e gli raccontò la sua storia per fargli capire quanto in realtà fossero simili riguardo questa “invisibilità”. Keldor era nato illegittimamente da una madre Gar, che aveva trovato e guarito Re Miro quando era naufragato ad Anwat-Gar. Si innamorarono e, dopo che lei partorì il figlio, gli chiese di prendere il bambino da Anwat-Gar e portarlo ad Eternos per crescerlo come un erede di Grayskull, sapendo che lei non sarebbe mai stata la benvenuta là. Gli chiese anche di riportarle Keldor quando sarebbe cresciuto. Miro, però, non avrebbe mai lasciato che Keldor ritornasse ad Anwat-Gar, anche perché non avrebbe potuto giustificare questo gesto di portare suo figlio alla gente che uccise Grayskull, quindi Keldor crebbe e visse sempre a corte, all’ombra di Randor. Percependo l'identificazione tra lui e lo zio, Adam si sentì capito da lui e di nuovo spronato riguardo la sua voglia di andare con quel convoglio, nonostante Keldor lo avvertì che sarebbe stato troppo pericoloso. Sfidando sia mentore che padre, Adam rubò uno Skysled e si diresse verso la temibile terra di nessuno di Zarcane. Tuttavia, a sua insaputa, era osservato da Beast Man, che si era alleato con Keldor nel piano di tradire il re e prendere proprio Adam in ostaggio. Dopo aver appreso della partenza spericolata di suo figlio, Randor decise di seguirlo da solo. Keldor tentò di convincerlo a restare, ma il re rifiutò, mettendo il suo fratello a capo del consiglio superiore per quella notte. In assenza del re, Keldor tenne un brindisi con del vino avvelenato e uccise tutti i membri del consiglio con l'aiuto di Evil-Lyn. Appena Adam fu attaccato dagli uomini bestia, il re scese in picchiata con il Wind Raider per salvarlo, ma fu danneggiato, precipitò e rimase bloccato sotto le macerie. Adam cercò con tutte le sue forze di tirarlo fuori da solo, ma il re gli ordinò di andare via perché Beast Man era quasi su di loro. La volontà di Adam fu così grande mentre cercava di spostare i detriti, che gli diede accesso al potere dell'Eternità, attirando l'attenzione della Maga di Grayskull e di Zodac. Quel potere dell'Eternità aveva rallentato il tempo di Adam e, come risultato dei suoi sforzi, un medico che sarebbe arrivato troppo tardi, sarebbe arrivato in tempo per guarire il re, se Adam fosse riuscito a liberare suo padre. Questo fenomeno preoccupò Zodac, che suggerì addirittura di uccidere Adam. La Maga fu in disaccordo, spiegando che l'umanità di Adam era la sua forza. Il suo amore per il padre era la fonte del suo potere. Avrebbe potuto essere re, se avesse dovuto lasciare suo padre morire, ma Adam non lo farebbe mai. Keldor non avrebbe fatto lo stesso. La Maga dichiarò di credere che Adam era quello predetto dalla profezia, l’erede del potere di Grayskull. Influenzato dalle sue argomentazioni, Zodac accettò di intervenire nel corso degli eventi solo per questa volta, guidando una delle guardie del re affinché respingesse Beast Man e permettendo a questo ragazzo di cambiare il destino di suo padre. Nel frattempo, Sorceress si avvicinò ad Adam e gli promise silenziosamente che un giorno gli avrebbe dato la chiave per sbloccare il suo più grande potere. Per il momento, però, gli sarebbe stato concesso solo quel tanto che bastava per sollevare la pietra e salvare suo padre, sigillando il regalo con un bacio sulla guancia. Il tempo ritorna a scorrere e mentre solleva i detriti dal petto di suo padre, Adam grida: “Ho il potere!", mentre Beast Man viene fermato da un soldato. Interessante questo prequel: la battaglia per Eternia si sta avvicinando ad un punto di non ritorno. La sorella di He-Man, She-ra è finalmente emersa...ma un conflitto più grande sta per iniziare. Per l'ultimo numero della serie “DC He-Man ei dominatori dell'universo”, Rob David (lo scrittore di questo albo) semina i semi (scusate il gioco di parole) della guerra dell’Eternità utilizzando un flashback ai primi anni del principe Adam prima di diventare He-Man, ma già desideroso di unirsi ai Dominatori. Addirittura in questa anteprima, David mostra il primo bacio di Adam e la ribellione del suo malvagio zio, Keldor, l'uomo che sarebbe diventato Skeletor. Oltre al retroscena sulla parentela di Keldor (ormai risaputo dai fans), qui si rimarca ancora su come Adam sia unico e come faccia parte della profezia che lo porterà ad essere determinante per il destino del pianeta. Essendo un bambino, all'impetuoso Adam non era dato molto credito, anzi, doveva essere usato come una pedina da suo zio nel tentativo di far fuori il re, suo fratello. Invece il piccolo si trova, inconsapevole, a possedere un potere che non ha mai conosciuto grazie alla sua linea di sangue. In tutta la storia è utilizzato un approccio più realistico alla narrazione. Se qualche lettore esita ancora a prendere seriamente questa linea di fumetti, ritenendo He-Man una cosa del passato e/o infantile, leggendola riconsidererà il suo pregiudizio. E’ in mani creative solide, e non si sofferma troppo su ciò che è venuto prima in precedenti incarnazioni, concentrandosi invece sulla creazione di propri miti e sul fornire storie solide. Anche se…devo dire una sensazione che ho avuto: non so voi, ma ad un certo punto io mi sono reso conto che stavo leggendo la versione Eterniana del Re Leone. Un malvagio zio manda il giovane nipote principe nel mondo e crea una trappola per lui, solo che, questa volta, invece delle iene, abbiamo Beast Man e i suoi gorilla. Re Randor va a salvare Adam e lascia Keldor a sedersi al suo posto…nonostante questo “plagio”, la storia regge e funziona al fine della narrazione del prequel. Ospite di questo numero “traghettatore” è l’artista Tom Derenick, mentre la fase successiva della saga (dal titolo in patria “Masters of The Universe: The Eternity War”) torna al team creativo formato da Dan Abnett e Pop Mhan. Il disegno di Derenick è fresco, ma solido. Sono particolarmente impressionato dalla sua gamma di espressioni facciali. Un buon lavoro che esce un po’ dai canoni visti finora con gli altri disegnatori. Questo numero finale di “He-Man ei dominatori dell'universo” è una lettura accettabile nel cammino su cui ci sta conducendo la DC. Di seguito alcune tavole concesse dall'editore: Torniamo al presente…anzi, quasi al futuro…Come secondo fumetto dell’albo, abbiamo l’esordio, con il numero 1 americano, della nuova saga, tutt’ora in corso negli USA, ossia "La guerra dell’Eternità”, il titolo del primo episodio è: “Prima parte – Carne e sangue”.
Dan Abnett e Pop Mhan continuano ad esserne lo scrittore e il disegnatore, ma l’arco narrativo è stato sviluppato da Rob David, il capo reparto scrittori per i Motu alla Mattel. La trama epica vede He-Man, She-Ra ed i loro alleati unirsi per riprendere Eternia dal dominio di Hordak, nella guerra per porre fine tutte le guerre. Il Male dell’Orda è andato diffondendosi con l’espansione di Fright Zone in tutta Eternia, in preparazione per il ritorno di Hordak e cominciamo questa guerra sapendo che i nostri fratelli del Potere sono finalmente insieme, ma nel numero scorso (italiano) abbiamo visto che l'Orda aveva messo le mani su una fiala di sangue di He-Man…Cosa significa tutto questo? Lo scopriremo qui. La guerra per Eternia è iniziata, riusciranno He-Man, She-Ra, e Teela condurre la resistenza alla vittoria? E a quale prezzo avverrà in caso questa vittoria? Hordak e gli Horde hanno preso il sopravvento su Grayskull e prevedono di usarlo come arma per terrorizzare, governare e dominare l'universo. Quali sacrifici dovrà fare He-Man per salvare l’eredità della sua famiglia? Forse l'unico vantaggio che i Dominatori avevano finora era che ad Hordak mancava un corpo fisico per portare alla conquista se stesso. Per questo Hordak cerca di recuperare la sua forma corporea e rubare i segreti di Grayskull. Le cose non sono mai andate troppo bene per He-Man ei suoi amici da quando la DC ha dato il via alle attuali saghe dei Masters of the Universe nel 2012. La prima mini-serie ha visto Eternia schiava di Skeletor e la memoria di He-Man cancellata. E non appena hanno fatto rovesciare il regime di Skeletor, è iniziato quello di Hordak, ponendo le basi per questa nuova avventura. Ricordiamo che He-Man e il suo team hanno anche incrociato i percorsi con la Justice League nell’ambito di queste vicende. Questa saga è stata considerata come la resa dei conti epica che i fan di He-Man e She-Ra stanno aspettando da sempre. E' He-Man contro Skeletor, She-Ra contro Hordak, Masters contro Evils - tutti in lotta per il controllo di Grayskull. Alla fine, il vincitore prende tutto. Chi diventerà il Padrone dell'Universo? Nel numero in questione, vediamo come Hordak si libera dei legami che lo tengono in esilio impostogli dall’antico Re Grayskull quasi mille anni fa. Assistiamo ai suoi piani quando finalmente torna su Eternia e guadagna l'accesso ai segreti più profondi di Grayskull. Anziché l'universo di Motu come lo conosciamo, la storia è spostata pochi anni nel futuro, con una linea che è un po' diversa da quella dell’universo che conosciamo, sembra quasi di essere come in una versione post-apocalittica dell'universo di He-Man. Questo è solo il primo numero di una serie incentrata su questa realtà alternativa per i personaggi, ma tutti gli indizi lasciano pensare che si punti a qualcosa di grande. Veniamo alla trama: la guerra si apre con una presentazione raccapricciante di un grande cattivo della serie, con la scienza e la magia di Eternia che si fondono insieme al sangue di He-Man per ricreare Hordak, liberandolo dalla sua prigione nella dimensione di Despondos. E' affascinante vedere la combinazione di fantascienza e fantasy in questo frangente: Hordak all’inizio è ancorato al centro di una cella con una miriade di fili e una maschera facciale, le pareti della cella sono dettagliate con tutti i tipi di facce immerse nel dolore e nel terrore, ma lui, una volta ricreata la sua corporeità, non perde tempo per mostrarci perché aveva bisogno del sangue di un erede di Grayskull infuso nelle sue vene. Se vi ricordate dai flashback di re Grayskull, fu proprio il suo sangue ad attivare le rune che aprivano un passaggio segreto nella sala del trono che conduceva alla fucina di Grayskull. Fu questo che gli permise di sfruttare il potere di Eternia e forgiare la Spada del Potere e la spada della protezione. Ora che Hordak ha accesso a quel potere, forgia la propria spada, decretando che ora è giunta l'età di Horokoth. Il malvagio usa un gesto a noi noto, tiene alta la spada e urla "IO SONO LA FORZA!", trasformando Grayskull nel volto di se stesso. Il resto dell’albo è dedicato a che cosa devono fare He-Man, She-Ra e la Maga (nascosti alla Montagna del Serpente ed ora alleati degli Snakemen, è bene ricordare queste “novità” a chi si avvicina solo ora alla serie), ma bisogna tornare indietro sempre a re Grayskull, al suo fidato consigliere Adi (che sappiamo essere in realtà il re Hiss) quando cercò di convincere re Grayskull che avevano bisogno di trasformare il castello stesso in un'arma mettendo due gemme nei fori per gli occhi del castello stesso. Le gemme furono chiamate l'Occhio di Crono (che avrebbe permesso di manipolare il tempo) e l'Occhio di Caos (che avrebbero agito sullo spazio). In pratica queste due gemme potevano creare un raggio della morte in grado di attaccare chiunque nello spazio e nel tempo. Il re Grayskull, consapevole del fatto che nessuno dovrebbe mai avere così tanto potere, rifiutò il consiglio di Adi e questo rifiuto alla fine avrebbe portato al tradimento del suo fido consigliere e all'assassinio del re. Le gemme andarono perdute, ma Skeletor ritrovò la gemma del Caos, a quel punto, temendo cosa avrebbe fatto con entrambe le gemme, la Maga nascose l'Occhio di Crono nelle sabbie del tempo. Peccato che She-Ra abbia sentito dire ad Hordak che conosce le gemme e gli abbia sentito pure menzionare le sabbie del tempo. Ai nostri non resta che trovare e distruggere gli occhi, riprendere Grayskull e sconfiggere i loro nemici…imprese di poco conto, vero? Ma non è tutto…sul finale dell’albo vediamo uno Skeletor tornare con in mano l’Occhio di Caos. Questo è tutto per questo primo numero della guerra dell’eternità. Dan Abnett sa come legare insieme riferimenti che magari a prima vista sembrano innocui, poi li ritroviamo dopo qualche vicenda e assumono tutta un altro significato…a tal proposito, in uno dei brevi fumetti digitali pubblicati prima di iniziare la serie cartacea (e che la RW Lion ci ha proposto nei primi numeri italiani), non vi ricordate di aver già letto qualcosa sulle gemme? In ogni caso, qui tutte le informazioni date sembra servano per presentare ciò che questa serie sarà e cosa significheranno gli accadimenti narrati per il mondo di Eternia in futuro. Il secondo albo del mese è una ventata di aria fresca, rispetto primo, stile Re Leone, che abbiamo appena trattato. La Guerra dell’Eternità ci riporta all’Orda di Eternia e al suo padrone Hordak, che con il Sangue dell’erede di Grayskull, rinascerà! Questo è un incredibile primo numero da considerare come una continuazione tra il numero 18 del vecchio corso e questo nuovo corso. E 'stato fantastico vedere tutti i membri dell'Orda che conosciamo e amiamo. Per quanto riguarda la scrittura, è affascinante la messa a punto della storia del castello di Grayskull con le due gemme come gli occhi del castello stesso! L’unica cosa che ci “turba” è Teela, pur essendo la miglior Teela mai utilizzata nel franchise, vederla come La Dea è proprio strano...parla come un profeta, poi, quando il padre finalmente sfonda la resistenza degli uomini serpente e riesce a vedere sua figlia, parlano poco e alla fine lei dice: "Sì papà"…Credo comunque che si voglia far rendere conto ai lettori che sotto quella pelle verde e l'armatura, lei è davvero ancora la bambina di suo padre. Tuttavia, se proprio vogliamo trovare qualcosa da ridire, c'è una sottotrama in cui Man-at-Arms combatte contro i generali degli uomini serpente, servitori di Teela, per poter vedere sua figlia e sembra quasi una parte inutile, in realtà serve sia per portare più azione in una storia relativamente statica, sia per ricordare alcuni particolari dell'arco narrativo globale ai nuovi lettori. Mhan è tornato, con linee molto pulite e ottimi disegni dei personaggi, magari non ci saremo ancora appassionati troppo alle nuove spade del potere e della protezione, ma posso dire che quasi tutti ci siamo abituati all’armatura di He-Man. C’è da dire pure che Mark Roberts sui colori è fantastico, basta guardare la Snake Mountain, infatti la rappresentazione di Pop Mhan della numerosa quantità di personaggi coinvolti è dettagliata ed emozionante, grazie anche, appunto, ai colori di Mark Roberts. Verde, viola e arancio dominano la tavolozza dei colori, la rappresentazione di Grayskull e Snake Mountain li utilizza al loro massimo potenziale: le vignette sono un piacere da guardare. Tra gli Snakemen prevalgono verde lime e fucsia, poi nella pagina che segna il pieno recupero corporale ed energetico di Hordark, il magenta, il rosso, il nero e un viola epico sono impressionanti. Nonostante sia di alto livello, il disegno assume un aspetto più da cartone animato e questo sembra giusto per un libro e una storia come questa, esempio ne è l'ultima pagina rivelatrice, una pagina intera che dovrebbe avere eccitato i fan di lunga data dei Motu e averli messi in febbrile attesa per il prossimo numero. Un’annotazione curiosa: Deron Bennett, che si è occupato del lettering, utilizza una grande varietà di stili di testo, con didascalie disegnate come pergamene, parole in verde chiaro per Teela, bolle di parole scarlatte per Hordak. Infondo Eternia è popolata da tante specie e gruppi diversi; è interessante vedere che queste diversità si riflettono nella varietà di lettering, come fossero diversi linguaggi, dialetti. Visto che a breve uscirà nei cinema il tanto atteso nuovo capitolo, possiamo notare come “Masters of the Universe” sia come l'originale trilogia di Star Wars in quanto si tratta di mondi popolati da personaggi principali (e conflitti) che sono il più puro degli archetipi, mondi che funzionano perfettamente senza preoccuparsi di rispondere a domande che richiedano spiegazioni inutili. I chiarimenti di molti elementi, in chiave fantastica della storia, non sono solo noiosi, ma tirerebbero via la tenda per mostrare al pubblico esattamente quanto sciocche realmente sarebbero molte fasi del racconto, se le si volesse per forza spiegare. Se invece si lascia che la meraviglia renda credibile il tutto, la narrazione funziona alla grande. "La Forza" o "La Magia" sono del tutto sufficienti a dare risposte per questo tipo di storie, qualcuno una volta disse: "Qualsiasi magia sufficientemente spiegata, è indistinguibile dalla scienza". Vale a dire, non mi sono mai chiesto in vita mia come il Potere di Grayskull funzioni, perché ogni volta che veniva evocato, sapevo già cosa fosse e che cosa significasse…pur non essendo mai stato spiegato. Per come è concepito il fumetto DC “Masters of the Universe”, con la linea MOTU Classics c’è stato un tentativo di stipare tutto il materiale pre-Filmation in un unico canone, anche se probabilmente le grandi linee contenute nel cartone animato della Filmation erano sufficienti per il compito di sviluppare una trama, supportata e resa poi più robusta anche dai nuovi sviluppi introdotti nella serie del 2002, i cui dettagli aggiunti furono i benvenuti, avendo creato un background più consistente e reso più adulte le trame. Ma nei fumetti DC è come se qualcuno volesse spiegare come funziona un televisore quando tutto quello che vogliamo fare è guardare uno spettacolo. E’ vero pure che a volte al lettore più intransigente (non sempre, ovvio) non importa che il tener conto della “tradizione” comporti confusione (che è un bel modo per dire quando ci sono buchi) e renda il tutto meno interessante (perché la sua rilevanza per le storie è minimo), ma ci tiene che sia rispettato tutto il pregresso anche quando si vuole raccontare qualcosa di nuovo. E’ un’operazione difficile e questo fumetto sta cercando di farlo al meglio. Tanto per fare un esempio, personalmente avrei gradito vedere una storia coinvolgente (con i coinvolgenti personaggi che ho amato da trent'anni) parlare di più della mamma Gar di Re Miro o avere una spiegazione storico-tecnica della teologia riguardante la Maga e la Dea. Chissà che più avanti non si riesca a colmare anche questi punti oscuri... Redazionale: In chiusura prosegue il redazionale con il ripasso di trame e curiosità di OGNI episodio dei Motu prodotto e trasmesso in tutto il mondo. Da segnalare qui un errore: all’episodio 37 “Non è colpa mia” viene attribuito il numero 31. Purtroppo le trame diventano sempre più scarne e prive di quelle curiosità di cui erano piene i primi tempi…sono semplici sintesi (all’osso) degli episodi in questione. Una domanda, quanti episodi vi ricordate della serie di He-Man e quella di She-Ra divisi in più parti? Qui ne viene raccontato uno che ebbe una prima e una seconda parte…ce ne sono stati altri? Recensione a cura di Simone (aka NikeBoyRM) La RW Lion ha innestato la quinta e, premendo sull’acceleratore a tavoletta, ha quasi recuperato il ritardo accumulato nei mesi estivi, facendo uscire a distanza ravvicinata i numeri 17, 18 e 19. Recensito il 17 da poco, ci occupiamo qui del numero 18 della serie regolare italiana RW Lion (contraddistinto in copertina con il mese di “Settembre” anche se uscito ad ottobre per i ritardi accumulati). Questo albo contiene i numeri 17 e 18 americani, nei quali prosegue il nuovo arco narrativo de “Il sangue di Grayskull”, scritto da Dan Abnett e illustrato da Pop Mhan. Abbiamo visto nell’ultimo numero i nostri fratelli eroi dirigersi verso l'isola proibita Anwat-Gar, dove Adora ha inseguito Swiftwind in una foresta infestata e dove He-Man ha interloquito con la gente Gar. Beh, tutto è andato al diavolo quando il popolo Gar, tradendo la linea di sangue di Grayskull ancora una volta, ha dato a He-Man un agente paralizzante, consegnandolo a Tri-Klops, con il quale avevano già fatto un patto ottenendo, in cambio di He-Man, la promessa di essere risparmiati quando Hordak alla fine riprenderà tutta Eternia. Il primo fumetto dell’albo, che in italiano ha il titolo: "Il sangue di Grayskull – quarta parte", prosegue la narrazione dopo il finale scioccante dell’albo precedente in cui He-Man è stato lasciato morente e Fright Zone sta inglobando Anwat-Gar. Vedremo Adora deve ricevere spiegazioni dalla maga Teela che le narra la storia della morte di re Greyskull fino a farle scoprire una reliquia eterniana perduta che potrebbe salvare il fratello: la spada di protezione, ma andiamo con calma anticipando però che stiamo per scoprire (o meglio, riscoprire, visto che questa è una variante inedita) l’origine di She-Ra! La storia si apre con Adora che ha appena tagliato la gola al fratello Adam con la sua lama, nel bel mezzo del tempio di Anwat-Gar. Questo sorprende Tri-Klops, che si aspettava di uccidere He-Man con le sue mani, dopo aver concluso un accordo con i Gar per farsi aiutare a catturarlo. Lo scopo di Tri-Klops è quello di ottenere il suo sangue per rivenderlo ad Hordak. Sorridendo, lo scagnozzo di Skeletor con 3 occhi, fa notare che He-Man probabilmente aspettava di morire in un modo più valoroso, piuttosto che avere la gola tagliata come un maiale dalla sorella. Raccolte alcune gocce di sangue di Adam in una fiala, Tri-Klops si congeda, ma prima di lasciarlo andare Adora gli chiede di riferire ad Hordak che Despara è ancora una sua servitrice. Mentre se ne va, Tri-Klops avverte Adora di lasciare l'isola al più presto possibile, prima che Fright-Zone la sommerga. Questa frase preoccupa i Gar, ai quali era stato promesso che sarebbero stati risparmiati. Freddamente, Adora risponde loro che sono stati pazzi a pensare Hordak avrebbe onorato un accordo. Adora ritorna al corpo di Adam e constata che è morto prima di rendersi improvvisamente conto di quello che ha fatto. Qualcosa deve aver preso il suo controllo, si rende conto solo ora di aver ucciso il proprio fratello senza volerlo. Terrorizzata e disperata, corre nel bosco, invocando la nuova Sorceress di aiutarla a riparare a ciò che ha fatto, altrimenti minaccia di togliersi la vita. Fortunatamente, Teela le appare e la spinge a fermarsi, ma ammette che non aveva previsto questo corso degli eventi. Non si aspettava la lama maledetta intrappolasse Adora così in fretta, pur sapendo che si trattava, dopo tutto, della stessa lama che aveva ucciso il re Grayskull mille anni prima. In risposta all'orrore di Adora all’udire queste parole, Teela spiega che il destino è un meccanismo complesso, ed è stato di vitale importanza per lei possedere la lama, vitale per il compito che l’aspetta ora, dopo l'uccisione di He-Man. Per chiarirle meglio la situazione, Teela mostra Adora una visione della notte in cui Re Grayskull è stato assassinato. Saryn , la sua devota serva Gar, era stata colei che aveva maneggiato la lama, prendendosi la sua vita. Il suo sangue versato dal corpo aveva riempito le rune nel pavimento della sala del trono del castello, attivando dei meccanismi che rivelarono una scala segreta situata dietro il trono di Grayskull, praticamente un accesso segreto per la Fucina di Grayskull, dove il re aveva forgiato la Spada del Potere. In quella notte, Saryn entrò nella fucina e scoprì che Grayskull aveva forgiato anche una seconda spada. La prima era la Spada del Potere, l'altra era la Spada della protezione. Mentre la prima arma era stata creata per sconfiggere Hordak, la seconda è stata forgiata per proteggere Eternia nel caso il potere fosse caduto nelle mani sbagliate. Saryn aveva pensato che fosse stato il destino a farle trovare la spada, essendole stato detto da Adi che avrebbe generato il bambino che sarebbe poi diventato il salvatore di Eternia. Per questo prese la spada e fuggì nascondendola affinché fosse il suo futuro figlio a poterla maneggiare. Nel frattempo, Adi e i Gar, governarono il paese e instaurarono un'era di terrore fino all’ultimo figlio (He-Ro?) superstite di Grayskull e della Regina Veena, tornato per rovesciarli. Solo Adi e Saryn scamparono alla punizione. Adi era morto da tempo quando lo trovarono. Si ipotizzò che si fosse avvelenato, anche se Adora non crede che sia la verità. La resistenza (He-Ro!) recuperò la Spada del Potere, ma scelse di nasconderla fino a quando il destino avesse voluto rivelare il suo erede legittimo. La spada della protezione invece è ancora nelle mani di Saryn. Maledetta dal sangue che fece versare, Saryn è diventata un mostro immortale: la strega leggendaria di Anwat-Gar. Finalmente si comprende che è proprio lei la ragione per cui Adora è stata portata sull'isola. La figlia, la discendente di Grayskull, è destinata ad avere la Spada della protezione. Teela la avverte però che Saryn sicuramente ucciderà Adora piuttosto che lasciarle prendere la reliquia. Adora, però, non si sente meritevole della spada, per aver ucciso suo fratello. Teela la rassicura che non ha colpa, la lama maledetta semplicemente ha fatto emergere il peggio di lei…e il peggio di lei è Despara. Ma la lama maledetta è anche l'unica cosa che può sconfiggere Saryn. Qualunque cosa Adora pensi, la mano della Dea si muove in modi misteriosi. Per infonderle speranza, Teela le spiega che non è troppo tardi per salvare Adam. La spada della protezione ha il potere di guarire. Se Adora riesce a recuperarla, può riportare il fratello indietro dal regno dei morti. Arrabbiata per essere stata manipolata da un destino come questo, Adora avverte che lei non si fiderà mai più della Maga e invita Swiftwind a portarla da Saryn prima che Fright Zone consumi l'isola e le impedisca di salvare Adam. Nell’osservare Teela andare, una lacrima solca il viso della nuova Sorceress. Utilizzando la lama maledetta come una bacchetta da rabdomante, Adora giunge alla grotta di Saryn. Scesa dalla schiena di Swiftwind, si prepara per ciò che dovrà presto affrontare indossando la maschera di Despara, e avanzando nelle profondità. Oltre una rossa pozza di sangue, scorge la Spada della protezione, ma è sorpresa dall’improvvisa comparsa della mostruosità che Saryn è diventata: la strega degli incubi di Adora. Di seguito alcune tavole concesse dall'editore: Il numero 18 americano, contenuto come secondo fumetto dell’albo, prosegue con il titolo: "Il sangue di Grayskull – quinta parte".
Avendo seguito la spada maledetta fino alla grotta della strega Saryn (la Gar che ha ucciso il re Grayskull mille anni fa), la principessa Adora è ora sotto l’attacco del mostro. Trasformata dalla lama maledetta in Despara, signora della guerra, Adora è convinta che Saryn la temerà e ne sarà sopraffatta. Saryn risponde invece che lei è ben consapevole che Adora è venuta a rubare di nuovo la Spada della protezione che il re Grayskull aveva forgiato. Nella notte in cui l'ha ucciso, Saryn aveva scoperto la spada e l’aveva presa per se stessa, pensando che fosse il destino ad avergliela fatta avere, poiché sarebbe stato diritto della propria prole un giorno impugnarla. In base a questo non considera Adora degna di averla, ma la principessa ha più ragione di riprendere la spada, poiché le spetta per il suo diritto di nascita. Spera anche che la Spada della Protezione sarà in grado di riportare il fratello Adam indietro dalla morte dopo che la sua lama maledetta l’aveva influenzata a tal punto da indurla a tagliargli la gola. Sorridendo, Saryn riconosce la lama maledetta come la stessa lama che usò per uccidere Grayskull e commenta che lei e Adora non sono poi così diverse. Entrambe erano state distruttrici dell’eredità di Grayskull. Saryn le fa notare che la vera fedeltà di Despara è a Hordak, nonostante Adora voglia far credere a se stessa che Despara sia solo una maschera. Nella battaglia, la strega strappa la maschera dal volto di Adora e un medaglione con essa. Con rabbia, Adora lo richiede indietro, ma Saryn sbircia dentro per vedere l'immagine di Marlena al suo interno. La strega approfitta dei punti deboli di Adora facendole notare, con dei sottili giochi psicologici, che né il padre e la madre, né tanto meno il fratello la amano, poiché l’hanno abbandonata, sacrificata e non l’hanno più cercata. Infuriata per tale mancanza di rispetto, Adora combatte con più violenza, insistendo sul fatto che non importa ciò che i suoi genitori avrebbero pianificato per lei o quello che Hordak avrebbe previsto per il suo futuro, lei sta per scegliere il proprio destino e sceglie Grayskull, nessun altro sceglierà il suo futuro per lei. A questo punto la Spada della protezione inizia improvvisamente a diventare incandescente, con una luce brillante attivata dalle parole "ho scelto Grayskull". Aveva atteso un migliaio di anni per sentirle. La spada provoca bruciore nella mano di Saryn che la maneggia e Adora approfitta di questa distrazione per spingere la lama maledetta nel collo della strega. Con la morte di Saryn, la lama maledetta si sbriciola in polvere. Stanca, Adora recupera il medaglione dalla strega fiammeggiante e si avvicina alla spada, estraendola dalla sporcizia e sollevandola in alto. Come se lo avesse detto innumerevoli volte, pronuncia le famose parole: "Per l'onore di Grayskull, io sono She-Ra" e subito si trasforma. Saryn muore e con lei la maledizione che ha afflitto il popolo Gar fin dal loro tradimento contro il re di mille anni fa, ma prima che esali il suo ultimo respiro, promette che suo figlio almeno continuerà a vivere e vediamo (preparatevi al colpo di scena, magari già intuito da qualcuno) niente di meno che Skeletor! Cavalcando Swiftwind, She-Ra torna al tempio Gar e nota che Fright Zone ha cominciato ad avvolgere l'isola di Anwat-Gar. Si precipita verso l'altare dove ha lasciato il corpo di Adam, nella speranza di guarirlo prima che Fright Zone impedisca al potere della sua spada di farlo. Con la lama su di lui, attende, cominciando a disperare che possa non funzionare…fino a quando non comincia ad illuminarsi e brillare e Adam si scuote completando il risveglio. Ha poco tempo per riprendersi, infatti Adora lo avverte che la zona del terrore è quasi su di loro. Alzando la sua spada, Adam invoca il potere di Grayskull e, insieme alla sorella, purificano l'isola dalla corruzione. Nonostante i Gar abbiano tradito Grayskull per la seconda volta, aiutando Tri-Klops ad intrappolare i due principi, impassibile He-Man ordina una riscossa, un cambiamento, ammettendo di sapere in cuor suo che i Gar sono stati un popolo emarginato e quindi da ora in poi non sarà più permesso al buio di governare Anwat-Gar o Eternia. La loro isola è stata salvata e la loro maledizione viene annullata. E' giunto il momento di cambiare. Nel frattempo, sul Castello di Grayskull da lungo tempo è scesa la tentacolare Fright Zone di Hordak e ora serve per ospitare i suoi servi. Con il sangue di He-Man in mano, Tri-Klops torna lì, e lo consegna. In tal modo, egli ha dato ad Hordak i mezzi per sfuggire alla dimensione di Despondos dove era stato relegato, penetrare i segreti di Grayskull, e rivendicare il suo potere. Questo è tutto per questo numero di “He-Man e i dominatori dell'universo” ed è la fine del racconto sulle origini di She-Ra: la malvagia Despera è ormai fuori dal racconto, mentre Adora / She-Ra è inserita a tempo pieno nelle vicende. Al di là delle “novità” apportate alla mitologia classica dei Motu (e Pop), nulla finora, in nessuna reincarnazione del mito, ha raggiunto vette di emotività come l'impatto della prima parte di questa storia che si occupava della morte di re Grayskull, forse la morte di Sorceress ha “turbato” i fans in modo simile, ma ritengo questo evento “antico” qualcosa di ancora più forte per chi è abituato alla “leggerezza” dei personaggi anni 80. Ciò significa che forse è il caso di evitare di tornare indietro e tentare di riguardare i cartoni animati di quell’epoca, perché quello che troveremmo si discosterebbe troppo dall’idea (finalmente) cresciuta che ci stanno dando questi fumetti e allo stesso tempo potrebbe far sgretolare quell’altare ideologico su cui abbiamo messo i cartoni Filmation dei nostri beniamini senza più spostarli neanche per dare loro una spolverata. Per chi, come me, non ha avuto “paura” di leggere il lavoro della DC sul franchise in forma di fumetti, è davvero esaltante questa rivisitazione “adulta” dei nostri eroi, il cui clou è una nuova sensibilità con cui vengono affrontati gli eventi, consona agli adulti moderni, pur mantenendo le cose molto in linea con l'atmosfera generale di ciò che è venuto prima. Fin dall'inizio di questa serie, si è voluto usare Hordak come antagonista. Eternia è stata invasa dagli Horde e He-Man e gli altri Motu stanno conducendo una rivolta per cercare di riprendersela. Nell'ultimo arco narrativo abbiamo visto come He-Man e la sua sorella gemella Adora scoperta di recente, hanno cercato le risposte che potessero aiutare a trasformare le sorti della guerra. She-Ra è il culmine di questo cammino. All'inizio della serie, Keith Giffen infuse la narrazione di ironia, con la consapevolezza che questo era incredibilmente rinfrescante per il franchise. La scrittura di Dan Abnett è un po' più semplice, ma ha fatto sua la serie con questo arco narrativo. Scrivere dialoghi di fantasia è difficile, in generale. Aggiungete a ciò il fatto che questo franchise, in particolare, ha il suo fondamento in un cartone animato con dialoghi spesso ridicoli e la capacità di Abnett di mantenere livelli argomentativi alti è davvero qualcosa da apprezzare. Il team artistico del Pop Mhan e colorista Mark Roberts continua ad eccellere. Abbiamo imparato ad apprezzare l'arte di Mhan, ma non so se questo albo apparirebbe così ben fatto senza i colori di Roberts. Nonostante il cupo grigiore che sovrasta l’azione per la dominazione degli Horde, incredibilmente tutto appare vivo e vibrante anche se stanno presentando una Eternia coinvolta in una guerra che ha tinto il mondo di oscurità. Quanto al disegno di Mhan vorrei sottolineare alcuni particolari: compaiono il veicolo Roton e He-Ro come il figlio del re Grayskull. Viene introdotto un nuovo design di She-Ra, che sicuramente non entusiasmerà coloro che non hanno digerito il nuovo design di He-Man, ma a me piace. Ci si può chiedere giusto il motivo per cui la Spada della Protezione di Adora cambia a metà scena dalla sua forma classica in quella pala a punta…ma sicuramente deve somigliare alla nuova spada di He-Man e differire da lei solo per la gemma. Sappiamo che He-Man era in un primo momento un giocattolo e poi una serie televisiva (comica), molto popolare tra i ragazzi nei primi anni 80. Vedendo il successo del franchise, i creatori hanno provato a dar vita con She-Ra ad un franchise correlato che si rivolgesse alle ragazze. Anche se il cartone animato ha avuto un certo successo, con due stagioni rispetto alle tre di He-Man, non ha mai ottenuto la stessa passione in termini di fans. I personaggi erano un mix strano di bambole e action figures che respingevano i ragazzi e contemporaneamente non avvicinavano facilmente le ragazze, facendo sì che She-Ra fosse un personaggio in cerca di una collocazione, di un pubblico a cui rivolgersi ma mai realmente in grado di trovare quelli giusti, come i progettisti avevano sperato. He-Man e i personaggi relativi resistono nella cultura popolare principalmente come personaggi dei cartoni ma anche dei fumetti e in particolare dal momento in cui il rilancio della DC Comics (new 52) ha generato una serie regolare e affidabile, non legata all'universo principale. Qui costante è stato il tentativo di integrare She-Ra, nelle trame. La conclusione del Sangue di Grayskull introduce il personaggio nell’universo di He-Man come probabilmente non era mai stato fatto, in una storia forte di 6 numeri della serie (preceduta da tutta la vicenda di Despara) e 1000 anni di tempo. Redazionale: In chiusura prosegue il redazionale con il ripasso di trame e curiosità di OGNI episodio dei Motu prodotto e trasmesso in tutto il mondo. Da segnalare qui un errore: a 2 episodi, il 34 e il 36, in italiano viene attribuito lo stesso titolo “Il dono del dragone”, in realtà è il titolo del numero 34 (The Dragon's Gift), mentre quello giusto del numero 36 è “Il Seme dell'Universo” (The Search). Recensione a cura di Simone (aka NikeBoyRM) La guerra per finire tutte le guerre ha inizio! A Eternia Hordak e la sua malvagia orda hanno conquistato il Castello di Grayskull con l’intenzione di usarlo come arma per terrorizzare e dominare l’universo. Tuttavia He-Man, She-Ra e Teela stanno organizzando la resistenza? La Guerra dell’Eternità sta per chiedere il suo tributo di sangue e morte!
(contiene He-Man and the Masters Of The Universe monthly 19, He-Man The Eternity War 1) Proseguiamo nelle recesioni con il numero 17 della serie regolare italiana RW Lion (contraddistinto in copertina con il mese di “Agosto” anche se uscito ad ottobre per dei ritardi accumulati). Questo albo contiene i numeri 15 e 16 americani, nei quali prosegue il nuovo arco narrativo scritto da Dan Abnett e illustrato da Pop Mhan. Il primo fumetto dell’albo, che in italiano ha il titolo: "Il sangue di Grayskull – seconda parte”, prosegue la narrazione della vicenda scaturita nel numero 16 italiano, raccontata nel “Prologo”, ossia gli eventi derivanti dalla morte di Re Grayskull per mano di Saryn, sua fedele servitrice di razza Gar, su ordine di Adi. Per passare alla “Parte 2”, dobbiamo brevemente fare mente locale riguardo gli eventi della “Parte 1” e ricordarci di Adora, ancora in lotta con i peccati del suo passato, dirigersi con suo fratello (nelle vesti di He-Man) verso la misteriosa isola di Anwat-Gar dove potremmo forse capire che connessione ha la sorella di Adam con una serva di mille anni fa che uccise Re Grayskull. Il fumetto si concludeva con i due fratelli al porto di Althra dove non si accorgono di essere spiati da un osservatore misterioso con tre occhi… Sperando di passare inosservati al porto di Althra e di riuscire a prendere un’imbarcazione per l'isola proibita di Anwat-Gar, He-Man e Adora evitano le guardie Horde a sentinella di ciò che ora è una parte di Fright Zone controllata da Hordak. Mentre sono nascosti Adora spiega al fratello che, quando era Despara, ha imparato che la zona della paura (Fright Zone) è stata progettata per consumare. Proprio come Hordak ha consumato Etheria, ha intenzione di consumare Eternia. Il malvagio Hordak si nutre della paura di chi viene conquistato, generando una Fright Zone che si diffonde in tutto il pianeta come un cancro e corrompe la terra stessa. Lo testimoniano gli Eterniani intrappolati in gabbie, alimentando inconsapevolmente la continua espansione di Fright Zone. Mentre Adam vuole liberarli, Adora lo avverte che ciò farebbe saltare la loro copertura. Anche se rimpiange di non poter far nulla in quel momento per questo orrore, Adam deve ammettere che è più importante arrivare a Anwat-Gar. Quello che troveranno là li può aiutare a vincere la guerra. Adora spiega a malincuore che i prigionieri, sia uomini che animali, sono l’alimentazione di Hordak, che assorbe le loro anime e aumenta il suo potere. Alcuni credono che il demone è un agente di entropia e svolge un ruolo naturale necessario per la fine di tutte le cose, per brutta che la verità possa essere, in pratica Hordak è come una forza della natura e poiché tutte le cose cominciano e devono finire, Hordak è portatore di tale fine. Sentendo questo, Adam si rifiuta di stare a guardare e lasciare che i prigionieri muoiano, non gli importa se questo pregiudicherà la loro copertura, quindi alza la spada in alto sopra la sua testa e invoca il potere di Grayskull. L'Orda è subito su di loro, ma il potere di Adam tramutato in He-Man è grande e lo fa combattere come un dio maestoso, senza paura. Mentre decima i soldati dell’orda con solo Battle-Cat al suo fianco, dice ad Adora di liberare i prigionieri. Una volta distrutto l'intero battaglione dell’Orda ad Althra, chiama a raccolta gli ex prigionieri e manda Battle-Cat a condurli alla Snake Mountain per mettere in sicurezza coloro che sono stati liberati. Adam si scusa per l’azione divergente dal piano concordato, ma Adora capisce. Improvvisamente, la sua spada comincia a brillare, deve essere un avvertimento...Il terreno si squarcia ai loro piedi e un vuoto si apre, minacciando di inghiottirli. Adora ricorda al fratello che pure la terra, il mondo che si sforzano di proteggere, è stata corrotta dalla zona della paura e quindi sta cercando di ucciderli A sorpresa, una delle creature che Adora aveva liberato, torna indietro per loro, si tratta di un cavallo alato che li porta via in salvo. Un'apparizione di Teela si staglia tra le nuvole e li esorta ad andare avanti verso Anwat-Gar ma li avverte, tuttavia, che l'isola li metterà alla prova in modi che non possono neanche immaginare. I suoi segreti non vogliono essere scoperti. Di seguito alcune tavole concesse dall'editore: Il numero 16 americano, contenuto come secondo fumetto dell’albo, prosegue con il titolo: "Il sangue di Grayskull – terza parte”.
Grazie al cavallo alato, battezzato da Adora col nome di Swift Wind, He-Man e Adora si sono salvati e hanno raggiunto l'isola mistica di Anwat-Gar. I due fratelli non dimenticano di essere ancora in fuga da Hordak e dalla sua Orda malvagia. Forte è il loro sospetto di essere sull’isola come delle prede di caccia, ma per chi? Adora ha visto alcune delle formazioni invadenti di Fright Zone sulla riva e rileva che il luogo cadrà presto vittima della sua corruzione. L'isola è disseminata di rovine risalenti sia all'invasione dell'Orda, sia all’evento di un migliaio di anni fa quando i Gar hanno attaccato e ucciso Re Grayskull e in conseguenza di questo atto furono ostracizzati e la loro isola fu dichiarata territorio proibito, tagliati fuori dalle regole e dalla luce di Grayskull per tutto quel tempo. Entrambi i discendenti di Grayskull sono convinti che un intero popolo non avrebbe dovuto soffrire per le azioni di pochi individui e queste loro parole sono udite dai Gar stessi, che emergendo dall’oscurità ammettono che non si aspettavano di percepire la simpatia nei loro confronti da parte del sangue di Grayskull. Spaventato dall'improvvisa apparizione dei Gar, Swift Wind corre nel bosco e Adam suggerisce ad Adora di andarlo a recuperare mentre lui parla con i Gar. Essi lo avvertono però che i boschi sono pericolosi perché una strega vive lì e li ha tormentati per diverso tempo, quindi si impegnano ad inviare i loro guerrieri per trovare Adora, piuttosto che rischi Adam di perdersi nei boschi. Il portavoce Gar commenta che questo primo contatto con il mondo esterno è un grande giorno per loro. Egli spiega che nessuno dei Gar ha più un nome, in quanto sono come un popolo fantasma, anche se sperano un giorno di riavere di nuovo dei nomi. Dopo tutto, Adam ha infranto un tabù venendo a loro, ma lui li rassicura che non è venuto per vendetta come potrebbero temere. Il mondo esterno è in pericolo e gli è stato detto che la salvezza si trova ad Anwat-Gar, così egli ritiene che sia giunto il momento di porre fine alla sofferenza dei Gar e permettere loro di ricongiungersi con la gente di Eternia. Non è giusto che i peccati dei padri ricadano sui figli. Adora, nel frattempo, corre attraverso i boschi, ma si sente improvvisamente paranoica nel percepire come se qualcuno la stia guardando...Scrollando le spalle è comunque felice di ritrovare Swift Wind in una radura e tenta di riportarlo indietro…se solo riuscisse a ricordare la strada. Improvvisamente, si sente una voce di avvertimento esortarla ad andarsene…la donna prende la spada d'istinto ed esorta il proprietario della voce a manifestarsi. Improvvisamente si materializza un'apparizione di re Grayskull che indica la sua spada. Confusa Adora guarda sulla lama e vede che è bagnata di sangue. In quell'istante la visione sparisce e Adora si chiede che cosa possa significare… Un vecchio sentimento di paura ci assale quando He-Man sta fissando il suo bicchiere di vino offertogli dai Gar e uno di loro gli chiede se c'è qualcosa che non va, ma He-Man risponde semplicemente che è preoccupato per Adora: sua sorella è via da troppo a lungo, per cui decide che è ora di andare a cercarla ma i Gar lo tranquillizzano dicendogli che hanno appena avuto la notizia che Adora è stata ritrovata e portata al tempio. Gli indicano la strada per arrivarci, ma quando He-Man entra, vede che è vuoto, fatta eccezione per Tri-Klops. Il cattivo alleato di Skeletor rivela ad Adam che è stato paralizzato da vino avvelenato offertogli poco prima dai Gar, proprio come accadde al Re Grayskull secoli fa. Come un cacciatore, Tri-Klops vuole solo catturare e scambiare Adam consegnandolo ad Hordak (che vuole il suo sangue) in cambio di un pagamento, invece per l'aiuto dei Gar il malvagio demone ha promesso loro un posto di comando nel “nuovo ordine mondiale”. Aveva seguito Adam e Adora per l'isola e raggiunto un accordo con i Gar affinché li proteggessero dalla corruzione di Fright Zone. Dalla porta del tempio, Adora entra e grida che se Hordak vuole il sangue di He-Man, potrà averlo…fa grandi passi fino a raggiungere Adam, gli mette la lama alla gola e gliela taglia. L’albo si conclude qui, promettendo un seguito dal titolo "Il Segreto della Spada", ma l’immagine di Adora che ha assassinato He-Man (possiamo ipotizzare una visione con He-Man disteso, gola tagliata, in una enorme pozza del suo stesso sangue vista la cruente piega che ha preso questa nuova saga) con la lama maledetta non genera suspense, per diversi motivi: ovviamente He-Man non può essere morto e ovviamente Adora non può essere ancora cattiva con "L'origine di She-Ra" in copertina…dovremo arrivare alla spiegazione nel prossimo numero. Il primo albo di questo numero è più simile alla magnificenza di He-Man che molti fans vogliono, si immerge in profondità nella sua mitologia e Abnett dà una sensazione naturale al fluire della storia con la sua scrittura. Le scene di battaglia in questo numero hanno molto più spazio, vogliono apparire epiche, come quando He-Man si arrabbia e invoca il potere di Grayskull, sotto forma di fulmini che piovono sulla città dominata dagli Horde. Mentre piove distruzione lo vediamo in una lotta feroce con i soldati dell'Orda, alla fine della quale il terreno è disseminato di una quantità enorme di cattivi morti. Anche i colori di Roberts sono molto efficaci: ad esempio le zone coi macchinari degli Horde sono ricoperte di luce opprimente, in contrasto con i nostri eroi che si muovono tra ombre blu. Poi naturalmente ci sono le vignette di He-Man in lotta pervasi da luce dorata. Semplice, ma efficace. Sono rimasto molto soddisfatto anche dai contrasti tra i personaggi e gli sfondi del secondo albo di questo numero. I personaggi in primo piano dai contorni audaci e dai colori vivaci, si stagliano su tutti gli sfondi che hanno linee e inchiostri molto leggeri, fondamentalmente tutti colorati con lo stesso tipo di colore tendente al grigio in determinate vignette. L'intento era probabilmente solo quello di replicare la notte, ma ciò che effettivamente ricorda sono quei vecchi cartoni animati come Scooby-doo. Il primo albo è anche quello in cui Adora finalmente trova il suo unicorno alato, Swift Wind, che emerge come un lampo di luce in questo mondo oscuro. Insieme con la luminosità di questo unicorno c'è un altro aspetto che brilla stavolta: i buoni realmente vincono sugli Horde (parlo sempre del primo albo). Non è uno spettacolo così scontato in questa serie, quindi è una ventata di aria fresca dall’opprimente clima dovuto alla dominazione dell’usurpatore Hordak. Si potrà pure essere dei nostalgici in disaccordo con questa serie, ma per chi non vuole restare ancorato al mondo edulcorato della serie Filmation, questa riscrittura delle vicende dei Motu (e Pop) in chiave adulta è semplicemente incredibile, bisogna complimentarsi con il team creativo che mese dopo mese è capace di innovare e stupire i lettori. Chi ha amato He-Man e lo vuole vedere solo come l’eroe statico di quando era bambino, meglio che non entri in questa rilettura, ma se vuole di nuovo emozionarsi, lo invito a non perdersi neanche un numero, perché crescendo non riusciamo più a meravigliarci per gli episodi Filmation, ma questo fumetto può farci tornare ad emozionarci in chiave più adulta ma sempre coi nostri eroi. Redazionale: In chiusura prosegue il redazionale, ma da questo numero ci ha salutati Lorenzo Bianchi e ha passato la mano a Riccardo Galardini. Nonostante il cambio, Riccardo prosegue il ripasso (o la scoperta) di trame e curiosità di OGNI episodio dei Motu prodotto e trasmesso in tutto il mondo. Recensione a cura di Simone (aka NikeBoyRM) |
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July 2017
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